" L´ALIMENTAZIONE NEI NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE: FACCIAMO CHIAREZZA. " della dott/ssa ALESSANDRA STATELLI
L´alimentazione dei nostri amici a quattro zampe è oggi diventato un argomento di grande importanza e attualità; in seguito ad un´inchiesta della trasmissione Report, andata in onda nel Dicembre 2015, in cui si denunciava la cattiva qualità degli alimenti "industriali" per pets , molti proprietari di cani e gatti hanno iniziato a porsi e a porre al Medico Veterinario molte domande al riguardo.
Si parla tanto di diete casalinghe, di dieta BARF, di alimenti industriali... ma in realtà cosa è veramente giusto fare per i nostri animali?
Partiamo dal presupposto che non esiste una verità assoluta e ogni scelta alimentare che si decide di intraprendere per il proprio cane o gatto ha dei pro e dei contro: cerchiamo, quindi, di non alimentare eccessivi allarmismi ed esaminiamo il problema nella maniera più possibile oggettiva.
Gli alimenti "industriali" sono davvero da "demonizzare"?
Esistono motivi professionali e scientifici, che spesso portano i Medici Veterinari a consigliare delle diete "industriali"; questo accade ad esempio per cani o gatti con particolari patologie quali ad esempio allergie alimentari, insufficienza renale, diabete, patologie epatiche o gastrointestinali. E´ proprio in questi casi, in cui la dieta può giocare un ruolo importante nel migliorare la qualità e/o l´aspettativa di vita del paziente, che le diete "industriali" offrono sicuramente un prodotto adatto, bilanciato e con caratteristiche specifiche, veloce da preparare e somministrare .
In generale le diete industriali assicurano sempre all´animale l´apporto di tutte le sostanze nutritive di cui lo stesso necessità in base alla sua età ( cucciolo, adulto, anziano), alla sua taglia ( piccola, media, grande, gigante) e alla sua condizione clinica. Forse non si conoscerà la qualità delle materie prime utilizzate, ma è pur certo che le aziende mangimistiche, che investono tanto sulla ricerca e sull´innovazione, assicurano un prodotto di buona qualità e controllato. Ovviamente bisogna diffidare dalle sottomarche o da prodotti dai costi eccessivamente ridotti ( es. mangimi da supermercato o da discount).
E la dieta casalinga?
La dieta casalinga, per quanti riescono a farla in maniera corretta, è sicuramente una scelta lodevole, ma richiede molto impegno. L´errore, che più comunemente si fa quando si parla di dieta casalinga, è quelo di affidarsi al " fai da te". E´ proprio questa cattiva pratica che può portare ai nostri animali diversi problemi, in quanto spesso il rischio è che si creino delle gravi carenze nutrizionali ( tra le più frequenti: il rachitismo nel cane giovane e il deficit di taurina nel gatto). La dieta casalinga non consiste nel somministrare ai nostri amici quello che è avanzato dal pranzo o dalla cena , ma deve essere il frutto di un lavoro scientifico da parte di un Medico Veterinario specialista nel settore; inoltre la dieta deve essere formulata sulla base delle caratteristiche specifiche dell´animale (età, attività fisica, taglia,...), di eventuali patologie ( diabete, insufficienza renale, allergie,..) o di stati parafisiologici ( es. animale in gravidanza o allattamento). La dieta casalinga, quindi, può offrire dei vantaggi solo se correttamente formulata, cosi da offrire un piano alimentare davvero completo e bilanciato. Il proprietario in questo caso sarà a conoscenza delle materie prime usate e della loro provenienza, verrà evitato l´uso di additivi e conservanti e inoltre, non essendo utilizzate temperature di cottura alte (come per esempio avviene per la produzione degli estrusi), l´alimento conserverà meglio le sue caratteristiche nutrizionali. Ad oggi, però, non esistono studi scientifici validi che dimostrino l´efficacia delle diete casalinghe. Se dovessimo valutare le ricette "fai da te" formulate in maniera completamente errata (prese da siti internet, da altri proprietari o da personale non qualificato al riguardo), allora dovremmo concludere che la dieta casalinga risulta dannosa, ma se si valutassero su larga scala e in maniera standardizzata (cosa questa molto difficile), animali che seguono diete casalinghe correttamente bilanciate, si avrebbero sicuramente dei risultati positivi al riguardo.
