MODICA - " LA SCUOLA MEDICA MODICANA " NELLA RELAZIONE DI GIORGIO CAVALLO
Nella prima giornata sulla scuola medica modicana, ripercorsa magistralmente dal dr. Giorgio Cavallo la storia degli antichi ospedali di Modica.
Presentata dal dr. Giovanni Criscione anche una nuova tesi sulla datazione della botte fumigatoria di Tommaso Campailla.
Sabato scorso, 22 aprile, si è svolta la prima giornata, delle tre programmate, dedicata alla “Scuola Medica Modicana”, un evento realizzato dalla Società Modicana per la Storia Patria, presso la Pinacoteca della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, con il Patrocinio della Regione Siciliana Assessorato ai Beni Culturali ed all'Identità Siciliana, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Ordine dei Medici della Provincia di Ragusa, Ordine dei Farmacisti della Provincia di Ragusa, Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, Opera Pia Michele Grimaldi e La Via delle Collegiate.
Davanti ad un folto pubblico, è stato dato il via alle tre giornate dedicate allo studio, alle ricerche e alle pubblicazioni relativi a quel fenomeno sociale e scientifico che abbracciando almeno dalla seconda metà del Cinquecento e sviluppatosi fino alla seconda metà dell'Ottocento, è stato indicato come “Scuola Medica Modicana”.
La serata è stata aperta dal Presidente della Società Modicana per la Storia Patria, dr. Carmelo Cataldi, che ha illustrato il programma generale dell'evento culturale e le motivazioni storico-culturali di questo evento, tracciando brevemente, per dare maggiore spazio agli altri due relatori, il dr. Giovanni Criscione e il dr. Giorgio Cavallo, il filo conduttore cronologico, personale e soggettivo del fenomeno, con breve illustrazione dei personaggi e degli uffici più indicativi relativi ai periodi ed agli aspetti medico-scientifici della così detta “scuola medica”.
Coinvolgente, puntuale e storicamente assestato, come sempre, è stato l'intervento del dr. Giorgio Cavallo che ha dato un quadro generale di quelle che furono le origini dei due antichi ospedali modicani, quello di Santa Maria della Pietà e quello “degli Onesti”, tratteggiandone scientificamente e storicamente gli aspetti più importanti e forse sconosciuti ai più. Altresì interessante è stata la collocazione spazio temporale del relatore di personaggi storici della medicina modicana e di personaggi comuni ma noti nell'ambito della storia degli ospedali stessi ma soprattutto la descrizione storica della genesi dell'Ospedale Maggiore di Modica negli anni 60-70 del secolo scorso.
Egli è stato in passato, oltreché Assessore alla Cultura del Comune di Modica, un cultore attento di questa tematica storica, realizzando addirittura un volume nel 2008 dal titolo proprio “L'Ospedale degli Onesti”, dandone così in questa occasione un assaggio magistrale, che per la complessità e lunghezza dell'argomento verrà ripreso nelle prossime due giornate dedicate all'evento culturale.
Altro argomento interessante, per i suoi tratti innovativi, rispetto alla tradizione storica passata, è stato trattato dal dr. Giovanni Criscione, sicuramente lo storico per eccellenza, e forse in assoluto, sia biograficamente che bibliograficamente, dello scienziato modicano Tommaso Campailla e cioè quello sulla datazione della botte (una) “fumigatoria”, realizzata dallo scienziato secondo un suo modello preciso e differente da quelle già esistenti in molti stati europei. Secondo lo studioso è stato consolidato il dato secondo cui il Campailla produsse la botte nel 1698, ma lo stesso ha dimostrato, seguendo un filo logico descrittivo, storico e bibliografico che invece la botte non è stata realizzata prima del 1738, ossia due anni prima della morte dell'autore stesso.
Il dr. Criscione ha supportato la sua tesi con lo stesso contenuto dell'opera del Campailla, in cui non appare alcuna menzione di questa “invenzione” e che soltanto dal 1738 invece si comincia a parlarne e indicarne l'esistenza. Lo studioso si è allungato ancora sulle opere dello scienziato descrivendone alcune sia nella rispettiva originarietà che costruzione del contenuto e stampa dei singoli volumi, contemplando anche le diverse edizioni succedutesi nel tempo.
A conclusione della serata, l'attento pubblico è stato invitato per il prossimo 13 maggio, occasione in cui interverranno docenti universitari italiane e straniere, che illustreranno la scuola medica modicana anche sotto il profilo dell'intervento delle donne nella sua storia ultrasecolare, mentre il prof. Marco Di Natale tratterà del cordone sanitario a modica nella prima metà dell'Ottocento.
