PALERMO - GAETANO GALVAGNO, DEPUTATO DI PATERNO', ELETTO CON 43 VOTI PRESIDENTE DELL'ARS. AL COMISANO ASSENZA 4 VOTI.
La XVIII legislatura dell'ARS è iniziata con l'elezione, alla seconda votazione, del deputato meloniano Gaetano Galvagno alla presidenza del Parlamento siciliano. Galvagno, deputato di Paternò alla seconda esperienza palermitana, ha ottenuto 43 voti, 3 in più rispetto ai 40, che sulla carta vanta la coalizione di Schifani: con ogni probabilità, stando alle dicharazioni di M5S e PD ( di seguito il commento del ragusano Nello Dipasquale ), l'appoggio è venuto dal gruppo di Cateno De Luca.
Galvagno, che sostituisce il forzista Miccichè, con i suoi 37 anni è il più giovane presidente del più antico Parlamento del mondo, nato per volere di Ruggero II nel 1130. Galvagno è stato indicato da Ignazio La Russa, anche lui originario di Paternò, attuale presidente del Senato per FdI. Il neopresidente, eletto all' ARS con 14.000 voti di preferenza, ha ottenuto, dicevamo, ben 43 voti, mentre 11 sono state le schede bianche ( il M5S ha annunciato di avere votato scheda bianca), un voto a testa per gli 11 deputati del PD: il comisano Giorgio Assenza, di cui si era parlato nel passato come possibile presidente dell'ARS (è alla terza legislatura), ha ottenuto 4 voti.Adesso si aspettano le nomine della squadra assessoriale e delle commissioni.
Ecco il commento dell'on. Dipasquale (PD): “Auguri a Galvagno ma centrodestra dissolto alla prima prova d'aula”
PALERMO - “Auguri di buon lavoro al neo presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, ma non si può fare finta di non vedere che alla prima prova importante d'aula il centrodestra si è dissolto e ha avuto bisogno del ‘soccorso' da parte di alcuni deputati della minoranza”. Lo dice il deputato del Pd al Parlamento siciliano, Nello Dipasquale. “Il Pd ha svolto in pieno il suo ruolo di opposizione tenendo la barra dritta, altri invece hanno già mostrato segni di trasformismo - aggiunge Dipasquale -. Nei prossimi giorni, con la composizione delle commissioni, scopriremo chi si è venduto e per cosa. Il governo Schifani, che dovrà affrontare mille emergenze, rischia di diventare prigioniero dei giochi di potere”.
PALERMO - “Auguri di buon lavoro al neo presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, ma non si può fare finta di non vedere che alla prima prova importante d'aula il centrodestra si è dissolto e ha avuto bisogno del ‘soccorso' da parte di alcuni deputati della minoranza”. Lo dice il deputato del Pd al Parlamento siciliano, Nello Dipasquale. “Il Pd ha svolto in pieno il suo ruolo di opposizione tenendo la barra dritta, altri invece hanno già mostrato segni di trasformismo - aggiunge Dipasquale -. Nei prossimi giorni, con la composizione delle commissioni, scopriremo chi si è venduto e per cosa. Il governo Schifani, che dovrà affrontare mille emergenze, rischia di diventare prigioniero dei giochi di potere”.