ISPICA - PRESENTATO IL VOLUME CURATO DA CORRADO MONACA " BRANI D´IDENTITA´ "
La Società operaia di mutuo soccorso "Garibaldi", nell´ambito delle manifestazioni per il 150° anniversario dalla fondazione, ha ospitato sabato sera la presentazione del libro "Brani d´identità. Atti e testimonianze storiche della collettività ispicese" a cura di Corrado Monaca, pubblicato dalla casa editrice Prova d´Autore.
Ne hanno discusso con l´autore: lo storico e giornalista Giovanni Criscione, Andrea Corvo docente universitario di Diritto internazionale, lo studioso di storia locale Francesco Fronte e la etnoantropologa Grazia Dormiente. Un pubblico attento e numeroso ha fatto da cornice alla serata che si è conclusa con gli interventi di Giovanni Avola segretario provinciale della Cgil, Giuseppe Burgio già imprenditore edile e oggi poeta vernacolare, e i ringraziamenti del presidente della società operaia Natale Corallo.
Corrado Monaca, ambasciatore del Movimento Azzurro per i rapporti con i Paesi dell´Est europeo e i Paesi delle coste africane del Mediterraneo, ha saputo dare al libro un´impostazione originale.
Nella prima parte ha raccolto gli atti della presentazione del volume "Storia della mia terra" di Gina Capasso, tenutasi nell´ottobre 2013 nella Società operaia, pubblicando i testi integrali dei discorsi e delle relazioni pronunciate in quell´occasione e i commenti a margine di intellettuali locali, professionisti, consiglieri comunali, uomini e donne del mondo della scuola. Materiali, questi, che offrono all´autore il "pretesto" per parlare nella seconda parte del libro di ricordi ed esperienze personali ma che si prestano a considerazioni e riflessioni di stringente attualità.
La seconda parte, infatti, contiene il saggio "Un risveglio di responsabilità collettiva". Il titolo è già un´esortazione alla politica e alle parti sociali a riprendere in mano il timone, a superare diffidenze e differenze reciproche e a collaborare in vista di obiettivi comuni. Monaca vi rievoca la sua esperienza di progettista agli inizi degli anni Settanta, quando grazie alla lungimiranza di sindaci e amministratori e al fronte comune di maggioranze e opposizioni innanzi al bene della collettività, si progettarono e realizzarono importanti infrastrutture per il territorio. All´epoca gli uffici tecnici comunali non erano in grado di redigere progetti cantierabili per infrastrutture complesse. Monaca, in qualità di collaboratore del Centro Studi Impianti Assistenza Sportiva - una struttura tecnica del Coni sorta dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 per la realizzazione di infrastrutture sportive - venne loro in aiuto redigendo le tavole tecniche dei particolari costruttivi che consentirono di progettare e realizzare impianti sportivi in tutta la Sicilia grazie ai fondi per le aree montane depresse.
Dopo i casi di colera a Napoli (1973) lo Stato diede priorità alle infrastrutture di prevenzione dei rischi ambientali e igienico-sanitari. In quel contesto, l´autore propose e fece realizzare importanti infrastrutture per la valorizzazione turistica di Santa Maria del Focallo: dagli impianti di sollevamento e depurazione alla rete idrica, dalle strade all´illuminazione, dall´elettrificazione delle campagne circostanti. Infrastrutture simili furono realizzate anche a Modica, Pozzallo, Acate, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Giarratana. Tutte le opere a costo zero per le casse comunali, realizzate sfruttando la capacità di redigere progetti finanziabili e di individuare fondi statali ad hoc.
Molte cose sono cambiate da allora nella politica, nella società e nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Ma non è cambiato il sistema di aiuti al Meridione, anche se sono mutati i referenti istituzionali: ieri la Cassa del Mezzogiorno, oggi la Comunità europea. Sarebbe auspicabile - ha concluso l´autore - una maggiore responsabilità collettiva, ma anche un potenziamento e una qualificazione degli uffici di progettazione che spesso non sono in grado di cogliere le opportunità offerte al Sud per riavviare il motore dell´economia.
Ne hanno discusso con l´autore: lo storico e giornalista Giovanni Criscione, Andrea Corvo docente universitario di Diritto internazionale, lo studioso di storia locale Francesco Fronte e la etnoantropologa Grazia Dormiente. Un pubblico attento e numeroso ha fatto da cornice alla serata che si è conclusa con gli interventi di Giovanni Avola segretario provinciale della Cgil, Giuseppe Burgio già imprenditore edile e oggi poeta vernacolare, e i ringraziamenti del presidente della società operaia Natale Corallo.
Corrado Monaca, ambasciatore del Movimento Azzurro per i rapporti con i Paesi dell´Est europeo e i Paesi delle coste africane del Mediterraneo, ha saputo dare al libro un´impostazione originale.
Nella prima parte ha raccolto gli atti della presentazione del volume "Storia della mia terra" di Gina Capasso, tenutasi nell´ottobre 2013 nella Società operaia, pubblicando i testi integrali dei discorsi e delle relazioni pronunciate in quell´occasione e i commenti a margine di intellettuali locali, professionisti, consiglieri comunali, uomini e donne del mondo della scuola. Materiali, questi, che offrono all´autore il "pretesto" per parlare nella seconda parte del libro di ricordi ed esperienze personali ma che si prestano a considerazioni e riflessioni di stringente attualità.
La seconda parte, infatti, contiene il saggio "Un risveglio di responsabilità collettiva". Il titolo è già un´esortazione alla politica e alle parti sociali a riprendere in mano il timone, a superare diffidenze e differenze reciproche e a collaborare in vista di obiettivi comuni. Monaca vi rievoca la sua esperienza di progettista agli inizi degli anni Settanta, quando grazie alla lungimiranza di sindaci e amministratori e al fronte comune di maggioranze e opposizioni innanzi al bene della collettività, si progettarono e realizzarono importanti infrastrutture per il territorio. All´epoca gli uffici tecnici comunali non erano in grado di redigere progetti cantierabili per infrastrutture complesse. Monaca, in qualità di collaboratore del Centro Studi Impianti Assistenza Sportiva - una struttura tecnica del Coni sorta dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 per la realizzazione di infrastrutture sportive - venne loro in aiuto redigendo le tavole tecniche dei particolari costruttivi che consentirono di progettare e realizzare impianti sportivi in tutta la Sicilia grazie ai fondi per le aree montane depresse.
Dopo i casi di colera a Napoli (1973) lo Stato diede priorità alle infrastrutture di prevenzione dei rischi ambientali e igienico-sanitari. In quel contesto, l´autore propose e fece realizzare importanti infrastrutture per la valorizzazione turistica di Santa Maria del Focallo: dagli impianti di sollevamento e depurazione alla rete idrica, dalle strade all´illuminazione, dall´elettrificazione delle campagne circostanti. Infrastrutture simili furono realizzate anche a Modica, Pozzallo, Acate, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Giarratana. Tutte le opere a costo zero per le casse comunali, realizzate sfruttando la capacità di redigere progetti finanziabili e di individuare fondi statali ad hoc.
Molte cose sono cambiate da allora nella politica, nella società e nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Ma non è cambiato il sistema di aiuti al Meridione, anche se sono mutati i referenti istituzionali: ieri la Cassa del Mezzogiorno, oggi la Comunità europea. Sarebbe auspicabile - ha concluso l´autore - una maggiore responsabilità collettiva, ma anche un potenziamento e una qualificazione degli uffici di progettazione che spesso non sono in grado di cogliere le opportunità offerte al Sud per riavviare il motore dell´economia.