OCCHIO LA´: A COMISO LA MOSTRA " SPOGLIE " DI TURI AQUINO, ORIGINARIO DELL´ANTICA OCCHIOLA´.




C´è un particolare show-room per l´abbigliamento, sia femminile che maschile, lungo la statale 115, che collega Comiso con Vittoria. Si ha l´impressione, a prima vista, di trovarsi di fronte a quei megastores che caratterizzano la pianura americana, lungo qualche road più o meno famosa, come la "66". Lo show-room prende il nome di " Shikkeria , fashion house " ed è gestito direttamente dal proprietario, Andrea Occhipinti, eccentrica figura di negoziante dai capelli rossicci, alla " Rosso malpelo ", con il pallino per l´arredamento un po´ country e un po´ demodé, da affiancare a prestigiose griffes .
A " Shikkeria " trovi un po´ di tutto, dalla pompa di carburante, arrivata direttamente dal deserto dell´Arizona, alla vecchia macchina da cucire, rigorosamente tedesca, anche se non è di marca " Singer ", al vecchio registratore di cassa a manovella o al comò di manifattura francese o a grandi tavoli da lavoro per falegnami, corredati dall´intero armamentario di pialle e di bulini.
E poi, disseminati qui e là, trovi soffici sofà e comode poltrone, su cui adagiarti a godere di giacche e pantaloni, di tailleurs e di camicette griffate messe in vendita come in un negozio surreale: l´impressione è infatti che, in questa sovrabbondanza di arredamenti e di ninnoli, che sanciscono il trionfo delle ceramiche di Caltagirone opera del " laboratorio Iudice ", abiti e scarpe e vestiti facciano semplicemente capolino e siano accidentalmente sparpagliati là a disposizione dei clienti. Le commesse ( pensa maliziosamente Andrea - Rosso Malpelo ) faranno il resto e sapranno guidare il cliente e persuaderlo all´acquisto della scarpa giusta o della gonna appropriata. C´è poi, in particolare, una signora con i neri capelli avviluppati in una serie di trecce a corona del viso chiaro e curato come solo sanno fare le artiste del Sol Levante: sembra dirigere la nutrita squadra delle commesse, si prodiga in mille modi con fare suadente e sembra proprio in grado di persuadere anche gli eskimesi ad acquistare un bel frigorifero classe tripla A.
Nello show room di Andrea non poteva mancare l´angolo dell´arte: qualche giorno l´intero complesso si trsforma in sala reading, altre volte ospita delle mostre d´arte.
Proprio ieri sera, 18 marzo, è stata inaugurata la mostra di un artista siciliano, originario di Grammichele, la cittadina dalla piazza esagonale sorta sulle rovine della greca Eketla - Occhiolà dopo il terremoto del 1693. Turi Aquino, il nostro artista, ha lavorato nel mondo della scuola per decenni: ha infatti insegnato " Discipline pittoriche " presso l´Istituto statale d´Arte di Caltagirone.
Parlare di Caltagirone significa, ovviamente, parlare di ceramica: l´intero paese, compreso il monumentale e ottocentesco cimitero, respira, dal tempo dei Fenici, odore di ceramica, quella ceramica che ha fatto la fortuna degli abitanti e ha regalato al mondo intero indiscussi capolavori.
Aquino non ha potuto non misurarsi con l´argilla,intanto da modellare, certamente a mano, come avveniva una volta, magari usando il tornio a pedale; quindi, prima di usare il forno, alla giusta temperatura per non creare guai, Aquino ha dovuto distribuire sapientemente i colori, le varie sfumature di grigio o di ocra o di verde. Ecco quindi esposte, presso la " Shikkeria ", due ceramiche di Turi Aquino, due nature morte avvolte in un foglio di giornale ( i carciofi ) o in un sacchetto di carta biodegradabile ( le mele ): ovviamente anche il giornale e il sacchetto sono in terracotta.
I quadri ( in tutto 14 ) esposti alla " Shikkeria " sono delle tele e degli acrilici, tutta produzione recente, a partire dal 2013: i contenuti rappresentati danno il nome alla mostra, " Spoglie ".
Si tratta, in effetti, delle " spoglie " degli uomini, di una camicia, di un jeans, di guanti, di un impermeabile. Si tratta di indumenti che hanno ricoperto dei corpi e che ora, una volta cessata la loro funzione, sono diventati semplicemente " spoglie ".
Ma queste spoglie permettono all´antico docente di " Discipline pittoriche " di indagare, di dare luogo a una profonda analisi introspettiva, per immaginare quel corpo coperto da quella veste o, in particolare, quell´anima avvolta da quel fisciù. E allora le " spoglie " permettono a Turi Aquino di arrivare all´umanità, per rappresentarla e offire la sua visione della variegata realtà. Dietro la spoglia " casual " puoi immaginare la personalità pragmatica e poco portata alla grande riflessione, così come dietro la camicia a righine l´artista ti lascia immaginare una figura stretta nella sua eleganza quotidiana da colletto bianco o da business-man.
