RAGUSA - MOMENTI DI CONVIVIALITA' PRESSO L'UICI PER SANTA LUCIA
UNO STRAORDINARIO MOMENTO DI INCONTRO SOTTO IL SEGNO DI S. LUCIA
IERI SERA NELLA SEZIONE DI RAGUSA DELL’UICI, PRESENTE ANCHE
UNA FAMIGLIA AFFIDATARIA DI UN CANE GUIDA DEL CENTRO KELLER
Uno straordinario momento di incontro. Che assume un significato ancora più speciale per i soci dell’Uici di Ragusa. E’ quello tenutosi ieri pomeriggio quando è stata celebrata la ricorrenza liturgica della vergine e martire Santa Lucia, protettrice della vista. Nella sede di via Fucà, si è svolta la santa messa presieduta dal sacerdote Filippo Bella. Subito dopo, un incontro ricreativo che ha permesso a tutti di calarsi in una suggestiva atmosfera natalizia caratterizzata anche da un momento conviviale, con tutti i non vedenti e gli ipovedenti presenti, a base di rustici, panettone natalizio e spumante. La novità di quest’anno la presenza di una famiglia, i Frasca, affidataria di un cane guida addestrato presso il centro Helen Keller di Messina. E, inoltre, un ulteriore spunto è arrivato dalla ventilata possibilità di costituire anche a Ragusa il gruppo del Mac, il movimento apostolico ciechi, un’associazione di fedeli laici, ciechi e vedenti, per il servizio all’uomo, alle persone associate, alle comunità ecclesiali e alle comunità civili. “Quello di ieri, che è tornato ad essere riproposto dopo gli anni della pandemia, è un appuntamento – sottolinea il presidente Uici Ragusa, Salvatore Albani – a cui teniamo parecchio perché la figura di Santa Lucia, per non vedenti e ipovedenti, assume i connotati di una protezione dall’alto valore simbolico. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e soprattutto padre Bella che è stato vicino alla nostra realtà associativa. Questi significativi momenti di condivisione ci fanno rendere conto di quanto fondamentale sia lo stare assieme e il senso dell’essere comunità. Noi andiamo avanti lungo questo percorso che, tra l’altro, in vista delle imminenti festività natalizie, sarà caratterizzato da altri momenti aggregativi di sicuro rilievo e molto interessanti”.
14/12/22
Ufficio Stampa Giorgio Liuzzo
IERI SERA NELLA SEZIONE DI RAGUSA DELL’UICI, PRESENTE ANCHE
UNA FAMIGLIA AFFIDATARIA DI UN CANE GUIDA DEL CENTRO KELLER
Uno straordinario momento di incontro. Che assume un significato ancora più speciale per i soci dell’Uici di Ragusa. E’ quello tenutosi ieri pomeriggio quando è stata celebrata la ricorrenza liturgica della vergine e martire Santa Lucia, protettrice della vista. Nella sede di via Fucà, si è svolta la santa messa presieduta dal sacerdote Filippo Bella. Subito dopo, un incontro ricreativo che ha permesso a tutti di calarsi in una suggestiva atmosfera natalizia caratterizzata anche da un momento conviviale, con tutti i non vedenti e gli ipovedenti presenti, a base di rustici, panettone natalizio e spumante. La novità di quest’anno la presenza di una famiglia, i Frasca, affidataria di un cane guida addestrato presso il centro Helen Keller di Messina. E, inoltre, un ulteriore spunto è arrivato dalla ventilata possibilità di costituire anche a Ragusa il gruppo del Mac, il movimento apostolico ciechi, un’associazione di fedeli laici, ciechi e vedenti, per il servizio all’uomo, alle persone associate, alle comunità ecclesiali e alle comunità civili. “Quello di ieri, che è tornato ad essere riproposto dopo gli anni della pandemia, è un appuntamento – sottolinea il presidente Uici Ragusa, Salvatore Albani – a cui teniamo parecchio perché la figura di Santa Lucia, per non vedenti e ipovedenti, assume i connotati di una protezione dall’alto valore simbolico. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e soprattutto padre Bella che è stato vicino alla nostra realtà associativa. Questi significativi momenti di condivisione ci fanno rendere conto di quanto fondamentale sia lo stare assieme e il senso dell’essere comunità. Noi andiamo avanti lungo questo percorso che, tra l’altro, in vista delle imminenti festività natalizie, sarà caratterizzato da altri momenti aggregativi di sicuro rilievo e molto interessanti”.
14/12/22
Ufficio Stampa Giorgio Liuzzo