" PROCREIAMO ! " di Emanuele Vernuccio
Si alla vita e alla procreazione
Ieri in occasione della festa di San Bartolomeo a Giarratana ho assistito all'intervento di un prete che mi ha fatto riflettere tanto.
Preciso che Giarratana è un piccolo paese della provincia di Ragusa che pian piano si sta spopolando.
Innanzitutto Marco Fiore ha invitato alla fratellanza a prescindere, che dovrebbe essere il principio cardine negli esseri umani, ma sappiamo bene che nella società odierna si tratta di un'utopia.
L'argomento che mi ha colpito maggiormente è stato l'invito alla procreazione per ripopolare Giarratana, ma questo invito può essere esteso a tutti.
In merito desidero scrivere alcune considerazioni:
Sappiamo bene che gli esseri viventi ci distinguiamo dalle altre forme di vita proprio perché abbiamo l'affascinante dono della riproduzione. Normalmente classifichiamo la riproduzione come il "frutto " dell'amplesso, ma come ben sappiamo l'amore non è soltanto il rapporto sessuale. È pur vero che la nascita di un figlio nella maggior parte dei casi "certifica per sempre " l'amore tra quelle due persone. Come ben sappiamo non è sempre così, soprattutto nella società odierna, fortunatamente liberista, vi sono anche tante "ragazze madri " che devono crescere i figli da sole. Ci tengo a precisare una cosa: ricordiamoci sempre che i nascituri non hanno alcuna colpa, quindi al di là di tutto hanno il diritto alla vita.
È anche vero che bisogna pensare in che società mettiamo al mondo questi pargoli, chi poteva mai pensare che dal febbraio 2022 si sta combattendo una guerra inutile e fratricida nel centro dell'Europa? Pensandoci bene ci si chiede: che senso ha far nascere un bambino in questo contesto? Al contempo non bisogna dimenticare che stiamo assistendo ad un calo demografico pazzesco. Stiamo vivendo un paradosso e vi spiego perché:
sino agli anni '60 del secolo scorso si procreava tantissimo, poiché necessitava la manodopera, ma non dobbiamo dimenticare che si viveva nella peggiore povertà.
Oggi che abbiamo il benessere assoluto e potremmo procreare non lo facciamo. Tutto ciò è un enorme paradosso che dovrebbe farci riflettere ampiamente.
Infine, non so se sia meglio procreare o meno, a livello personale ho un fortissimo desiderio di paternità, non so se riuscirò a realizzarlo. I dinosauri si sono estinti, noi a lungo andare se non procreiamo rischiamo di fare la stessa fine. QUINDI NONOSTANTE TUTTO DOBBIAMO FAR PREVALERE SEMPRE LA VITA. NON DOBBIAMO DIMENTICARE MAI LA BELLEZZA DELL'AMORE E IL BRIVIDO DI FELICITÀ CHE PROVOCA UNA NASCITA.
PROCREIAMO!
Nele Vernuccio
Ieri in occasione della festa di San Bartolomeo a Giarratana ho assistito all'intervento di un prete che mi ha fatto riflettere tanto.
Preciso che Giarratana è un piccolo paese della provincia di Ragusa che pian piano si sta spopolando.
Innanzitutto Marco Fiore ha invitato alla fratellanza a prescindere, che dovrebbe essere il principio cardine negli esseri umani, ma sappiamo bene che nella società odierna si tratta di un'utopia.
L'argomento che mi ha colpito maggiormente è stato l'invito alla procreazione per ripopolare Giarratana, ma questo invito può essere esteso a tutti.
In merito desidero scrivere alcune considerazioni:
Sappiamo bene che gli esseri viventi ci distinguiamo dalle altre forme di vita proprio perché abbiamo l'affascinante dono della riproduzione. Normalmente classifichiamo la riproduzione come il "frutto " dell'amplesso, ma come ben sappiamo l'amore non è soltanto il rapporto sessuale. È pur vero che la nascita di un figlio nella maggior parte dei casi "certifica per sempre " l'amore tra quelle due persone. Come ben sappiamo non è sempre così, soprattutto nella società odierna, fortunatamente liberista, vi sono anche tante "ragazze madri " che devono crescere i figli da sole. Ci tengo a precisare una cosa: ricordiamoci sempre che i nascituri non hanno alcuna colpa, quindi al di là di tutto hanno il diritto alla vita.
È anche vero che bisogna pensare in che società mettiamo al mondo questi pargoli, chi poteva mai pensare che dal febbraio 2022 si sta combattendo una guerra inutile e fratricida nel centro dell'Europa? Pensandoci bene ci si chiede: che senso ha far nascere un bambino in questo contesto? Al contempo non bisogna dimenticare che stiamo assistendo ad un calo demografico pazzesco. Stiamo vivendo un paradosso e vi spiego perché:
sino agli anni '60 del secolo scorso si procreava tantissimo, poiché necessitava la manodopera, ma non dobbiamo dimenticare che si viveva nella peggiore povertà.
Oggi che abbiamo il benessere assoluto e potremmo procreare non lo facciamo. Tutto ciò è un enorme paradosso che dovrebbe farci riflettere ampiamente.
Infine, non so se sia meglio procreare o meno, a livello personale ho un fortissimo desiderio di paternità, non so se riuscirò a realizzarlo. I dinosauri si sono estinti, noi a lungo andare se non procreiamo rischiamo di fare la stessa fine. QUINDI NONOSTANTE TUTTO DOBBIAMO FAR PREVALERE SEMPRE LA VITA. NON DOBBIAMO DIMENTICARE MAI LA BELLEZZA DELL'AMORE E IL BRIVIDO DI FELICITÀ CHE PROVOCA UNA NASCITA.
PROCREIAMO!
Nele Vernuccio