IBLA - " CLASSICISMO E SURREALISMO " : AD AGOSTO ESPONE IL COMISANO BIAGIO SCHEMBARI AL TEATRO DONNAFUGATA.

CLASSICISMO E SURREALISMO - Agosto 2022
Dopo 3 anni Biagio Schembari espone le sue opere in un sito prestigioso: il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla.
La pittura di Biagio Schembari ritorna ancora più impetuosa, incisiva, è ancora più forte la sperimentazione, la ricerca di nuove soluzioni.
Il mito, l'arte classica, impregnano le tele di Biagio ed è un continuo riaffiorare di vecchie statue, giganti che un tempo erano idoli, adesso sono semplici reperti archeologici che lui scava continuamente e li compone come vedute panoramiche di paesaggi e luoghi arcaici, dove un tempo l'uomo ha trovato riparo.
Antichi eroi, guerrieri e dei immortali, matriarche, simboli di guerre, cavalli immensi, tutto passa attraverso l'immaginazione, la sintesi della volontà, del bisogno instancabile di aprire uno squarcio (nell'arte) e creare una via nuova.
Il risultato è una forza scabra che emana la pittura e rende il mito protagonista del nostro tempo.
La matrice metafisica e surreale si fonde con la concezione etnica che è nel bagaglio culturale dell'autore.
Dopo 3 anni Biagio Schembari espone le sue opere in un sito prestigioso: il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla.
La pittura di Biagio Schembari ritorna ancora più impetuosa, incisiva, è ancora più forte la sperimentazione, la ricerca di nuove soluzioni.
Il mito, l'arte classica, impregnano le tele di Biagio ed è un continuo riaffiorare di vecchie statue, giganti che un tempo erano idoli, adesso sono semplici reperti archeologici che lui scava continuamente e li compone come vedute panoramiche di paesaggi e luoghi arcaici, dove un tempo l'uomo ha trovato riparo.
Antichi eroi, guerrieri e dei immortali, matriarche, simboli di guerre, cavalli immensi, tutto passa attraverso l'immaginazione, la sintesi della volontà, del bisogno instancabile di aprire uno squarcio (nell'arte) e creare una via nuova.
Il risultato è una forza scabra che emana la pittura e rende il mito protagonista del nostro tempo.
La matrice metafisica e surreale si fonde con la concezione etnica che è nel bagaglio culturale dell'autore.
Si ha l'impressione ei rivivere il momento eroico in cui il kouros si nuove dopo secoli di rigidità; il pennello, i colori gli danno vita, le cave di pietra di Comiso diventano fonte inesauribile della materia di cui sono costruiti questi giganti.
11 luglio 2022