PALERMO - LA STORICA SEDE DELLA " CATTURANDI " IN TOTALE ABBANDONO

Da luogo simbolo della lotta alla mafia al totale abbandono e all'incuria.
Questo il destino della storica sede della "Catturandi", la squadra di agenti che a cavallo fra gli anni '90 e i primi anni 2000 si occupò della ricerca dei latitanti mafiosi e che contribuì alla cattura di importanti boss tra i quali Giovanni Brusca nel 1996, Bernardo Provenzano nel 2006, Salvatore Lo Piccolo, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi nel 2007, Domenico Raccuglia nel 2009, e Gianni Nicchi sempre nel 2009.
L'edificio che ospitava questa squadra, nel popolare quartiere dell'Albergheria a pochi metri dalla Questura di Palermo, è di proprietà del Ministero dell'Interno, ma ormai da anni è in stato di totale degrado. Occupato per un breve periodo da famiglie senza casa, è stato del tutto abbandonato da circa un decennio.
Da oggi, il comitato cittadino "Sos Ballarò", insieme a tante associazioni e realtà dell'Albergheria, in previsione del trentennale delle stragi del '92, ha messo in atto un'azione per portare l'attenzione su uno spazio negato alla città.
Cinque mesi fa diverse associazioni che operano all'interno del quartiere Albergheria hanno scritto una lettera al Prefetto chiedendo la convocazione di un tavolo in Prefettura per un nuovo utilizzo dello spazio.
Il bene infatti insiste su un terreno di proprietà del FEC, Fondi Enti di Culto, e quindi di proprietà del Ministero dell'Interno.
"Ad oggi non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta e il Prefetto non ha mai reso alcuna notizia sul futuro dell'immobile. Riteniamo intollerabile che quello che è stato un importante presidio di legalità possa consumarsi nell'incuria o cadere in mano della microcriminalità. Vogliamo perciò, in occasione delle celebrazioni per il trentennale delle stragi del 92, ricordare simbolicamente che la mafia si nutre del degrado e dell'abbandono dei territori e che si può sconfiggere solo se si danno risposte vere e concrete che riempiano i quartieri di infrastrutture sociali. Luoghi aggregativi, accesso ai diritti, associazionismo dal basso, sono per noi la migliore risposta per ricordare e praticare la lotta alla mafia. Per questa ragione da oggi questo spazio è sottoposto a CUSTODIA POPOLARE in attesa che le istituzioni preposte se ne prendano cura e sviluppino un uso sociale della struttura".
Dopo una prima pulizia degli spazi, nel pomeriggio di oggi saranno stesi dalle finestre dei lenzuoli bianchi, per rendere omaggio alla memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina.
IN ALLEGATO LA LETTERA INVIATA AL PREFETTO IL 29 DICEMBRE DEL 2021 CON L'ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI
Per info: Alessia Rotolo
In attesa che Sua Eccellenza accolga la nostra richiesta e fissi una data per l'incontro, porgiamo distinti saluti.
Massimo Castiglia, Presidente della Prima Circoscrizione di Palermo
Le Associazioni:
Albergheria e Capo insieme coordinamento Aps Il Giardino delle Idee Aps Santa Chiara Aps Ballarò Buskers Ass. Apriti Cuore onlus Ass. Ballarò Significa Palermo Ass. Cassaro Alto Ass. Handala Ass. Parco del Sole Ass. Quarto Savona Ass. Kala Onlus Ass. Libera Palermo Contro le Mafie Ass. Mercato Storico Ballarò Ass. Per Esempio Onlus Ass. Porco Rosso Ass. Sbaratto Moltivolti Impresa Sociale Terradamare Cooperativa
Per ogni eventuale comunicazione, contattare:
Massimo Castiglia – Presidente Prima Circoscrizione
Stella Amato – Segreteria Presidenza Prima Circoscrizione
Questo il destino della storica sede della "Catturandi", la squadra di agenti che a cavallo fra gli anni '90 e i primi anni 2000 si occupò della ricerca dei latitanti mafiosi e che contribuì alla cattura di importanti boss tra i quali Giovanni Brusca nel 1996, Bernardo Provenzano nel 2006, Salvatore Lo Piccolo, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi nel 2007, Domenico Raccuglia nel 2009, e Gianni Nicchi sempre nel 2009.
