PALERMO - LE PROPOSTE DEI SINDACI PER EVITARE IL DEFAULT: PRESENTE PER VITTORIA L'ASS. CORBINO.
Elezioni nazionali e regionali: le proposte dei sindaci per evitare il crac finanziario dei comuni
Ieri a Palermo, nella Sala Pio La Torre dell’Assemblea Regionale Siciliana conferenza stampa di Anci Sicilia per illustrare le proposte che Associazione dei Comuni siciliani sottopone, con un documento approvato dai numerosi sindaci presenti, all’attenzione delle forze politiche in vista delle elezioni nazionali e regionali del prossimo 25 settembre, al fine di “evitare il crack finanziario dei Comuni siciliani e l’impoverimento di cittadini e imprese”.
“Condividiamo con gli altri Comuni siciliani – ha sottolineato l’assessora Avv. Francesca Corbino, presente per il Comune di Vittoria con delega del Sindaco On.le Francesco Aiello - la preoccupazione per la difficile situazione che stiamo affrontando dal punto di vista economico, con la drastica riduzione dei trasferimenti finanziari di questi anni e l’impossibilità di riscossione dei tributi per le difficoltà che vivono famiglie e imprese. A questo si aggiunga il vertiginoso aumento dei costi energetici che gli Enti locali debbono sostenere per l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, dalla sicurezza con l’illuminazione pubblica al funzionamento dei pozzi e all’erogazione dell’acqua, i riscaldamenti delle scuole nel periodo invernale ecc.. A ciò si aggiungano ancora le difficoltà organizzative per gli Enti Locali, che fanno fatica per la carenza delle piante organiche, si pensi ad esempio agli Uffici tecnici, che non sempre riescono a redigere progetti e accedere alle risorse finanziaria come Pnrr e Programmazione 2021-2027, con il rischio di essere penalizzati, a vantaggio dei Comuni del nord Italia e tagliati fuori dallo sviluppo e dalla crescita.
Siamo di fronte ad un costante declino della qualità della vita, che porta all’abbandono dell’isola, soprattutto da parte dei giovani, con progressivo spopolamento e conseguente invecchiamento della popolazione. ”
Nel documento redatto dai sindaci siciliani si parte dall’analisi dei dati: sono 52 gli Enti in dissesto finanziario, 50 hanno attivato il piano di riequilibrio finanziario, 320 non hanno approvato il Bilancio di previsione 2022-2024 e 323 Enti non hanno approvato il Rendiconto di gestione 2021
Quindi si elencano le proposte. Nello specifico, si parla di:
•Istituire il Cal – Consiglio delle Autonomie Locali nella Regione siciliana.
•Raddoppiare le risorse regionali in favore dei comuni e definire una intesa tra Stato, Regione siciliana e Autonomie locali per superare le criticità finanziarie di carattere strutturale.
•Svincolare il 50% del Fondo crediti di dubbia esigibilità e ridurre i fondi di garanzia.
•Sospendere la sanzione per la mancata compilazione dei questionari Sose e la comunicazione dei dati contabili.
•Consentire l’assunzione di personale qualificato.
•Approvare norme a tutela della dignità istituzionale degli amministratori locali.
•Riformare l’attuale governance in materia di rifiuti, acque, energia e protezione civile
•Favorire il governo del territorio
•Promuovere processi virtuosi di sviluppo economico e sociale dei territori.
Ieri a Palermo, nella Sala Pio La Torre dell’Assemblea Regionale Siciliana conferenza stampa di Anci Sicilia per illustrare le proposte che Associazione dei Comuni siciliani sottopone, con un documento approvato dai numerosi sindaci presenti, all’attenzione delle forze politiche in vista delle elezioni nazionali e regionali del prossimo 25 settembre, al fine di “evitare il crack finanziario dei Comuni siciliani e l’impoverimento di cittadini e imprese”.
“Condividiamo con gli altri Comuni siciliani – ha sottolineato l’assessora Avv. Francesca Corbino, presente per il Comune di Vittoria con delega del Sindaco On.le Francesco Aiello - la preoccupazione per la difficile situazione che stiamo affrontando dal punto di vista economico, con la drastica riduzione dei trasferimenti finanziari di questi anni e l’impossibilità di riscossione dei tributi per le difficoltà che vivono famiglie e imprese. A questo si aggiunga il vertiginoso aumento dei costi energetici che gli Enti locali debbono sostenere per l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, dalla sicurezza con l’illuminazione pubblica al funzionamento dei pozzi e all’erogazione dell’acqua, i riscaldamenti delle scuole nel periodo invernale ecc.. A ciò si aggiungano ancora le difficoltà organizzative per gli Enti Locali, che fanno fatica per la carenza delle piante organiche, si pensi ad esempio agli Uffici tecnici, che non sempre riescono a redigere progetti e accedere alle risorse finanziaria come Pnrr e Programmazione 2021-2027, con il rischio di essere penalizzati, a vantaggio dei Comuni del nord Italia e tagliati fuori dallo sviluppo e dalla crescita.
Siamo di fronte ad un costante declino della qualità della vita, che porta all’abbandono dell’isola, soprattutto da parte dei giovani, con progressivo spopolamento e conseguente invecchiamento della popolazione. ”
Nel documento redatto dai sindaci siciliani si parte dall’analisi dei dati: sono 52 gli Enti in dissesto finanziario, 50 hanno attivato il piano di riequilibrio finanziario, 320 non hanno approvato il Bilancio di previsione 2022-2024 e 323 Enti non hanno approvato il Rendiconto di gestione 2021
Quindi si elencano le proposte. Nello specifico, si parla di:
•Istituire il Cal – Consiglio delle Autonomie Locali nella Regione siciliana.
•Raddoppiare le risorse regionali in favore dei comuni e definire una intesa tra Stato, Regione siciliana e Autonomie locali per superare le criticità finanziarie di carattere strutturale.
•Svincolare il 50% del Fondo crediti di dubbia esigibilità e ridurre i fondi di garanzia.
•Sospendere la sanzione per la mancata compilazione dei questionari Sose e la comunicazione dei dati contabili.
•Consentire l’assunzione di personale qualificato.
•Approvare norme a tutela della dignità istituzionale degli amministratori locali.
•Riformare l’attuale governance in materia di rifiuti, acque, energia e protezione civile
•Favorire il governo del territorio
•Promuovere processi virtuosi di sviluppo economico e sociale dei territori.