RAGUSA - IL CAPOLUOGO ALL'84° POSTO (SU 107) PER QUALITA' DELLA VITA: I COMMENTI DI FIRRINCIELI (M5S) E DEL SINDACO CASSI'.
LA CLASSIFICA SULLA QUALITA’ DELLA VITA DEL QUOTIDIANO ECONOMICO “ITALIA OGGI” E L’84ESIMO POSTO DI RAGUSA, FIRRINCIELI (CINQUE STELLE): “SIAMO I PRIMI DEGLI ULTIMI, C’E’ POCO DA STARE ALLEGRI”
“Siamo i primi tra gli ultimi. E questo non ci permette di cantare vittoria”. E’ quanto afferma Sergio Firrincieli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in seno al Consiglio comunale di Ragusa, a proposito della classifica sulla qualità della vita del quotidiano economico Italia Oggi che colloca il capoluogo ibleo all’84esimo posto, davanti agli altri centri isolani ma comunque sempre in fondo allo schieramento. “Leggendo nel dettaglio i dati – sottolinea Firrincieli – notiamo che laddove si registrano degli elementi di premialità, gli stessi sono dovuti al tessuto sia produttivo che alle capacità della cittadinanza di eccellere in determinati ambiti mentre invece gli elementi di demerito, quelli che fanno scendere il territorio in basso verso la classifica, sono tutti da attribuire all’incapacità dell’amministrazione locale di sapere gestire la situazione con buone pratiche politiche. Non dobbiamo dimenticare che qualche anno fa ci trovavamo in una posizione sicuramente migliore. Non abbiamo, a tal proposito, mai voluto fare paragoni tra questa amministrazione e quella precedente. Oggi, però, probabilmente alla luce di determinate circostanze, è importante anche fornire qualche indicazione ai cittadini”.
“E dico ciò – prosegue Firrincieli – in quanto i dati di cui stiamo parlando ci danno anche la cifra di quanto questa amministrazione abbia lavorato non bene perché se all'inizio del quinquennio la Giunta Cassì poteva contare su valori ancora interessanti, questi stessi erano riconducibili all’effetto scia degli ultimi anni dell’amministrazione Cinque Stelle quando i numeri erano sicuramente più positivi. Quindi, se nei primi anni del mandato non si poteva ancora pesare la quantità e la qualità delle misure poste in essere da questa amministrazione, oggi, quasi a fine mandato, questa classifica ha un suo peso e deve essere posta sotto attenzione. Quando parliamo di qualità della vita, naturalmente, la ricchezza e i consumi costituiscono un prerequisito importante ma non può essere assolutamente fondamentale nella quantificazione della classifica finale. Ribadisco che se parliamo di lavoro e innovazione questo lo dobbiamo sempre alla capacità delle aziende ragusane che riescono ad investire su tale fronte e nulla può essere attribuibile all'amministrazione che, invece, per quanto riguarda i servizi delle aziende, i servizi alle imprese è assolutamente deficitaria. Così come siamo deficitari nei trasporti e nelle infrastrutture e non si è ritenuto di investire assolutamente in tal senso, alla luce del fatto che non si sono predisposte politiche adeguate in tal senso. Se oggi abbiamo, poi, dei significativi risultati sulla tutela dell'ambiente, lo dobbiamo di certo alla differenziata che è stata attivata nell'ultimo anno di amministrazione grillina. E quindi si raccoglie quello che è stato seminato da altri. Assolutamente nulla, perciò, riconducibile a questa amministrazione. Basti pensare che se parliamo di giustizia e di sicurezza, l'indice di litigiosità del Comune di Ragusa risulta altissimo e quindi questo ci fa piombare di nuovo in basso alla classifica. Non siamo nuovi alle diffide che arrivano al Comune di Ragusa da parte di tantissimi cittadini e tantissime e imprese che naturalmente cercano di fare valere i propri diritti su decisioni che a loro parere sono arbitrarie. Ecco perché diciamo che questo, come altri aspetti, devono essere assolutamente tenuti in considerazione”.
Sergio Firrincieli
Capogruppo
Movimento Cinque Stelle
Consiglio comunale Ragusa
8 novembre 2022
Il sindaco Peppe Cassì commenta le classifiche
“Ecosistema Urbano 2022” e sulla qualità della vita
“Il Comune di Ragusa guadagna 31 posizioni nella classifica “Ecosistema Urbano 2022” redatta da Legambiente con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, posizionandosi al 66^ posto, mentre la Provincia di Ragusa si classifica prima in Sicilia per qualità della vita nella tradizionale indagine svolta da Italia Oggi, posizionandosi al 84^ posto. Risultato questo poco lusinghiero su base nazionale, ma che certifica, ancora una volta, come vivere nel ragusano voglia dire vivere al di sopra della media siciliana e del sud Italia in genere.
Alla luce di questi dati complessivi, credo che vada fatta una riflessione di carattere generale.
Può mai essere che puntualmente, anno dopo anno e praticamente da sempre, le città e le province meridionali si trovino ad occupare la parte bassa di tutte le classifiche? Sarà che tutti gli amministratori meridionali, da decenni a questa parte, siano meno capaci di quelli del nord Italia? O esistono piuttosto croniche condizioni strutturali di oggettivo svantaggio di una parte dell’Italia rispetto all’altra?
Io ritengo che emergere nel contesto meridionale, o in quello regionale, sia un merito da condividere con tutta la comunità ragusana, ma che ciò non possa bastare per ritenerci soddisfatti. È indubbio che occorra mettere in campo una strategia politica per il sud che non sia solo assistenzialismo, che non sia mera distribuzione di risorse, ma che guardi a sfruttare al meglio le enormi potenzialità del nostro territorio. In primo luogo, sono indifferibili politiche di contrasto del fenomeno dell’emigrazione giovanile, che svuota regioni intere di competenze, freschezza, energie, forza lavoro, risorse economiche”.
