RAGUSA - SINISTRA ITALIANA E IL COMUNE DI SCICLI CONTRO LE TRIVELLAZIONI
TRIVELLAZIONI
"Con l'approvazione del PITESAI, il ministero della transizione ecologica dà il via libera alla trivellazione per la ricerca di gas e petrolio sul 70 per cento del territorio siciliano. Comprese aree naturalistiche protette, il futuro Parco Nazionale degli Iblei, e il comprensorio barocco del Sud-Est, patrimonio dell'UNESCO. Sinistra Italiana Ragusa si oppone a un piano che di ecologico non ha nulla, e nemmeno di transizione, ad alto impatto ambientale e volto alla ricerca di inquinanti fonti energetiche fossili. La transizione ecologica per noi si deve fare puntando con decisione sulle fonti energetiche rinnovabili, di cui il nostro territorio ha un'altissima disponibilità, e archiviando per sempre petrolio e gas."
Coordinatore Sinistra Italiana Ragusa
Ragusa 21 aprile 2022
"Con l'approvazione del PITESAI, il ministero della transizione ecologica dà il via libera alla trivellazione per la ricerca di gas e petrolio sul 70 per cento del territorio siciliano. Comprese aree naturalistiche protette, il futuro Parco Nazionale degli Iblei, e il comprensorio barocco del Sud-Est, patrimonio dell'UNESCO. Sinistra Italiana Ragusa si oppone a un piano che di ecologico non ha nulla, e nemmeno di transizione, ad alto impatto ambientale e volto alla ricerca di inquinanti fonti energetiche fossili. La transizione ecologica per noi si deve fare puntando con decisione sulle fonti energetiche rinnovabili, di cui il nostro territorio ha un'altissima disponibilità, e archiviando per sempre petrolio e gas."
Angelo Rinollo
SCICLI - Ricerche petrolifere
No alle trivelle nel territorio e nel mare ragusani
Parla il Sindaco Enzo Giannone
“Apprendiamo che il Ministero della Transizione Ecologica ha dato il via libera alle trivelle per la ricerca di petrolio e gas in buona parte della Sicilia e del suo mare, alla faccia di piani ambientali, siti Unesco e rischi sismici e idrogeologici.
In questi anni chiara e netta è stata la posizione contraria del Comune di Scicli. Noi siamo per la riconversione del sistema energetico del Paese dalle fonti fossili a quelle pulite.
Siamo contro esplorazioni ed estrazioni anche complesse che peraltro porteranno all’estrazione di poche quantità rispetto ai nostri fabbisogni e a giacimenti che fra dieci anni saranno esauriti. Non è accettabile continuare a puntare su gas e petrolio nazionale quando sappiamo che rappresenta il 6% del nostro fabbisogno, invece di accelerare sulle energie rinnovabili.
Il Mediterraneo e la Sicilia non possono essere ulteriormente violati dalle trivelle. Sono troppi i danni che si rischiano a paesaggio, turismo, mare e sottosuolo permettendo la ricerca e la conseguente estrazione di idrocarburi. Fra l’altro, il livello di rischio sismico nel territorio è massimo ed è classificato come “altamente probabile” con possibili effetti nefasti per l’ambiente e la popolazione.
Dopo aver formalmente comunicato più volte nelle sedi competenti la nostra totale contrarietà a nuove perforazioni e aver aderito alla rete dei Comuni contro il PITESAI (Piano per la transizione energetica “sostenibile”), ribadiamo oggi il fermo no ad ulteriori attacchi al territorio e all’ambiente da parte di lobbies che evidentemente hanno nei palazzi romani più potere e forza di convincimento di tanti comuni siciliani, come quelli del Val di Noto, delle associazioni ambientaliste e di tantissimi cittadini che con coerenza e impegno civile continueranno a portare avanti la loro battaglia contro le trivelle”.
Scicli, 21 aprile 2022
L'addetto stampa
Giuseppe Savà
No alle trivelle nel territorio e nel mare ragusani
Parla il Sindaco Enzo Giannone
“Apprendiamo che il Ministero della Transizione Ecologica ha dato il via libera alle trivelle per la ricerca di petrolio e gas in buona parte della Sicilia e del suo mare, alla faccia di piani ambientali, siti Unesco e rischi sismici e idrogeologici.
In questi anni chiara e netta è stata la posizione contraria del Comune di Scicli. Noi siamo per la riconversione del sistema energetico del Paese dalle fonti fossili a quelle pulite.
Siamo contro esplorazioni ed estrazioni anche complesse che peraltro porteranno all’estrazione di poche quantità rispetto ai nostri fabbisogni e a giacimenti che fra dieci anni saranno esauriti. Non è accettabile continuare a puntare su gas e petrolio nazionale quando sappiamo che rappresenta il 6% del nostro fabbisogno, invece di accelerare sulle energie rinnovabili.
Il Mediterraneo e la Sicilia non possono essere ulteriormente violati dalle trivelle. Sono troppi i danni che si rischiano a paesaggio, turismo, mare e sottosuolo permettendo la ricerca e la conseguente estrazione di idrocarburi. Fra l’altro, il livello di rischio sismico nel territorio è massimo ed è classificato come “altamente probabile” con possibili effetti nefasti per l’ambiente e la popolazione.
Dopo aver formalmente comunicato più volte nelle sedi competenti la nostra totale contrarietà a nuove perforazioni e aver aderito alla rete dei Comuni contro il PITESAI (Piano per la transizione energetica “sostenibile”), ribadiamo oggi il fermo no ad ulteriori attacchi al territorio e all’ambiente da parte di lobbies che evidentemente hanno nei palazzi romani più potere e forza di convincimento di tanti comuni siciliani, come quelli del Val di Noto, delle associazioni ambientaliste e di tantissimi cittadini che con coerenza e impegno civile continueranno a portare avanti la loro battaglia contro le trivelle”.
Scicli, 21 aprile 2022
L'addetto stampa
Giuseppe Savà
Coordinatore Sinistra Italiana Ragusa
Ragusa 21 aprile 2022