ISPICA - VERTENZA DEL PERSONALE COMUNALE: COMUNICATO DELLA CGIL.
Comune di Ispica. Sulla delicata vertenza l’amministrazione e il sindacato non riescono ad interloquire. Non si erogano legittime risorse e né si chiede invece la restituzione
Sindacato e Amministrazione comunale di Ispica non riescono ad incontrarsi nonostante una specifica richiesta sindacale era stata prevista, inizialmente per il 4 luglio c.m., per discutere alcune importanti questioni di natura economica, finanziaria e giuridica riguardanti il Personale dell’Ente purtroppo tale incontro rinviato più volte per contingenti esigenze sia di parte pubblica che sindacale.
Diversi e variegati i temi posti in discussione: mancato pagamento delle retribuzioni accessorie a partire dal 2019 e periodi successivi; insufficiente l’integrazione oraria settimanale al Personale Part-Time per giunta non strutturale; mancata costituzione del Fondo Efficienza Servizi a far data dal 2021.
“Ci saremmo aspettati l’adozione degli atti di liquidazione, dichiara Nunzio Fernandez, segretario generale della FP CGIL di Ragusa, a fronte del notevole arretrato economico verso i dipendenti piuttosto gli Uffici Finanziari adottano atti ricognitivi riguardanti la regolare costituzione del Fondo Efficienza Servizi degli ultimi dieci anni, ammontanti a circa un milione di euro.
Risulta evidente se comprovato, che una così ingente riduzione del F.E.S., anche se ripartita in più anni, non può non avere conseguenze e limitazioni sulla regolarità del finanziamento degli istituti che traggono risorse dal FES e mentre i dipendenti del Comune di Ispica rivendicano la corretta applicazione degli Istituti contrattuali e il pagamento degli arretrati per prestazioni erogate e mai pagate, l’Ente, pretende la restituzione delle somme degli ultimi dieci anni, attraverso un recupero forzoso dal Fondo.
Chi ha sbagliato paghi, non è certo responsabile il dipendente a cui è stata pagata la produttività, che non è di certo tenuto a sapere se la costituzione del Fondo sia stata fatta nel rispetto della norma di riferimento.
E’ di questi giorni la notizia sull’affidamento ad alcune ditte delle attività collaterali agli spettacoli della stagione estiva, il Personale dipendente, unitamente alle OO.SS., è impegnato a comprendere meglio i termini della complessa situazione Finanziaria, che sembrerebbe per lo più colpire i dipendenti, che chiedono sempre più insistentemente: quando sarà pagata la Performance? - le specifiche responsabilità - le quote dello straordinario, che fine ha fatto la Selezione PEO del 2020 già concordata in Delegazione Trattante con la parte pubblica e mai avviata?
Intendiamo esprimere il nostro disappunto, anche sulla gestione dell’integrazione oraria ai part-time involontari, che devono piuttosto confrontarsi con un carico di lavoro insostenibile dovuto ai numerosi pensionamenti, di contro l’Ente, ha concesso un’insufficiente integrazione oraria (6 ore settimanali) e per giunta a tempo determinato (fino al 31.12. 2022).
I lavoratori attendono risposte concrete su tali importanti argomentazioni, fatti e non parole, fatti non promesse, ci vogliono atti concreti e non rinvii infiniti a partire dalle liquidazioni pregresse, che devono essere pagate subito, vogliamo un'integrazione oraria seria e strutturale, i lavoratori devono sentirsi liberi e la loro sorte lavorativa non può dipendere dai processi decisionali della politica, che ha invece il dovere di rispondere ad ognuna di queste istanze attraverso atti e fatti concreti.”
L’Ufficio Stampa
Sindacato e Amministrazione comunale di Ispica non riescono ad incontrarsi nonostante una specifica richiesta sindacale era stata prevista, inizialmente per il 4 luglio c.m., per discutere alcune importanti questioni di natura economica, finanziaria e giuridica riguardanti il Personale dell’Ente purtroppo tale incontro rinviato più volte per contingenti esigenze sia di parte pubblica che sindacale.
Diversi e variegati i temi posti in discussione: mancato pagamento delle retribuzioni accessorie a partire dal 2019 e periodi successivi; insufficiente l’integrazione oraria settimanale al Personale Part-Time per giunta non strutturale; mancata costituzione del Fondo Efficienza Servizi a far data dal 2021.
“Ci saremmo aspettati l’adozione degli atti di liquidazione, dichiara Nunzio Fernandez, segretario generale della FP CGIL di Ragusa, a fronte del notevole arretrato economico verso i dipendenti piuttosto gli Uffici Finanziari adottano atti ricognitivi riguardanti la regolare costituzione del Fondo Efficienza Servizi degli ultimi dieci anni, ammontanti a circa un milione di euro.
Risulta evidente se comprovato, che una così ingente riduzione del F.E.S., anche se ripartita in più anni, non può non avere conseguenze e limitazioni sulla regolarità del finanziamento degli istituti che traggono risorse dal FES e mentre i dipendenti del Comune di Ispica rivendicano la corretta applicazione degli Istituti contrattuali e il pagamento degli arretrati per prestazioni erogate e mai pagate, l’Ente, pretende la restituzione delle somme degli ultimi dieci anni, attraverso un recupero forzoso dal Fondo.
Chi ha sbagliato paghi, non è certo responsabile il dipendente a cui è stata pagata la produttività, che non è di certo tenuto a sapere se la costituzione del Fondo sia stata fatta nel rispetto della norma di riferimento.
E’ di questi giorni la notizia sull’affidamento ad alcune ditte delle attività collaterali agli spettacoli della stagione estiva, il Personale dipendente, unitamente alle OO.SS., è impegnato a comprendere meglio i termini della complessa situazione Finanziaria, che sembrerebbe per lo più colpire i dipendenti, che chiedono sempre più insistentemente: quando sarà pagata la Performance? - le specifiche responsabilità - le quote dello straordinario, che fine ha fatto la Selezione PEO del 2020 già concordata in Delegazione Trattante con la parte pubblica e mai avviata?
Intendiamo esprimere il nostro disappunto, anche sulla gestione dell’integrazione oraria ai part-time involontari, che devono piuttosto confrontarsi con un carico di lavoro insostenibile dovuto ai numerosi pensionamenti, di contro l’Ente, ha concesso un’insufficiente integrazione oraria (6 ore settimanali) e per giunta a tempo determinato (fino al 31.12. 2022).
I lavoratori attendono risposte concrete su tali importanti argomentazioni, fatti e non parole, fatti non promesse, ci vogliono atti concreti e non rinvii infiniti a partire dalle liquidazioni pregresse, che devono essere pagate subito, vogliamo un'integrazione oraria seria e strutturale, i lavoratori devono sentirsi liberi e la loro sorte lavorativa non può dipendere dai processi decisionali della politica, che ha invece il dovere di rispondere ad ognuna di queste istanze attraverso atti e fatti concreti.”
L’Ufficio Stampa