Ragusa 8/11/2022
L’Ufficio Stampa
“Siamo i primi tra gli ultimi. E questo non ci permette di cantare vittoria”. E’ quanto afferma Sergio Firrincieli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in seno al Consiglio comunale di Ragusa, a proposito della classifica sulla qualità della vita del quotidiano economico Italia Oggi che colloca il capoluogo ibleo all’84esimo posto, davanti agli altri centri isolani ma comunque sempre in fondo allo schieramento. “Leggendo nel dettaglio i dati – sottolinea Firrincieli – notiamo che laddove si registrano degli elementi di premialità, gli stessi sono dovuti al tessuto sia produttivo che alle capacità della cittadinanza di eccellere in determinati ambiti mentre invece gli elementi di demerito, quelli che fanno scendere il territorio in basso verso la classifica, sono tutti da attribuire all’incapacità dell’amministrazione locale di sapere gestire la situazione con buone pratiche politiche. Non dobbiamo dimenticare che qualche anno fa ci trovavamo in una posizione sicuramente migliore. Non abbiamo, a tal proposito, mai voluto fare paragoni tra questa amministrazione e quella precedente. Oggi, però, probabilmente alla luce di determinate circostanze, è importante anche fornire qualche indicazione ai cittadini”.
“E dico ciò – prosegue Firrincieli – in quanto i dati di cui stiamo parlando ci danno anche la cifra di quanto questa amministrazione abbia lavorato non bene perché se all'inizio del quinquennio la Giunta Cassì poteva contare su valori ancora interessanti, questi stessi erano riconducibili all’effetto scia degli ultimi anni dell’amministrazione Cinque Stelle quando i numeri erano sicuramente più positivi. Quindi, se nei primi anni del mandato non si poteva ancora pesare la quantità e la qualità delle misure poste in essere da questa amministrazione, oggi, quasi a fine mandato, questa classifica ha un suo peso e deve essere posta sotto attenzione. Quando parliamo di qualità della vita, naturalmente, la ricchezza e i consumi costituiscono un prerequisito importante ma non può essere assolutamente fondamentale nella quantificazione della classifica finale. Ribadisco che se parliamo di lavoro e innovazione questo lo dobbiamo sempre alla capacità delle aziende ragusane che riescono ad investire su tale fronte e nulla può essere attribuibile all'amministrazione che, invece, per quanto riguarda i servizi delle aziende, i servizi alle imprese è assolutamente deficitaria. Così come siamo deficitari nei trasporti e nelle infrastrutture e non si è ritenuto di investire assolutamente in tal senso, alla luce del fatto che non si sono predisposte politiche adeguate in tal senso. Se oggi abbiamo, poi, dei significativi risultati sulla tutela dell'ambiente, lo dobbiamo di certo alla differenziata che è stata attivata nell'ultimo anno di amministrazione grillina. E quindi si raccoglie quello che è stato seminato da altri. Assolutamente nulla, perciò, riconducibile a questa amministrazione. Basti pensare che se parliamo di giustizia e di sicurezza, l'indice di litigiosità del Comune di Ragusa risulta altissimo e quindi questo ci fa piombare di nuovo in basso alla classifica. Non siamo nuovi alle diffide che arrivano al Comune di Ragusa da parte di tantissimi cittadini e tantissime e imprese che naturalmente cercano di fare valere i propri diritti su decisioni che a loro parere sono arbitrarie. Ecco perché diciamo che questo, come altri aspetti, devono essere assolutamente tenuti in considerazione”.
Sergio Firrincieli
Capogruppo
Movimento Cinque Stelle
Consiglio comunale Ragusa
8 novembre 2022
Il sindaco Peppe Cassì commenta le classifiche
“Ecosistema Urbano 2022” e sulla qualità della vita
“Il Comune di Ragusa guadagna 31 posizioni nella classifica “Ecosistema Urbano 2022” redatta da Legambiente con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, posizionandosi al 66^ posto, mentre la Provincia di Ragusa si classifica prima in Sicilia per qualità della vita nella tradizionale indagine svolta da Italia Oggi, posizionandosi al 84^ posto. Risultato questo poco lusinghiero su base nazionale, ma che certifica, ancora una volta, come vivere nel ragusano voglia dire vivere al di sopra della media siciliana e del sud Italia in genere.
Alla luce di questi dati complessivi, credo che vada fatta una riflessione di carattere generale.
Può mai essere che puntualmente, anno dopo anno e praticamente da sempre, le città e le province meridionali si trovino ad occupare la parte bassa di tutte le classifiche? Sarà che tutti gli amministratori meridionali, da decenni a questa parte, siano meno capaci di quelli del nord Italia? O esistono piuttosto croniche condizioni strutturali di oggettivo svantaggio di una parte dell’Italia rispetto all’altra?
Io ritengo che emergere nel contesto meridionale, o in quello regionale, sia un merito da condividere con tutta la comunità ragusana, ma che ciò non possa bastare per ritenerci soddisfatti. È indubbio che occorra mettere in campo una strategia politica per il sud che non sia solo assistenzialismo, che non sia mera distribuzione di risorse, ma che guardi a sfruttare al meglio le enormi potenzialità del nostro territorio. In primo luogo, sono indifferibili politiche di contrasto del fenomeno dell’emigrazione giovanile, che svuota regioni intere di competenze, freschezza, energie, forza lavoro, risorse economiche”.
Ragusa 8/11/2022
L’Ufficio Stampa