ISPICA - PRESENTATO DAL GRUPPO ISPICESE DEL CAFFE´ " QUASIMODO " IL LIBRO " LE STRADE DELLA VITA " DI RITA BARONE.




Il destino della vita tra immanenza e trascendenza nel libro “Le strade della vita” di Rita Barone , presentato nel sabato letterario del “Gruppo ispicese” del Caffè Quasimodo
“Le strade della vita” di Rita Barone è “un libro che esalta valori morali intramontabili, luoghi e bellezze della terra ispicese e del suo mare”: così lo ha descritto Martino Scierri, già dirigente scolastico, durante la presentazione tenutasi a Ispica nell´aula consiliare di Palazzo Bruno nel quadro dei sabati letterari del “Gruppo ispicese” del Caffè Letterario Quasimodo.
Dopo l´intervento dell´assessore ai servizi sociali, che ha portato il saluto del sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, la serata, che è stata coordinata da Tina Di Rosa, ha visto oltre all´intervento di Scierri anche quello del Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, Domenico Pisana, il quale ha introdotto il pubblico all´interno dei vari messaggi etici fondamentali della narrazione del testo dell´Autrice, dopo la lettura di brani del libro da parte di Daniela Fava e Meluccia Fronterrè.
Il libro “Le strade della vita” - ha affermato Pisana - “racchiude una favola ingenua e onesta. Ingenua nel senso di genuina, non edulcorata da alchimie letterarie, ed onesta, nel senso del latino honestas che significa bellezza. E la bellezza della favola della Barone -. ha proseguito Domenico Pisana - sta tutta nei luoghi che descrive, a partire da Pozilio, che richiama la vicina Pozzallo, e poi Porto Ulisse e capo Passero fino ad arrivare alla città eterna, Roma, a Toronto nel Canada, alle grandi città americane; sta negli affacci paesaggistici e architettonici: basti leggere ad esempio tutta la descrizione contenuta nel I capitolo, dove l´autrice fa addentrare il lettore in tutta la bellezza della villa della famiglia Montalto, con il suo liberty, gli arredi interni, le tende, e con tutti gli ambienti esterni: il frantoio, il palmento, i carretti, le carrozze; sta nei sentimenti che suscita, nei viaggi che fa fare ai suoi protagonisti, Giovannino e Chiara, e che in fondo costituiscono un espediente letterario per narrare i suoi viaggi, quelli che le hanno permesso di vivere, insieme con il proprio coniuge, esperienze di vita, di incontro, di crescita, di arricchimento culturale e umano.
Con “Le strade della vita “ – ha concluso Pisana – Rita Barone “desidera comunicare ai suoi lettori che la strada per la nostra destinazione non è sempre diritta. Spesso prendiamo, anche senza accorgercene, il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Tuttavia , come è successo ai protagonisti Giovannino e Chiara, non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi. La vera moralità consiste nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente perché camminando si apprende la vita, camminando si conoscono le persone, camminando si sanano le ferite della vita e si comprende che c´è anche un disegno divino che sta sopra ogni uomo.
Inframezzato da intermezzi musicali alla chitarra del giovane Mattia Trovato, la serata si è conclusa con l´intervento dell´Autrice, che ha sottolineato come questa sua ultima fatica letteraria costituisca un invito ad ogni uomo a sapersi purificarsi da quelle scorie oscure del male che provengono dalle intemperie della vita fino a raggiungere notevoli e misteriosi vantaggi.
“Le strade della vita” di Rita Barone è “un libro che esalta valori morali intramontabili, luoghi e bellezze della terra ispicese e del suo mare”: così lo ha descritto Martino Scierri, già dirigente scolastico, durante la presentazione tenutasi a Ispica nell´aula consiliare di Palazzo Bruno nel quadro dei sabati letterari del “Gruppo ispicese” del Caffè Letterario Quasimodo.
Dopo l´intervento dell´assessore ai servizi sociali, che ha portato il saluto del sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, la serata, che è stata coordinata da Tina Di Rosa, ha visto oltre all´intervento di Scierri anche quello del Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, Domenico Pisana, il quale ha introdotto il pubblico all´interno dei vari messaggi etici fondamentali della narrazione del testo dell´Autrice, dopo la lettura di brani del libro da parte di Daniela Fava e Meluccia Fronterrè.
Il libro “Le strade della vita” - ha affermato Pisana - “racchiude una favola ingenua e onesta. Ingenua nel senso di genuina, non edulcorata da alchimie letterarie, ed onesta, nel senso del latino honestas che significa bellezza. E la bellezza della favola della Barone -. ha proseguito Domenico Pisana - sta tutta nei luoghi che descrive, a partire da Pozilio, che richiama la vicina Pozzallo, e poi Porto Ulisse e capo Passero fino ad arrivare alla città eterna, Roma, a Toronto nel Canada, alle grandi città americane; sta negli affacci paesaggistici e architettonici: basti leggere ad esempio tutta la descrizione contenuta nel I capitolo, dove l´autrice fa addentrare il lettore in tutta la bellezza della villa della famiglia Montalto, con il suo liberty, gli arredi interni, le tende, e con tutti gli ambienti esterni: il frantoio, il palmento, i carretti, le carrozze; sta nei sentimenti che suscita, nei viaggi che fa fare ai suoi protagonisti, Giovannino e Chiara, e che in fondo costituiscono un espediente letterario per narrare i suoi viaggi, quelli che le hanno permesso di vivere, insieme con il proprio coniuge, esperienze di vita, di incontro, di crescita, di arricchimento culturale e umano.
Con “Le strade della vita “ – ha concluso Pisana – Rita Barone “desidera comunicare ai suoi lettori che la strada per la nostra destinazione non è sempre diritta. Spesso prendiamo, anche senza accorgercene, il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Tuttavia , come è successo ai protagonisti Giovannino e Chiara, non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi. La vera moralità consiste nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente perché camminando si apprende la vita, camminando si conoscono le persone, camminando si sanano le ferite della vita e si comprende che c´è anche un disegno divino che sta sopra ogni uomo.
Inframezzato da intermezzi musicali alla chitarra del giovane Mattia Trovato, la serata si è conclusa con l´intervento dell´Autrice, che ha sottolineato come questa sua ultima fatica letteraria costituisca un invito ad ogni uomo a sapersi purificarsi da quelle scorie oscure del male che provengono dalle intemperie della vita fino a raggiungere notevoli e misteriosi vantaggi.