" L'ANALISI SUL REFERENDUM " di Nele Vernuccio
Un'analisi sul mancato quorum dell'ultimo referendum
Come volevasi si è dimostrato
Il quorum sui cinque quesiti referendari inerenti la giustizia non si è raggiunto.
E' doveroso analizzare il motivo del mancato raggiungimento del quorum e la bassissima affluenza.
In primis: si trattava di quesiti ampiamente tecnici per i quali i cittadini comuni non abbiamo competenze tecniche, su un ambito prettamente legislativo.
In secundis: i quesiti non sono stati ampiamente diffusi ed esplicati, in modo da far comprendere ai cittadini comuni di che si trattasse.
Evidentemente in questo caso i mezzi d'informazione non sono stati volutamente utilizzati per delucidare in merito il cittadino. Ciò è un fatto grave che indirettamente ci ha indotto a spendere denaro pubblico in maniera del tutto inutile.
Inoltre mi preme ricordare che oltre questi cinque quesiti inerenti la giustizia, il cittadino avrebbe dovuto esporsi sulla legalizzazione della cannabis e sulla legalizzazione del diritto sul fine vita assistito. La Corte Costituzionale non ha ritenuto opportuno che su questi quesiti avessero potuto decidere i cittadini.
Premesso che noi cittadini comuni siamo rappresentati dal Parlamento italiano e pertanto devono essere i parlamentari che devono legiferare, per cui il referendum, soprattutto in questo caso, è uno spreco di denaro pubblico, mi chiedo: perché il cittadino comune non ha potuto decidere sulla legalizzazione della cannabis (che, come tutti sappiamo, abbiamo provato almeno una volta nella vita) e sulla legalizzazione sul fine vita e invece ha avuto la possibilità di scelta, andata a vuoto come si prevedeva, su dei quesiti su cui il cittadino comune non ha competenze?
Converrete con me che abbiamo avuto l'ennesima incongruenza italiana?
Nele Vernuccio
Come volevasi si è dimostrato
Il quorum sui cinque quesiti referendari inerenti la giustizia non si è raggiunto.
E' doveroso analizzare il motivo del mancato raggiungimento del quorum e la bassissima affluenza.
In primis: si trattava di quesiti ampiamente tecnici per i quali i cittadini comuni non abbiamo competenze tecniche, su un ambito prettamente legislativo.
In secundis: i quesiti non sono stati ampiamente diffusi ed esplicati, in modo da far comprendere ai cittadini comuni di che si trattasse.
Evidentemente in questo caso i mezzi d'informazione non sono stati volutamente utilizzati per delucidare in merito il cittadino. Ciò è un fatto grave che indirettamente ci ha indotto a spendere denaro pubblico in maniera del tutto inutile.
Inoltre mi preme ricordare che oltre questi cinque quesiti inerenti la giustizia, il cittadino avrebbe dovuto esporsi sulla legalizzazione della cannabis e sulla legalizzazione del diritto sul fine vita assistito. La Corte Costituzionale non ha ritenuto opportuno che su questi quesiti avessero potuto decidere i cittadini.
Premesso che noi cittadini comuni siamo rappresentati dal Parlamento italiano e pertanto devono essere i parlamentari che devono legiferare, per cui il referendum, soprattutto in questo caso, è uno spreco di denaro pubblico, mi chiedo: perché il cittadino comune non ha potuto decidere sulla legalizzazione della cannabis (che, come tutti sappiamo, abbiamo provato almeno una volta nella vita) e sulla legalizzazione sul fine vita e invece ha avuto la possibilità di scelta, andata a vuoto come si prevedeva, su dei quesiti su cui il cittadino comune non ha competenze?
Converrete con me che abbiamo avuto l'ennesima incongruenza italiana?
Nele Vernuccio