LA RUBRICA DI KAIROS - " BES A SCUOLA : MA COSA SONO I BES ? " DELLA DOTT/SSA SARA SOLARINO
BES a scuola – Ma cosa sono i BES?
In quest’ultimo periodo sentiamo spesso parlare di BES a scuola, ma cosa sono i BES o meglio chi sono gli studenti con i BES?
A scuola con la sigla BES si indicano i Bisogni Educativi Speciali ovvero si fa riferimento a tutti quegli studenti che hanno bisogno di una particolare attenzione a scuola per raggiungere al meglio gli obiettivi scolastici, che presentano, quindi delle difficoltà nell’apprendimento e per loro è richiesto un intervento speciale.
In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per diverse ragioni, non solo cliniche ma anche pedagogiche e didattiche, per questo motivo gli alunni con BES indicano una vasta area di alunni che vengono divisi in tre gruppi.
Possono essere sia studenti con una diagnosi specifica e relativa certificazione di disabilità, in riferimento alla legge 104/92, oppure studenti con diagnosi di disturbi evolutivi, ad esempio le diagnosi di DSA, e facciamo riferimento alla legge 170/10 oppure più comunemente studenti che hanno uno svantaggio socioeconomico, culturale, linguistico o didattico e quindi non hanno una diagnosi con relativa certificazione ma per loro bisogna considerare gli elementi oggettivi che determinano il BES. Ad esempio possiamo trovarci di fronte ad un bambino straniero arrivato da poco in Italia che non conosce bene la nostra lingua oppure a un bambino che ha cambiato scuola e si trova svantaggiato perché il programma della nuova classe è troppo difficile per lui, o ad esempio un bambino che si trova in una situazione economica svantaggiata e per questo ha difficoltà a scuola.
Per quest’ultimo gruppo di bambini il concetto di BES non è quindi clinico, ma deriva da un’esigenza particolare che può essere transitoria, infatti, se cambiano le condizioni che l’hanno generata può essere eliminato dalla categoria BES.
Mentre per gli studenti con disabilità la scuola attiva un PEI, Piano Educativo Individualizzato, per tutti gli altri studenti che hanno appunto dei Bisogni Educativi Speciali è prevista l’attivazione del PDP ossia del Piano Didattico Personalizzato.
L’attivazione avviene da parte della scuola, e consiste in un adeguamento degli obiettivi didattici in base alle esigenze del bambino in questione, sono previsti, infatti, degli interventi specifici verificati nel tempo così da attuarli fin quando serve. Il PDP è valido per il solo anno scolastico in cui è fatta la richiesta, poiché alcuni BES sono temporanei, e può essere compilato in qualsiasi periodo dell’anno scolastico. La compilazione del PDP spetta sempre alla scuola, che all’occorrenza può chiedere aiuto a un esperto per qualsiasi chiarificazione.
Gli insegnanti, con l’autorizzazione dei genitori, possono attivarlo inserendo degli obiettivi specifici, strumenti compensativi e dispensativi se occorrono, che poi possano essere modificati l’anno successivo o se non è più necessario non attivarlo più.
Il PDP è uno strumento operativo che va applicato, non è solo un foglio in più che gli insegnanti devono compilare, è un aiuto, un aiuto importante per tutti quegli studenti con difficoltà per affrontare al meglio le lezioni, le relative verifiche e vivere la scuola in modo più sereno.
Perché tutti i bambini sono in grado di imparare basta solo capire qual è la loro maniera.
dott/ssa Sara Solarino
In quest’ultimo periodo sentiamo spesso parlare di BES a scuola, ma cosa sono i BES o meglio chi sono gli studenti con i BES?
A scuola con la sigla BES si indicano i Bisogni Educativi Speciali ovvero si fa riferimento a tutti quegli studenti che hanno bisogno di una particolare attenzione a scuola per raggiungere al meglio gli obiettivi scolastici, che presentano, quindi delle difficoltà nell’apprendimento e per loro è richiesto un intervento speciale.
In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per diverse ragioni, non solo cliniche ma anche pedagogiche e didattiche, per questo motivo gli alunni con BES indicano una vasta area di alunni che vengono divisi in tre gruppi.
Possono essere sia studenti con una diagnosi specifica e relativa certificazione di disabilità, in riferimento alla legge 104/92, oppure studenti con diagnosi di disturbi evolutivi, ad esempio le diagnosi di DSA, e facciamo riferimento alla legge 170/10 oppure più comunemente studenti che hanno uno svantaggio socioeconomico, culturale, linguistico o didattico e quindi non hanno una diagnosi con relativa certificazione ma per loro bisogna considerare gli elementi oggettivi che determinano il BES. Ad esempio possiamo trovarci di fronte ad un bambino straniero arrivato da poco in Italia che non conosce bene la nostra lingua oppure a un bambino che ha cambiato scuola e si trova svantaggiato perché il programma della nuova classe è troppo difficile per lui, o ad esempio un bambino che si trova in una situazione economica svantaggiata e per questo ha difficoltà a scuola.
Per quest’ultimo gruppo di bambini il concetto di BES non è quindi clinico, ma deriva da un’esigenza particolare che può essere transitoria, infatti, se cambiano le condizioni che l’hanno generata può essere eliminato dalla categoria BES.
Mentre per gli studenti con disabilità la scuola attiva un PEI, Piano Educativo Individualizzato, per tutti gli altri studenti che hanno appunto dei Bisogni Educativi Speciali è prevista l’attivazione del PDP ossia del Piano Didattico Personalizzato.
L’attivazione avviene da parte della scuola, e consiste in un adeguamento degli obiettivi didattici in base alle esigenze del bambino in questione, sono previsti, infatti, degli interventi specifici verificati nel tempo così da attuarli fin quando serve. Il PDP è valido per il solo anno scolastico in cui è fatta la richiesta, poiché alcuni BES sono temporanei, e può essere compilato in qualsiasi periodo dell’anno scolastico. La compilazione del PDP spetta sempre alla scuola, che all’occorrenza può chiedere aiuto a un esperto per qualsiasi chiarificazione.
Gli insegnanti, con l’autorizzazione dei genitori, possono attivarlo inserendo degli obiettivi specifici, strumenti compensativi e dispensativi se occorrono, che poi possano essere modificati l’anno successivo o se non è più necessario non attivarlo più.
Il PDP è uno strumento operativo che va applicato, non è solo un foglio in più che gli insegnanti devono compilare, è un aiuto, un aiuto importante per tutti quegli studenti con difficoltà per affrontare al meglio le lezioni, le relative verifiche e vivere la scuola in modo più sereno.
Perché tutti i bambini sono in grado di imparare basta solo capire qual è la loro maniera.
dott/ssa Sara Solarino