MODICA - AL CONVENTO DEL CARMINE LA PRIMA ANTOLOGICA DI GIUSEPPE COLOMBO




Modica, 2 dicembre 2015 - A Modica, negli spazi del Convento del Carmine, dall´11 dicembre al 31 gennaio 2016 settanta opere ripercorrono i primi quindici anni di carriera di Giuseppe Colombo. Si tratta della prima antologica dedicata al pittore siciliano. Curata dallo storico dell´arte Paolo Nifosì e da Tonino Cannata, coordinatore dell´evento, la mostra è organizzata dalla Fondazione Teatro Garibaldi con il patrocinio del Comune di Modica. Oggi la presentazione dell´evento al Comune di Modica.
Intervengono il sindaco Ignazio Abbate, anche in funzione di presidente della Fondazione Teatro Garibaldi, l´assessore alla Cultura Orazio Di Giacomo, i curatori, l´artista. Sono presenti l´editore del catalogo e alcuni sponsor che stanno sostenendo la straordinaria iniziativa voluta dal sindaco per arricchire l´offerta di contenuti culturali di Modica, in particolare nel periodo natalizio. L´inaugurazione di venerdì 11 (ore 19) sarà preceduta da una presentazione, nell´Auditorium Pietro Floridia (ore 18), a cura del prof. Paolo Nifosì e del prof. Massimo Blanco (docente Università La Sapienza, Roma), fra gli autori dei saggi in catalogo.
"Abbiamo accolto con grande piacere - commenta il sindaco Abbate - la proposta di Paolo Nifosì e Tonino Cannata di accogliere l´antologica, negli spazi del Convento del Carmine, di Giuseppe Colombo. Un talento della pittura contemporanea, capace di una produzione molto interessante dal punto di vista artistico per le emozioni che la sua espressione riesce a trasmettere al pubblico. Lo spazio del Convento del Carmine si conferma non solo luogo per artisti ormai affermati, amati e seguiti dal grande pubblico ma anche luogo per dare battesimo ad artisti che, nel pieno della vitalità creativa, continuano a mietere successi di critica e di pubblico. Il fatto poi che Giuseppe Colombo sia modicano ci riempie ulteriormente di gioia e qualifica e valorizza sicuramente una tradizione artistica che in questa città ha scritto capitoli importanti in tutte le epoche".
Nel catalogo dedicato alla mostra, oltre al saggio del curatore Nifosì figurano quelli di Stefano Malatesta - col quale Colombo ha realizzato nel 2012, a Roma, un´esposizione di opere ispirate a una raccolta di racconti di Malatesta - e di Massimo Blanco, docente di Letteratura Francese all´Università La Sapienza di Roma. L´editore è Salarchi Immagini di Ragusa.
Orari: dal lunedì al giovedì 10-20. Dal venerdì alla domenica ore 10-21. Ingresso 2 euro, gratis i minori di 12 anni. Info 0932 946961.
La mostra "Colombo. Opere 1999-2015" è realizzata grazie al contributo dei seguenti partner:
Istituzionali: Consorzio Turistico Modica (CTM)
Main Sponsor: Blanco Petroli, Acqua Santamaria, Gruppo Zaccarìa, Studio Maltese
Sponsor: Barbagallo Ortopedici e Sanitari, Bar Fucsia, Cafè Arùci, Ceramiche Esagono, Digifon, Fratelli Savarino, Ecobeton, Blanco Calcestruzzi, So.Fi.
Sponsor Tecnici: Antica Dolceria Bonajuto, Osteria dei Sapori Perduti, Piccolo Bar, Monopoli Infissi
NOTIZIE SULLA MOSTRA
Nelle sale del Convento, spazio restituito alla città dal maggio 2015 con l´omaggio agli ottanta anni del maestro Piero Guccione, saranno esposte dall´11 dicembre decine di opere in prestito da collezionisti di tutta Italia con cui Nifosì ricostruisce l´iter creativo di Colombo. Artista che di recente, come scrive il curatore nel saggio in catalogo, denota una "nuova percezione della luce e della definizione (...). L´occhio di Colombo (...) potenzia la brillantezza, la saturazione cromatica, la luminosità, la nettezza dei contorni. Il procedere dell´artista si mantiene nel solco di un linguaggio
consolidato che riesce ancora a rinnovarsi e a stupirci nel racconto della sua vita, della sua esperienza che ci viene restituita in immagini dove si respira e si avverte la Bellezza".
