POZZALLO - ARRESTATI DALLA POLIZIA DUE LIBICI CON PASSAPORTI FALSI ( video )


La Polizia di Stato arresta due libici con passaporti falsi, erano entrati in Italia attraverso il porto di Palermo e stavano partendo per Malta attraverso la frontiera di Pozzallo.
Viaggiavano a bordo di un´auto con documenti falsi e targhe contraffatte.
La Polizia di Stato - Squadra Mobile della Questura Ragusa - ha tratto in arresto due sedicenti cittadini libici, in quanto trovati in possesso di passaporti falsi. Il reato previsto dall´art. 497 bis è stato introdotto con il c.d. pacchetto antiterrorismo del 2005 e prevede l´arresto sia per chi fabbrica che per chi detiene documenti validi per l´espatrio falsi. Il fine della norma era proprio quello di fornire alla Polizia uno strumento per assicurare immediatamente alla giustizia potenziali criminali che, mediante l´uso di documenti falsi, liberi di muoversi sul territorio nazionale ed estero.
Il Questore di Ragusa ha impartito precise direttive per il rafforzamento dei controlli dei soggetti sospetti e dei valichi di frontiera presenti in provincia, in primis il porto di Pozzallo e lo scalo aeroportuale di Comiso.
A seguito dell´intensificazione dei controlli, la Squadra Mobile di Ragusa, transitando per le vie del centro cittadino di Pozzallo, ha notato un´auto sospetta con due stranieri a bordo ed ha richiesto l´intervento in ausilio della Volante del Commissariato P.S. di Modica.
I due stranieri stavano uscendo da un hotel della città marinara per recarsi al Porto di Pozzallo con due biglietti già acquistati per Malta, quindi pronti a partire.
I due cittadini extracomunitari sono stati osservati per diverso tempo dagli uomini in borghese della Squadra Mobile ed è stato possibile notare che stavano facendo numerose telefonate, spostandosi in continuazione. I due, inoltre, uscivano e rientravano dall´albergo (dove erano alloggiati), per poi fare ritorno al veicolo (un´autovettura di lusso di grossa cilindrata marca CHEVROLET modello Camaro SS di colore giallo) per rimanervi in sosta senza avviare la marcia. All´atto del controllo, i due individui fornivano passaporti libici e permessi di soggiorno rilasciati dalle autorità maltesi. Ma un accurato controllo dell´autovettura faceva emergere che tutta la documentazione inerente la stessa era contraffatta, inoltre, occultate nel bagagliaio dell´auto, vi erano altre targhe libiche. Pertanto si procedeva all´accompagnamento dei soggetti presso gli uffici della Squadra Mobile chiedendo l´ausilio degli esperti della Sezione Polizia Stradale di Ragusa che confermavano i sospetti, dato che permetteva di procedere al sequestro del veicolo, dei relativi documenti di circolazione e assicurativi.
Alla luce delle prime risultanze investigative, avendo fondato motivo di ritenere che anche i documenti d´identità personali potessero essere falsi, si procedeva al fermo di identificazione dei due sospetti per approfondire gli accertamenti sui documenti d´identità.
Questi ultimi venivano trasmessi alla Sezione di Falso Documentale e Nummario del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania, che, al termine degli accertamenti tecnici, dichiarava la falsificazione dei libretti. Pertanto si procedeva all´arresto dei due sedicenti cittadini libici.
Sempre dalle risultanze della Polizia Scientifica, è stato possibile appurare che uno degli arrestati era già stato detenuto per lo stesso reato meno di due anni fa a Catania, presso lo scalo aeroportuale, con arresto operato dalla Polizia di Frontiera, specialità della Polizia di Stato.
Gli accertamenti sui due soggetti sono proseguiti per ore, difatti è stato possibile appurare, grazie alla collaborazione dei diversi uffici della Polizia di Stato siciliani, che avevano fatto ingresso dalla frontiera portuale di Palermo, poi in auto si erano recati a Pozzallo e da quella frontiera stavano per partire per Malta.
A seguito degli arresti della Squadra Mobile, la Procura della Repubblica ha richiesto la convalida e contestuale applicazione della misura cautelare in carcere. L´istanza è stata accolta dal GIP, pertanto i due soggetti si trovano presso l´istituto di pena.