L'edificio che ospitava questa squadra, nel popolare quartiere dell'Albergheria a pochi metri dalla Questura di Palermo, è di proprietà del Ministero dell'Interno, ma ormai da anni è in stato di totale degrado. Occupato per un breve periodo da famiglie senza casa, è stato del tutto abbandonato da circa un decennio.
Da oggi, il comitato cittadino "Sos Ballarò", insieme a tante associazioni e realtà dell'Albergheria, in previsione del trentennale delle stragi del '92, ha messo in atto un'azione per portare l'attenzione su uno spazio negato alla città.
Cinque mesi fa diverse associazioni che operano all'interno del quartiere Albergheria hanno scritto una lettera al Prefetto chiedendo la convocazione di un tavolo in Prefettura per un nuovo utilizzo dello spazio.
Il bene infatti insiste su un terreno di proprietà del FEC, Fondi Enti di Culto, e quindi di proprietà del Ministero dell'Interno.
"Ad oggi non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta e il Prefetto non ha mai reso alcuna notizia sul futuro dell'immobile. Riteniamo intollerabile che quello che è stato un importante presidio di legalità possa consumarsi nell'incuria o cadere in mano della microcriminalità. Vogliamo perciò, in occasione delle celebrazioni per il trentennale delle stragi del 92, ricordare simbolicamente che la mafia si nutre del degrado e dell'abbandono dei territori e che si può sconfiggere solo se si danno risposte vere e concrete che riempiano i quartieri di infrastrutture sociali. Luoghi aggregativi, accesso ai diritti, associazionismo dal basso, sono per noi la migliore risposta per ricordare e praticare la lotta alla mafia. Per questa ragione da oggi questo spazio è sottoposto a CUSTODIA POPOLARE in attesa che le istituzioni preposte se ne prendano cura e sviluppino un uso sociale della struttura".
Dopo una prima pulizia degli spazi, nel pomeriggio di oggi saranno stesi dalle finestre dei lenzuoli bianchi, per rendere omaggio alla memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina.
IN ALLEGATO LA LETTERA INVIATA AL PREFETTO IL 29 DICEMBRE DEL 2021 CON L'ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI
Per info: Alessia Rotolo
OGGETTO: Ex Commissariato Duomo in Via Guido delle Colonne: richiesta incontro.
Alla c.a. di Sua Eccellenza il Prefetto di Palermo Dottor Giuseppe Forlani
Eccellenza, con la presente le Associazioni in firma sono a richiederLe un incontro finalizzato ad una valutazione congiunta per l'utilizzo sociale di un immobile che si trova nel quartiere Ballarò/Albergheria, l'ex Commissariato Duomo sito in Via Guido delle Colonne tra piazza Origlione e il Cortile Mosca, immobile oggi in disuso e in condizioni strutturali precarie e appartenente al Fondo Edifici di Culto (FEC). L'immobile in oggetto è stato la sede del Commissariato Duomo e della squadra “Catturandi”, quel gruppo di poliziotti che si occupò, negli anni '90 e negli anni 2000, della ricerca dei latitanti mafiosi e che contribuì alla cattura d'importanti boss tra i quali Giovanni Brusca nel 1996, dopo decenni di latitanza di Bernardo Provenzano nel 2006, di Salvatore Lo Piccolo e il figlio Sandro, insieme ad altri due latitanti Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi nel 2007, di Domenico Raccuglia nel 2009 (era latitante dal 1996), e di Gianni Nicchi sempre nel 2009. Diverse Associazioni di volontariato e culturali operanti nel quartiere Ballarò-Albergheria, pur non avendo un'effettiva sede stabile in cui svolgere le loro attività di supporto sociale al quartiere, nonostante questo limite, continuano la loro costante attività anche migrando da uno spazio all'altro, tra i pochi disponibili, realizzando iniziative meritorie di solidarietà a tutti i livelli in merito ai tanti bisogni e alle diverse esigenze sociali-sanitarie-culturali ed educative. E l'ex Commissariato Duomo rappresenta uno spazio che può, e deve, diventare nuovo elemento catalizzante per strutture di supporto alla cittadinanza in