Eccellente disegnatore - notato sul finire degli anni Novanta da Franco Polizzi del Gruppo di Scicli, che lo presenta a Guccione, autore di un testo per la sua prima personale - Colombo, 44 anni, alterna paesaggi e nature morte per tornare spesso al ritratto, al nudo. "Utilizza la fuliggine, il carboncino, la matita - continua Nifosì - traendo spunto da foto dell´Ottocento. E´ del 2004 un ritratto di Degas, del 2009 un Nudo, che idealmente vuole essere un omaggio a Courbet, un altro Nudo verticale tratto da una foto dell´Ottocento: il corpo in questi casi emerge dall´oscurità potenziando la seduzione e il coinvolgimento. La sua tentazione dell´ombra, della sua ambiguità e del suo mistero, continua a ritornare anche negli oli e ne è un esempio Nudo al tramonto (2010), dove l´eros suggerito e alluso contiene il "memento mori" della Morte di Maria del Merisi". Fra i paesaggi spicca "Marina di Modica", "Un dipinto - dice Nifosì - che in parte è una dichiarazione di poetica riguardo alla sua idea di obiettività, proposta di sviluppi di volumi in profondità, di luci che ne definiscono le superfici, di sperimentazioni pittoriche in atto, anche in relazioni alla frequentazione dei suoi maestri diretti, Guccione e Sarnari e a memorie hopperiane".
"Colombo - scrive Marco Goldin, nel catalogo della mostra "Il Gruppo di Scicli" (Conegliano, 2001) - rivela il suo talento nel riappropriarsi dell´evidenza visiva con uno sguardo penetrante, con lenti potentissime, animando di rinnovata energia ciò che lo sguardo percepisce, a dimostrazione che la poesia è possibile coglierla intorno a noi e che i poeti e gli artisti hanno la virtù di rivelarcela".
Fra gli interventi nel catalogo dell´antologica di Modica, figura quello di Stefano Malatesta. Il giornalista e scrittore, estimatore dell´arte di Colombo, scrive: "Ci sono altri artisti che devono stare attenti alla loro straordinaria capacità tecnica che li può portare molto lontano, più lontano di quanto essi stessi vorrebbero. Giuseppe Colombo rientra in questo ristretto giro. Quando ho visto per la prima volta un suo disegno acquerellato, il soprannome che mi è venuto spontaneo da dargli è stato quello di Le magiciens du crayon. Era una volpe uccisa e abbandonata lungo una strada di campagna. Vista con una prospettiva laterale, dava un senso di movimento anche se l´animale era morto. Un piccolo capolavoro. Io credo che Giuseppe sia uno dei migliori disegnatori italiani in assoluto".
Intervengono il sindaco Ignazio Abbate, anche in funzione di presidente della Fondazione Teatro Garibaldi, l´assessore alla Cultura Orazio Di Giacomo, i curatori, l´artista. Sono presenti l´editore del catalogo e alcuni sponsor che stanno sostenendo la straordinaria iniziativa voluta dal sindaco per arricchire l´offerta di contenuti culturali di Modica, in particolare nel periodo natalizio. L´inaugurazione di venerdì 11 (ore 19) sarà preceduta da una presentazione, nell´Auditorium Pietro Floridia (ore 18), a cura del prof. Paolo Nifosì e del prof. Massimo Blanco (docente Università La Sapienza, Roma), fra gli autori dei saggi in catalogo.
"Abbiamo accolto con grande piacere - commenta il sindaco Abbate - la proposta di Paolo Nifosì e Tonino Cannata di accogliere l´antologica, negli spazi del Convento del Carmine, di Giuseppe Colombo. Un talento della pittura contemporanea, capace di una produzione molto interessante dal punto di vista artistico per le emozioni che la sua espressione riesce a trasmettere al pubblico. Lo spazio del Convento del Carmine si conferma non solo luogo per artisti ormai affermati, amati e seguiti dal grande pubblico ma anche luogo per dare battesimo ad artisti che, nel pieno della vitalità creativa, continuano a mietere successi di critica e di pubblico. Il fatto poi che Giuseppe Colombo sia modicano ci riempie ulteriormente di gioia e qualifica e valorizza sicuramente una tradizione artistica che in questa città ha scritto capitoli importanti in tutte le epoche".
Nel catalogo dedicato alla mostra, oltre al saggio del curatore Nifosì figurano quelli di Stefano Malatesta - col quale Colombo ha realizzato nel 2012, a Roma, un´esposizione di opere ispirate a una raccolta di racconti di Malatesta - e di Massimo Blanco, docente di Letteratura Francese all´Università La Sapienza di Roma. L´editore è Salarchi Immagini di Ragusa.
