LA RUBRICA DI " KAIROS " - " DISTURBI SPECIFICI DELL´APPRENDIMENTO:LA LEGGE 170/ 2010 " DELLA DOTT/SSA SARA SOLARINO
A distanza di qualche anno dall´emanazione della legge che stabilisce le linee guida per i Disturbi Specifici dell´Apprendimento ancora si sa poco. L´ obiettivo di questo articolo è fornire uno strumento di conoscenza facilmente utilizzabile da tutti coloro che hanno a cuore l´apprendimento dei ragazzi con Disturbo specifico dell´Apprendimento.
La Legge è, infatti, uno strumento che genitori, educatori e insegnanti devono conoscere per poterlo utilizzare con efficacia per tutelare i diritti dei minori. La legge sui DSA è stata approvata l´8 ottobre 2010 e inizia con la seguente dicitura: "TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA".
Quali sono questi diritti? La Costituzione Italiana negli articoli 3, 9, 24 sancisce il diritto all´uguaglianza, alla promozione dello sviluppo e della cultura e nell´esercizio in giudizio della tutela degli stessi.
Nella sostanza la legge sui DSA segue questi principi:
1. Lo Stato deve rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona: tutti i bambini e ragazzi hanno quindi diritto a pari opportunità di apprendimento.
2. Promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, il che significa approfondire i campi di studio che comprendano come funzionano i disturbi dell´apprendimento ma anche gli strumenti compensativi idonei per garantire le uguali opportunità di cui all´Art.3 della Costituzione.
3. E´ importante che le famiglie siano informate rispetto a ciò che la Legge dice, perché, qualora questi diritti fossero negati, i genitori possono intervenire a tutela del diritto allo studio dei propri figli.
La Legge n. 170/2010 stabilisce innanzitutto che cosa si intende per Disturbo Specifico dell´Apprendimento e descrive le principali caratteristiche di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e quindi propone disposizioni volte a garantire agli studenti con DSA il diritto all´istruzione, consentendo agli insegnanti e ai genitori di creare le condizioni tali per cui i bambini possano godere delle occasioni di apprendimento e accrescere le proprie conoscenze e competenze senza essere penalizzati dalle proprie difficoltà specifiche.
Le finalità della Legge sono quindi, oltre a garantire il diritto allo studio, favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di aiuto concreto, assicurando una formazione adeguata e promuovendo lo sviluppo delle potenzialità individuali; ridurre i disagi legati alla sfera emotiva e relazionale; adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità didattiche e pedagogiche degli studenti; preparare gli insegnanti; favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici di potenziamento a livelli diversi; incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso scolastico; assicurare uguali opportunità di sviluppo delle capacità sia in ambito sociale che professionale. Per quanto concerne la diagnosi viene svolta all´interno dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente e dove ciò non fosse possibile si può far riferimento a strutture accreditate o specialisti.
La scuola deve quindi garantire una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti.
La Legge richiede che venga redatto un Piano Didattico Personalizzato (PDP), nel quale sia specificato quanto si è deciso di fare per il bambino DSA.
Tale documento dovrebbe contemplare la descrizione delle difficoltà del bambino, le strategie didattiche e le metodologie specifiche suggerite per porvi rimedio, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che si pensa di adottare e le modalità di verifica.
Per rendere davvero concreta questa Legge i genitori di ragazzi con DSA possono essere i primi a stimolare la tutela dei diritti dei propri figli, richiedendo alle scuole di mettere in pratica quanto di diritto e agli insegnanti di essere continuamente aggiornati sull´argomento. Inoltre è bene che i genitori di bambini frequentanti la scuola primaria sappiano che hanno diritto anche ad un orario di lavoro flessibile (sulla base dei contratti nazionali) per consentire di seguire a casa il proprio figlio con DSA adeguatamente.
dott/ssa Sara Solarino
La Legge è, infatti, uno strumento che genitori, educatori e insegnanti devono conoscere per poterlo utilizzare con efficacia per tutelare i diritti dei minori. La legge sui DSA è stata approvata l´8 ottobre 2010 e inizia con la seguente dicitura: "TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA".
Quali sono questi diritti? La Costituzione Italiana negli articoli 3, 9, 24 sancisce il diritto all´uguaglianza, alla promozione dello sviluppo e della cultura e nell´esercizio in giudizio della tutela degli stessi.
Nella sostanza la legge sui DSA segue questi principi:
1. Lo Stato deve rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona: tutti i bambini e ragazzi hanno quindi diritto a pari opportunità di apprendimento.
2. Promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, il che significa approfondire i campi di studio che comprendano come funzionano i disturbi dell´apprendimento ma anche gli strumenti compensativi idonei per garantire le uguali opportunità di cui all´Art.3 della Costituzione.
3. E´ importante che le famiglie siano informate rispetto a ciò che la Legge dice, perché, qualora questi diritti fossero negati, i genitori possono intervenire a tutela del diritto allo studio dei propri figli.
La Legge n. 170/2010 stabilisce innanzitutto che cosa si intende per Disturbo Specifico dell´Apprendimento e descrive le principali caratteristiche di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e quindi propone disposizioni volte a garantire agli studenti con DSA il diritto all´istruzione, consentendo agli insegnanti e ai genitori di creare le condizioni tali per cui i bambini possano godere delle occasioni di apprendimento e accrescere le proprie conoscenze e competenze senza essere penalizzati dalle proprie difficoltà specifiche.
Le finalità della Legge sono quindi, oltre a garantire il diritto allo studio, favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di aiuto concreto, assicurando una formazione adeguata e promuovendo lo sviluppo delle potenzialità individuali; ridurre i disagi legati alla sfera emotiva e relazionale; adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità didattiche e pedagogiche degli studenti; preparare gli insegnanti; favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici di potenziamento a livelli diversi; incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso scolastico; assicurare uguali opportunità di sviluppo delle capacità sia in ambito sociale che professionale. Per quanto concerne la diagnosi viene svolta all´interno dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente e dove ciò non fosse possibile si può far riferimento a strutture accreditate o specialisti.
La scuola deve quindi garantire una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti.
La Legge richiede che venga redatto un Piano Didattico Personalizzato (PDP), nel quale sia specificato quanto si è deciso di fare per il bambino DSA.
Tale documento dovrebbe contemplare la descrizione delle difficoltà del bambino, le strategie didattiche e le metodologie specifiche suggerite per porvi rimedio, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che si pensa di adottare e le modalità di verifica.
Per rendere davvero concreta questa Legge i genitori di ragazzi con DSA possono essere i primi a stimolare la tutela dei diritti dei propri figli, richiedendo alle scuole di mettere in pratica quanto di diritto e agli insegnanti di essere continuamente aggiornati sull´argomento. Inoltre è bene che i genitori di bambini frequentanti la scuola primaria sappiano che hanno diritto anche ad un orario di lavoro flessibile (sulla base dei contratti nazionali) per consentire di seguire a casa il proprio figlio con DSA adeguatamente.
dott/ssa Sara Solarino