MODICA - A PALAZZO GRIMALDI MOSTRA SU " LA GRANDE GUERRA NEGLI IBLEI " DAL 4 DICEMBRE AL 31 GENNAIO.
La Fondazione Giovan Pietro Grimaldi e il Liceo artistico dell´Istituto di istruzione superiore Galilei-Campailla, con il patrocinio del Comune di Modica, commemorano il centenario della prima guerra mondiale con una mostra documentaria dal titolo "La Grande Guerra negli Iblei. Storia, arte, memoria", allestita a Palazzo Grimaldi dal 4 dicembre al 31 gennaio 2016 (inaugurazione venerdì 4, ore 10.30; visite tutti i giorni ore 9.00-13.00 e 16.00-20.00).
La mostra, curata da Giuseppe Barone, Marcella Burderi, Alessia Facineroso, (Fondazione Grimaldi) e da Anna Alì, Salvatore Barone, Rosario Cannella, Giovanni Cerruto, Concetta Cicciarella, Giusi Guastella, Elisabetta Ficili, Ignazio Monteleone, Claudia Sudano e Maria Terranova (I.I.S. Galilei Campailla), è il frutto di un lavoro sinergico che ha visto impegnati da un lato gli studenti del Liceo coordinati dai docenti e dall´altro studiosi e accademici che hanno contribuito a definire i quadri storici complessivi. In mostra oltre 300 fotografie provenienti da collezioni private e archivi pubblici locali e nazionali; cimeli e manifesti d´epoca, oltre ai lavori creativi realizzati dagli studenti. Cinque le sezioni storiche della mostra, sei quelle artistiche.
La prima, "Il lutto e la gloria", è dedicata al ricordo dei militari decorati e dei numerosi caduti iblei. "Al fronte" mostra le foto di ufficiali e soldati in prima linea, crocerossine e infermiere di guerra, armi e tecnologie dell´epoca, ma anche immagini del campo di prigionia di Vittoria. La sezione "Scrivere" raccoglie le corrispondenze da e per il fronte: lettere, cartoline, diari inediti. "Letteratura patriottica" ricostruisce il contributo degli intellettuali iblei: da «La Balza» alle poesie di Vann´Antò, dai versi di Luciano Nicastro e Saverio Nicastro Del Lago agli opuscoli di propaganda e ai pamphlet per la sottoscrizione del prestito nazionale, stampati nelle tipografie locali. "Fronte interno", infine, racconta la mobilitazione civile e la guerra lontano dal fronte: fotografie delle città, tessere annonarie, passaporti per l´interno, quotidiani locali, resoconti dei Comitati di assistenza e manifesti di propaganda. Immagini e documenti raccontano la realtà palpitante di una guerra che, se da un lato favorì il consolidarsi del sentimento nazionale, dall´altro pretese un tributo enorme di vittime umane. Anche in terra iblea.
Partendo da queste suggestioni, gli studenti hanno rielaborato artisticamente forme e significati. Se nella sezione "Cartucce di speranza" obici e cannoni diventano sculture di pace, in"Segni di guerra" l´incisione restituisce sulla lastra il solco indelebile di quell´esperienza sui reduci dal fronte. "Ritorno alla memoria" trasforma in acquerelli, guazzo e tempere ricordi e testimonianze della guerra. Il futurismo è il tema chiave delle sezioni "La guerra igiene del mondo" e "Costumi di guerra", ispirate nei lavori in mostra all´arte di Balla e Depero e alla moda del tempo. Infine, nei "Monumenti ai caduti negli Iblei" i rilievi della tombe del soldato Barone caduto sul monte S. Gabriele, dei caduti e dei militi ignoti documentano lo sforzo commemorativo della nostra comunità.
La mostra, curata da Giuseppe Barone, Marcella Burderi, Alessia Facineroso, (Fondazione Grimaldi) e da Anna Alì, Salvatore Barone, Rosario Cannella, Giovanni Cerruto, Concetta Cicciarella, Giusi Guastella, Elisabetta Ficili, Ignazio Monteleone, Claudia Sudano e Maria Terranova (I.I.S. Galilei Campailla), è il frutto di un lavoro sinergico che ha visto impegnati da un lato gli studenti del Liceo coordinati dai docenti e dall´altro studiosi e accademici che hanno contribuito a definire i quadri storici complessivi. In mostra oltre 300 fotografie provenienti da collezioni private e archivi pubblici locali e nazionali; cimeli e manifesti d´epoca, oltre ai lavori creativi realizzati dagli studenti. Cinque le sezioni storiche della mostra, sei quelle artistiche.
La prima, "Il lutto e la gloria", è dedicata al ricordo dei militari decorati e dei numerosi caduti iblei. "Al fronte" mostra le foto di ufficiali e soldati in prima linea, crocerossine e infermiere di guerra, armi e tecnologie dell´epoca, ma anche immagini del campo di prigionia di Vittoria. La sezione "Scrivere" raccoglie le corrispondenze da e per il fronte: lettere, cartoline, diari inediti. "Letteratura patriottica" ricostruisce il contributo degli intellettuali iblei: da «La Balza» alle poesie di Vann´Antò, dai versi di Luciano Nicastro e Saverio Nicastro Del Lago agli opuscoli di propaganda e ai pamphlet per la sottoscrizione del prestito nazionale, stampati nelle tipografie locali. "Fronte interno", infine, racconta la mobilitazione civile e la guerra lontano dal fronte: fotografie delle città, tessere annonarie, passaporti per l´interno, quotidiani locali, resoconti dei Comitati di assistenza e manifesti di propaganda. Immagini e documenti raccontano la realtà palpitante di una guerra che, se da un lato favorì il consolidarsi del sentimento nazionale, dall´altro pretese un tributo enorme di vittime umane. Anche in terra iblea.
Partendo da queste suggestioni, gli studenti hanno rielaborato artisticamente forme e significati. Se nella sezione "Cartucce di speranza" obici e cannoni diventano sculture di pace, in"Segni di guerra" l´incisione restituisce sulla lastra il solco indelebile di quell´esperienza sui reduci dal fronte. "Ritorno alla memoria" trasforma in acquerelli, guazzo e tempere ricordi e testimonianze della guerra. Il futurismo è il tema chiave delle sezioni "La guerra igiene del mondo" e "Costumi di guerra", ispirate nei lavori in mostra all´arte di Balla e Depero e alla moda del tempo. Infine, nei "Monumenti ai caduti negli Iblei" i rilievi della tombe del soldato Barone caduto sul monte S. Gabriele, dei caduti e dei militi ignoti documentano lo sforzo commemorativo della nostra comunità.