Un breve accenno sulla BARF ( Biologically Appropriate Raw Food).
La Barf è una dieta proposta a cani e gatti domestici seguendo il concetto dell´adattamento al sistema predatore-preda: si ha la convinzione che il cane dovrebbe tornare a mangiare in maniera più vicina possibile al suo progenitore, ossia il lupo, non tenendo conto però del processo di domesticazione, che ha notevolmente modificato le caratteristiche del cane stesso ( basti pensare alla capacità di digerire l´amido). Gli alimenti forniti in questa dieta sono costituiti essenzialmente da carne cruda, con una percentuale elevata di "ossa con polpa" e organi; oltre a questi sono forniti frutta, verdura, noci, oli, erbe, uova e latticini in misura minore. Così come per la dieta casalinga, anche in questo caso il proprietario sarà a conoscenza delle materie prime e della loro provenienza, verrà evitato l´uso di additivi e conservanti e, non essendo cotto, l´alimento conserverà inalterate le sue proprietà nutrizionali. Fornire cibo crudo, qualora questo non sia perfettamente controllato, può però causare gravi rischi igienici derivanti dall´assunzione della carne cruda (batteri patogeni e parassiti). In realtà l´utilizzo di una lieve cottura e la sostituzione della ossa con farina di ossa renderebbero più sicura la dieta, pur mantenendo quasi inalterate le proprietà organolettiche dei prodotti usati. Cosa non meno importante da rilevare è che l´assunzione delle ossa può esporre l´animale a rischi seri ( ossa conficcate in gola o in esofago, perforazioni gastrointestinali, ostruzioni) .Anche in questo caso non esistono studi scientifici validi e standardizzati che testimoniano su lungo termine gli effetti delle diete con cibo crudo.
Concludendo, come ogni scelta , anche quella alimentare per i nostri animali deve essere presa da parte dei proprietari con coscienza, valutandone sempre i vantaggi e gli svantaggi. Affidatevi al vostro Medico Veterinario di fiducia e diffidate dalle notizie reperibili sul web, verificando sempre l´affidabilità della fonte.
Dottoressa Alessandra Statelli, Medico Veterinario
Si parla tanto di diete casalinghe, di dieta BARF, di alimenti industriali... ma in realtà cosa è veramente giusto fare per i nostri animali?
Partiamo dal presupposto che non esiste una verità assoluta e ogni scelta alimentare che si decide di intraprendere per il proprio cane o gatto ha dei pro e dei contro: cerchiamo, quindi, di non alimentare eccessivi allarmismi ed esaminiamo il problema nella maniera più possibile oggettiva.
Gli alimenti "industriali" sono davvero da "demonizzare"?
Esistono motivi professionali e scientifici, che spesso portano i Medici Veterinari a consigliare delle diete "industriali"; questo accade ad esempio per cani o gatti con particolari patologie quali ad esempio allergie alimentari, insufficienza renale, diabete, patologie epatiche o gastrointestinali. E´ proprio in questi casi, in cui la dieta può giocare un ruolo importante nel migliorare la qualità e/o l´aspettativa di vita del paziente, che le diete "industriali" offrono sicuramente un prodotto adatto, bilanciato e con caratteristiche specifiche, veloce da preparare e somministrare .
In generale le diete industriali assicurano sempre all´animale l´apporto di tutte le sostanze nutritive di cui lo stesso necessità in base alla sua età ( cucciolo, adulto, anziano), alla sua taglia ( piccola, media, grande, gigante) e alla sua condizione clinica. Forse non si conoscerà la qualità delle materie prime utilizzate, ma è pur certo che le aziende mangimistiche, che investono tanto sulla ricerca e sull´innovazione, assicurano un prodotto di buona qualità e controllato. Ovviamente bisogna diffidare dalle sottomarche o da prodotti dai costi eccessivamente ridotti ( es. mangimi da supermercato o da discount).
E la dieta casalinga?