Presentata dal dr. Giovanni Criscione anche una nuova tesi sulla datazione della botte fumigatoria di Tommaso Campailla.
Sabato scorso, 22 aprile, si è svolta la prima giornata, delle tre programmate, dedicata alla “Scuola Medica Modicana”, un evento realizzato dalla Società Modicana per la Storia Patria, presso la Pinacoteca della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, con il Patrocinio della Regione Siciliana Assessorato ai Beni Culturali ed all'Identità Siciliana, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Ordine dei Medici della Provincia di Ragusa, Ordine dei Farmacisti della Provincia di Ragusa, Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, Opera Pia Michele Grimaldi e La Via delle Collegiate.
Davanti ad un folto pubblico, è stato dato il via alle tre giornate dedicate allo studio, alle ricerche e alle pubblicazioni relativi a quel fenomeno sociale e scientifico che abbracciando almeno dalla seconda metà del Cinquecento e sviluppatosi fino alla seconda metà dell'Ottocento, è stato indicato come “Scuola Medica Modicana”.
La serata è stata aperta dal Presidente della Società Modicana per la Storia Patria, dr. Carmelo Cataldi, che ha illustrato il programma generale dell'evento culturale e le motivazioni storico-culturali di questo evento, tracciando brevemente, per dare maggiore spazio agli altri due relatori, il dr. Giovanni Criscione e il dr. Giorgio Cavallo, il filo conduttore cronologico, personale e soggettivo del fenomeno, con breve illustrazione dei personaggi e degli uffici più indicativi relativi ai periodi ed agli aspetti medico-scientifici della così detta “scuola medica”.
Coinvolgente, puntuale e storicamente assestato, come sempre, è stato l'intervento del dr. Giorgio Cavallo che ha dato un quadro generale di quelle che furono le origini dei due antichi ospedali modicani, quello di Santa Maria della Pietà e quello “degli Onesti”, tratteggiandone scientificamente e storicamente gli aspetti più importanti e forse sconosciuti ai più. Altresì interessante è stata la collocazione spazio temporale del relatore di personaggi storici della medicina modicana e di personaggi comuni ma noti nell'ambito della storia degli ospedali stessi ma soprattutto la descrizione storica della genesi dell'Ospedale Maggiore di Modica negli anni 60-70 del secolo scorso.
Egli è stato in passato, oltreché Assessore alla Cultura del Comune di Modica, un cultore attento di questa tematica storica, realizzando addirittura un volume nel 2008 dal titolo proprio “L'Ospedale degli Onesti”, dandone così in questa occasione un assaggio magistrale, che per la complessità e lunghezza dell'argomento verrà ripreso nelle prossime due giornate dedicate all'evento culturale.
Altro argomento interessante, per i suoi tratti innovativi, rispetto alla tradizione storica passata, è stato trattato dal dr. Giovanni Criscione, sicuramente lo storico per eccellenza, e forse in assoluto, sia biograficamente che bibliograficamente, dello scienziato modicano Tommaso Campailla e cioè quello sulla datazione della botte (una) “fumigatoria”, realizzata dallo scienziato secondo un suo modello preciso e differente da quelle già esistenti in molti stati europei. Secondo lo studioso è stato consolidato il dato secondo cui il Campailla produsse la botte nel 1698, ma lo stesso ha dimostrato, seguendo un filo logico descrittivo, storico e bibliografico che invece la botte non è stata realizzata prima del 1738, ossia due anni prima della morte dell'autore stesso.
Il dr. Criscione ha supportato la sua tesi con lo stesso contenuto dell'opera del Campailla, in cui non appare alcuna menzione di questa “invenzione” e che soltanto dal 1738 invece si comincia a parlarne e indicarne l'esistenza. Lo studioso si è allungato ancora sulle opere dello scienziato descrivendone alcune sia nella rispettiva originarietà che costruzione del contenuto e stampa dei singoli volumi, contemplando anche le diverse edizioni succedutesi nel tempo.
A conclusione della serata, l'attento pubblico è stato invitato per il prossimo 13 maggio, occasione in cui interverranno docenti universitari italiane e straniere, che illustreranno la scuola medica modicana anche sotto il profilo dell'intervento delle donne nella sua storia ultrasecolare, mentre il prof. Marco Di Natale tratterà del cordone sanitario a modica nella prima metà dell'Ottocento.