MILANO - SI E' SPENTO CESARE POMPILIO, POPOLARE GIORNALISTA SPORTIVO.
Il punto di rifermento per Cesare Pompilio era stato Gianni Brera, sin dagli anni di Comiso, dove Cesare era nato nel marzo del 1949 e dove aveva trascorso l'infanzia e l'adolescenza, conseguendo il diploma superiore a Piazza Armerina e militando nella locale sezione del PSI. Quindi si era trasferito, con la famiglia, a Milano, durante gli " anni da bere ", e aveva stretto i contatti con Attilio Schembari, importante assessore socialista della città meneghina, anche lui originario di Comiso: aveva superato l'esame di giornalista professionista ed era entrato nel mondo del giornalismo sportivo, in maniera eccentrica e con grande trasporto.
I suoi interventi nelle varie trasmissioni causavano sempre allegria, con il suo amore smodato per la Juventus, di cui era tifoso senza se e senza ma, e con la sua amicizia con Luciano Moggi.
" Solo chi ha avuto la fortuna di frequentarlo dentro e fuori degli studi televisivi sa che straordinaria persona fosse ", afferma, nell'annunciare ieri pomeriggio la morte, Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia, l'emittente presso cui Cesare lavorava , dopo avere per anni scritto i suoi servizi per " Eva express". Cesare soffriva di problemi cardiaci ed era stato sottoposto a interventi chirurgici: tempo fa, si era sentito male in diretta, mentre commentava una partita della Juventus, finita, dopo un esordio disastroso, con la vittoria della squadra bianco-nera.
La salma di Cesare, come ha comunicato il fratello, sarà trasferita a Comiso.