Non parliamo del sapiente uso, da parte dell´artista, del gioco delle luci e delle ombre, dello spalmare una pittura a tinte calde su ampie campiture, dell´ammodernamento della lezione dell´oggetto dal naturalismo fino all´espressionismo e oltre... fino a Turi Aquino.
La mostra sarà visitabile il 18, il 19, il 20, il 22, il 23, il 24 e il 25 marzo.
Girolamo Piparo
A " Shikkeria " trovi un po´ di tutto, dalla pompa di carburante, arrivata direttamente dal deserto dell´Arizona, alla vecchia macchina da cucire, rigorosamente tedesca, anche se non è di marca " Singer ", al vecchio registratore di cassa a manovella o al comò di manifattura francese o a grandi tavoli da lavoro per falegnami, corredati dall´intero armamentario di pialle e di bulini.
E poi, disseminati qui e là, trovi soffici sofà e comode poltrone, su cui adagiarti a godere di giacche e pantaloni, di tailleurs e di camicette griffate messe in vendita come in un negozio surreale: l´impressione è infatti che, in questa sovrabbondanza di arredamenti e di ninnoli, che sanciscono il trionfo delle ceramiche di Caltagirone opera del " laboratorio Iudice ", abiti e scarpe e vestiti facciano semplicemente capolino e siano accidentalmente sparpagliati là a disposizione dei clienti. Le commesse ( pensa maliziosamente Andrea - Rosso Malpelo ) faranno il resto e sapranno guidare il cliente e persuaderlo all´acquisto della scarpa giusta o della gonna appropriata. C´è poi, in particolare, una signora con i neri capelli avviluppati in una serie di trecce a corona del viso chiaro e curato come solo sanno fare le artiste del Sol Levante: sembra dirigere la nutrita squadra delle commesse, si prodiga in mille modi con fare suadente e sembra proprio in grado di persuadere anche gli eskimesi ad acquistare un bel frigorifero classe tripla A.
Nello show room di Andrea non poteva mancare l´angolo dell´arte: qualche giorno l´intero complesso si trsforma in sala reading, altre volte ospita delle mostre d´arte.
Proprio ieri sera, 18 marzo, è stata inaugurata la mostra di un artista siciliano, originario di Grammichele, la cittadina dalla piazza esagonale sorta sulle rovine della greca Eketla - Occhiolà dopo il terremoto del 1693. Turi Aquino, il nostro artista, ha lavorato nel mondo della scuola per decenni: ha infatti insegnato " Discipline pittoriche " presso l´Istituto statale d´Arte di Caltagirone.
Parlare di Caltagirone significa, ovviamente, parlare di ceramica: l´intero paese, compreso il monumentale e ottocentesco cimitero, respira, dal tempo dei Fenici, odore di ceramica, quella ceramica che ha fatto la fortuna degli abitanti e ha regalato al mondo intero indiscussi capolavori.
Aquino non ha potuto non misurarsi con l´argilla,intanto da modellare, certamente a mano, come avveniva una volta, magari usando il tornio a pedale; quindi, prima di usare il forno, alla giusta temperatura per non creare guai, Aquino ha dovuto distribuire sapientemente i colori, le varie sfumature di grigio o di ocra o di verde. Ecco quindi esposte, presso la " Shikkeria ", due ceramiche di Turi Aquino, due nature morte avvolte in un foglio di giornale ( i carciofi ) o in un sacchetto di carta biodegradabile ( le mele ): ovviamente anche il giornale e il sacchetto sono in terracotta.
I quadri ( in tutto 14 ) esposti alla " Shikkeria " sono delle tele e degli acrilici, tutta produzione recente, a partire dal 2013: i contenuti rappresentati danno il nome alla mostra, " Spoglie ".
Si tratta, in effetti, delle " spoglie " degli uomini, di una camicia, di un jeans, di guanti, di un impermeabile. Si tratta di indumenti che hanno ricoperto dei corpi e che ora, una volta cessata la loro funzione, sono diventati semplicemente " spoglie ".
Ma queste spoglie permettono all´antico docente di " Discipline pittoriche " di indagare, di dare luogo a una profonda analisi introspettiva, per immaginare quel corpo coperto da quella veste o, in particolare, quell´anima avvolta da quel fisciù. E allora le " spoglie " permettono a Turi Aquino di arrivare all´umanità, per rappresentarla e offire la sua visione della variegata realtà. Dietro la spoglia " casual " puoi immaginare la personalità pragmatica e poco portata alla grande riflessione, così come dietro la camicia a righine l´artista ti lascia immaginare una figura stretta nella sua eleganza quotidiana da colletto bianco o da business-man.
Non parliamo del sapiente uso, da parte dell´artista, del gioco delle luci e delle ombre, dello spalmare una pittura a tinte calde su ampie campiture, dell´ammodernamento della lezione dell´oggetto dal naturalismo fino all´espressionismo e oltre... fino a Turi Aquino.
La mostra sarà visitabile il 18, il 19, il 20, il 22, il 23, il 24 e il 25 marzo.
Girolamo Piparo