La dieta casalinga, per quanti riescono a farla in maniera corretta, è sicuramente una scelta lodevole, ma richiede molto impegno. L´errore, che più comunemente si fa quando si parla di dieta casalinga, è quelo di affidarsi al " fai da te". E´ proprio questa cattiva pratica che può portare ai nostri animali diversi problemi, in quanto spesso il rischio è che si creino delle gravi carenze nutrizionali ( tra le più frequenti: il rachitismo nel cane giovane e il deficit di taurina nel gatto). La dieta casalinga non consiste nel somministrare ai nostri amici quello che è avanzato dal pranzo o dalla cena , ma deve essere il frutto di un lavoro scientifico da parte di un Medico Veterinario specialista nel settore; inoltre la dieta deve essere formulata sulla base delle caratteristiche specifiche dell´animale (età, attività fisica, taglia,...), di eventuali patologie ( diabete, insufficienza renale, allergie,..) o di stati parafisiologici ( es. animale in gravidanza o allattamento). La dieta casalinga, quindi, può offrire dei vantaggi solo se correttamente formulata, cosi da offrire un piano alimentare davvero completo e bilanciato. Il proprietario in questo caso sarà a conoscenza delle materie prime usate e della loro provenienza, verrà evitato l´uso di additivi e conservanti e inoltre, non essendo utilizzate temperature di cottura alte (come per esempio avviene per la produzione degli estrusi), l´alimento conserverà meglio le sue caratteristiche nutrizionali. Ad oggi, però, non esistono studi scientifici validi che dimostrino l´efficacia delle diete casalinghe. Se dovessimo valutare le ricette "fai da te" formulate in maniera completamente errata (prese da siti internet, da altri proprietari o da personale non qualificato al riguardo), allora dovremmo concludere che la dieta casalinga risulta dannosa, ma se si valutassero su larga scala e in maniera standardizzata (cosa questa molto difficile), animali che seguono diete casalinghe correttamente bilanciate, si avrebbero sicuramente dei risultati positivi al riguardo.
Un breve accenno sulla BARF ( Biologically Appropriate Raw Food).
La Barf è una dieta proposta a cani e gatti domestici seguendo il concetto dell´adattamento al sistema predatore-preda: si ha la convinzione che il cane dovrebbe tornare a mangiare in maniera più vicina possibile al suo progenitore, ossia il lupo, non tenendo conto però del processo di domesticazione, che ha notevolmente modificato le caratteristiche del cane stesso ( basti pensare alla capacità di digerire l´amido). Gli alimenti forniti in questa dieta sono costituiti essenzialmente da carne cruda, con una percentuale elevata di "ossa con polpa" e organi; oltre a questi sono forniti frutta, verdura, noci, oli, erbe, uova e latticini in misura minore. Così come per la dieta casalinga, anche in questo caso il proprietario sarà a conoscenza delle materie prime e della loro provenienza, verrà evitato l´uso di additivi e conservanti e, non essendo cotto, l´alimento conserverà inalterate le sue proprietà nutrizionali. Fornire cibo crudo, qualora questo non sia perfettamente controllato, può però causare gravi rischi igienici derivanti dall´assunzione della carne cruda (batteri patogeni e parassiti). In realtà l´utilizzo di una lieve cottura e la sostituzione della ossa con farina di ossa renderebbero più sicura la dieta, pur mantenendo quasi inalterate le proprietà organolettiche dei prodotti usati. Cosa non meno importante da rilevare è che l´assunzione delle ossa può esporre l´animale a rischi seri ( ossa conficcate in gola o in esofago, perforazioni gastrointestinali, ostruzioni) .Anche in questo caso non esistono studi scientifici validi e standardizzati che testimoniano su lungo termine gli effetti delle diete con cibo crudo.
Concludendo, come ogni scelta , anche quella alimentare per i nostri animali deve essere presa da parte dei proprietari con coscienza, valutandone sempre i vantaggi e gli svantaggi. Affidatevi al vostro Medico Veterinario di fiducia e diffidate dalle notizie reperibili sul web, verificando sempre l´affidabilità della fonte.
Dottoressa Alessandra Statelli, Medico Veterinario