grado di offrire servizi di prima necessità non presenti o, se presenti, vincolati dai limiti strutturali degli spazi, spesso non in grado di rappresentare una visione più complessiva. Ricorre, inoltre, la necessità che tale spazio, per le sue attuali condizioni di abbondono e di degrado strutturale, non diventi una nuova “piazza di spaccio” all'interno di uno dei siti tra i più fragili della città, rendendo ancor più complicato il costante lavoro di prevenzione e servizio sociale le cui finalità sono quelle di realizzare un quartiere in cui la legalità non può più essere considerata solo uno slogan ma una pratica di vita e in cui la presenza dello Stato sia vista soprattutto come un supporto alle necessità della cittadinanza e non soltanto una presenza repressiva di reati e/o malaffare. D'intesa con le Associazioni, con le quali si è delineata una prima ipotesi progettuale, si ritiene che lo spazio debba contenere sia servizi primari e gratuiti rivolti alle cittadine e ai cittadini – si pensi a un consultorio familiare, un consultorio medico, un consultorio pediatrico, un centro per persone anziane, un asilo per l'infanzia, un dopo-scuola, una biblioteca di quartiere – ma, proprio per la particolarità indicata in premessa, che possa essere un luogo della memoria e un presidio di legalità riguardante il grande ruolo che ha avuto lo Stato nel contrasto e la repressione nei confronti di “Cosa nostra”, con l'istituzione di un museo della squadra “Catturandi”. Uno spazio, inoltre, in cui possano trovare una sede le diverse associazioni presenti sul territorio, e che su quel territorio lavorano, al fine di trasformarlo in un luogo di aggregazione socioculturale. Stante lo stato strutturale, decadente, e le incertezze relative alla sua posizione sia catastale sia relativa al possesso di abitabilità/agibilità, si rende necessario un forte intervento che metta l'immobile in condizione di essere assegnato con il possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, al fine di poter progettare e realizzare una ristrutturazione finalizzata al suo utilizzo e poter dare l'avvio alla fase progettuale di utilizzo, fermi i contenuti illustrati in precedenza. Potrebbe essere anche l'occasione per definire la situazione di tutti gli immobili legati alla Chiesa dell'Origlione e destinarli definitivamente, in collaborazione con il Comune di Palermo, con la Caritas e con la Chiesa di Palermo, ad attività sociali per il riscatto della Circoscrizione. Per quanto sopra espresso, questa Presidenza e le Associazione sotto elencate chiedono un incontro con Sua Eccellenza, alla presenza anche del sig. Sindaco e i rappresentanti della Curia palermitana, da effettuare presso il Complesso Monumentale di Santa Chiara, al fine di valutare congiuntamente la possibilità che l'ex Commissariato Duomo in Via Guido delle Colonne venga trasformato in un polo multifunzionale di servizi essenziali e di servizi no profit per una fruizione gratuita da parte di cittadine e di cittadini e, possibilmente, dove prevedere anche l'inserimento di attività in grado di sviluppare risorse economiche da destinare, in parte, al mantenimento in autonomia della struttura stessa.
In attesa che Sua Eccellenza accolga la nostra richiesta e fissi una data per l'incontro, porgiamo distinti saluti.
Massimo Castiglia, Presidente della Prima Circoscrizione di Palermo
Le Associazioni:
Albergheria e Capo insieme coordinamento Aps Il Giardino delle Idee Aps Santa Chiara Aps Ballarò Buskers Ass. Apriti Cuore onlus Ass. Ballarò Significa Palermo Ass. Cassaro Alto Ass. Handala Ass. Parco del Sole Ass. Quarto Savona Ass. Kala Onlus Ass. Libera Palermo Contro le Mafie Ass. Mercato Storico Ballarò Ass. Per Esempio Onlus Ass. Porco Rosso Ass. Sbaratto Moltivolti Impresa Sociale Terradamare Cooperativa
Per ogni eventuale comunicazione, contattare:
Massimo Castiglia – Presidente Prima Circoscrizione
Stella Amato – Segreteria Presidenza Prima Circoscrizione