Orari: dal lunedì al giovedì 10-20. Dal venerdì alla domenica ore 10-21. Ingresso 2 euro, gratis i minori di 12 anni. Info 0932 946961.
La mostra "Colombo. Opere 1999-2015" è realizzata grazie al contributo dei seguenti partner:
Istituzionali: Consorzio Turistico Modica (CTM)
Main Sponsor: Blanco Petroli, Acqua Santamaria, Gruppo Zaccarìa, Studio Maltese
Sponsor: Barbagallo Ortopedici e Sanitari, Bar Fucsia, Cafè Arùci, Ceramiche Esagono, Digifon, Fratelli Savarino, Ecobeton, Blanco Calcestruzzi, So.Fi.
Sponsor Tecnici: Antica Dolceria Bonajuto, Osteria dei Sapori Perduti, Piccolo Bar, Monopoli Infissi
NOTIZIE SULLA MOSTRA
Nelle sale del Convento, spazio restituito alla città dal maggio 2015 con l´omaggio agli ottanta anni del maestro Piero Guccione, saranno esposte dall´11 dicembre decine di opere in prestito da collezionisti di tutta Italia con cui Nifosì ricostruisce l´iter creativo di Colombo. Artista che di recente, come scrive il curatore nel saggio in catalogo, denota una "nuova percezione della luce e della definizione (...). L´occhio di Colombo (...) potenzia la brillantezza, la saturazione cromatica, la luminosità, la nettezza dei contorni. Il procedere dell´artista si mantiene nel solco di un linguaggio
consolidato che riesce ancora a rinnovarsi e a stupirci nel racconto della sua vita, della sua esperienza che ci viene restituita in immagini dove si respira e si avverte la Bellezza".
Eccellente disegnatore - notato sul finire degli anni Novanta da Franco Polizzi del Gruppo di Scicli, che lo presenta a Guccione, autore di un testo per la sua prima personale - Colombo, 44 anni, alterna paesaggi e nature morte per tornare spesso al ritratto, al nudo. "Utilizza la fuliggine, il carboncino, la matita - continua Nifosì - traendo spunto da foto dell´Ottocento. E´ del 2004 un ritratto di Degas, del 2009 un Nudo, che idealmente vuole essere un omaggio a Courbet, un altro Nudo verticale tratto da una foto dell´Ottocento: il corpo in questi casi emerge dall´oscurità potenziando la seduzione e il coinvolgimento. La sua tentazione dell´ombra, della sua ambiguità e del suo mistero, continua a ritornare anche negli oli e ne è un esempio Nudo al tramonto (2010), dove l´eros suggerito e alluso contiene il "memento mori" della Morte di Maria del Merisi". Fra i paesaggi spicca "Marina di Modica", "Un dipinto - dice Nifosì - che in parte è una dichiarazione di poetica riguardo alla sua idea di obiettività, proposta di sviluppi di volumi in profondità, di luci che ne definiscono le superfici, di sperimentazioni pittoriche in atto, anche in relazioni alla frequentazione dei suoi maestri diretti, Guccione e Sarnari e a memorie hopperiane".
"Colombo - scrive Marco Goldin, nel catalogo della mostra "Il Gruppo di Scicli" (Conegliano, 2001) - rivela il suo talento nel riappropriarsi dell´evidenza visiva con uno sguardo penetrante, con lenti potentissime, animando di rinnovata energia ciò che lo sguardo percepisce, a dimostrazione che la poesia è possibile coglierla intorno a noi e che i poeti e gli artisti hanno la virtù di rivelarcela".
Fra gli interventi nel catalogo dell´antologica di Modica, figura quello di Stefano Malatesta. Il giornalista e scrittore, estimatore dell´arte di Colombo, scrive: "Ci sono altri artisti che devono stare attenti alla loro straordinaria capacità tecnica che li può portare molto lontano, più lontano di quanto essi stessi vorrebbero. Giuseppe Colombo rientra in questo ristretto giro. Quando ho visto per la prima volta un suo disegno acquerellato, il soprannome che mi è venuto spontaneo da dargli è stato quello di Le magiciens du crayon. Era una volpe uccisa e abbandonata lungo una strada di campagna. Vista con una prospettiva laterale, dava un senso di movimento anche se l´animale era morto. Un piccolo capolavoro. Io credo che Giuseppe sia uno dei migliori disegnatori italiani in assoluto".