"La Polizia di Stato di Ragusa dopo aver intensificato i controlli, ha raggiunto un importante risultato frutto dell´impegno degli uomini e delle donne presenti sul territorio a tutela della popolazione".
Viaggiavano a bordo di un´auto con documenti falsi e targhe contraffatte.
La Polizia di Stato - Squadra Mobile della Questura Ragusa - ha tratto in arresto due sedicenti cittadini libici, in quanto trovati in possesso di passaporti falsi. Il reato previsto dall´art. 497 bis è stato introdotto con il c.d. pacchetto antiterrorismo del 2005 e prevede l´arresto sia per chi fabbrica che per chi detiene documenti validi per l´espatrio falsi. Il fine della norma era proprio quello di fornire alla Polizia uno strumento per assicurare immediatamente alla giustizia potenziali criminali che, mediante l´uso di documenti falsi, liberi di muoversi sul territorio nazionale ed estero.
Il Questore di Ragusa ha impartito precise direttive per il rafforzamento dei controlli dei soggetti sospetti e dei valichi di frontiera presenti in provincia, in primis il porto di Pozzallo e lo scalo aeroportuale di Comiso.
A seguito dell´intensificazione dei controlli, la Squadra Mobile di Ragusa, transitando per le vie del centro cittadino di Pozzallo, ha notato un´auto sospetta con due stranieri a bordo ed ha richiesto l´intervento in ausilio della Volante del Commissariato P.S. di Modica.
I due stranieri stavano uscendo da un hotel della città marinara per recarsi al Porto di Pozzallo con due biglietti già acquistati per Malta, quindi pronti a partire.
I due cittadini extracomunitari sono stati osservati per diverso tempo dagli uomini in borghese della Squadra Mobile ed è stato possibile notare che stavano facendo numerose telefonate, spostandosi in continuazione. I due, inoltre, uscivano e rientravano dall´albergo (dove erano alloggiati), per poi fare ritorno al veicolo (un´autovettura di lusso di grossa cilindrata marca CHEVROLET modello Camaro SS di colore giallo) per rimanervi in sosta senza avviare la marcia. All´atto del controllo, i due individui fornivano passaporti libici e permessi di soggiorno rilasciati dalle autorità maltesi. Ma un accurato controllo dell´autovettura faceva emergere che tutta la documentazione inerente la stessa era contraffatta, inoltre, occultate nel bagagliaio dell´auto, vi erano altre targhe libiche. Pertanto si procedeva all´accompagnamento dei soggetti presso gli uffici della Squadra Mobile chiedendo l´ausilio degli esperti della Sezione Polizia Stradale di Ragusa che confermavano i sospetti, dato che permetteva di procedere al sequestro del veicolo, dei relativi documenti di circolazione e assicurativi.
Alla luce delle prime risultanze investigative, avendo fondato motivo di ritenere che anche i documenti d´identità personali potessero essere falsi, si procedeva al fermo di identificazione dei due sospetti per approfondire gli accertamenti sui documenti d´identità.
Questi ultimi venivano trasmessi alla Sezione di Falso Documentale e Nummario del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania, che, al termine degli accertamenti tecnici, dichiarava la falsificazione dei libretti. Pertanto si procedeva all´arresto dei due sedicenti cittadini libici.
Sempre dalle risultanze della Polizia Scientifica, è stato possibile appurare che uno degli arrestati era già stato detenuto per lo stesso reato meno di due anni fa a Catania, presso lo scalo aeroportuale, con arresto operato dalla Polizia di Frontiera, specialità della Polizia di Stato.
Gli accertamenti sui due soggetti sono proseguiti per ore, difatti è stato possibile appurare, grazie alla collaborazione dei diversi uffici della Polizia di Stato siciliani, che avevano fatto ingresso dalla frontiera portuale di Palermo, poi in auto si erano recati a Pozzallo e da quella frontiera stavano per partire per Malta.
A seguito degli arresti della Squadra Mobile, la Procura della Repubblica ha richiesto la convalida e contestuale applicazione della misura cautelare in carcere. L´istanza è stata accolta dal GIP, pertanto i due soggetti si trovano presso l´istituto di pena.
"La Polizia di Stato di Ragusa dopo aver intensificato i controlli, ha raggiunto un importante risultato frutto dell´impegno degli uomini e delle donne presenti sul territorio a tutela della popolazione".
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