RAGUSA - " TEOFANIA: NOTE DI FEDI PER UN´UNICA ARMONIA ": CATTOLICI, ORTODOSSI, INDUISTI, ISLAMICI, BUDDHISTI A CONFRONTO PER INIZIATIVA DEL MINISTERO DELL´ INTERNO.

Si svolgerà lunedì 2 maggio, a partire dalle ore 16,00, il convegno, organizzato dalla direzione centrale per gli affari del culto del Ministero dell´Interno, sul confronto tra le diverse realtà religiose presenti in Italia.Il convegno sarà tenuto a Ibla, presso il teatro Donnafugata, in via Pietro Novelli.
S.E. Prefetto Mario Morcone ( capo dipartimento per le Libertà civili e l´immigrazione del Ministero dell´Interno ) e S.E. Prefetto Gianna Maria Iurato ( direzione centrale per gli affari dei culti del Ministero dell´Interno ) hanno voluto un confronto tra Svamini Hamsananda Ghiri ( vice-presidente dell´Unione Induista Italiana ),monaco Raffaele Longo ( Unione Buddhista Italiana ), padre Nicolae Chilcos ( Patriarcato ortodosso di Romania ),don Cristiano Bettega ( direttore ufficio nazionale per l´Ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI ), imam Yahya Pallavicini ( vice presidente COREIS italiana ), dott. Abdellah Redouane ( segretario generale Centro Culturale Islamico d´Italia ): il tema affrontato sarà relativo alla misericordia, al dialogo, all´integrazione e alla pace. Modererà il prof. Paolo Naso della " Sapienza " di Roma.
I saluti di rito saranno portati da Federico Piccitto, Sindaco di Ragusa, da S.E. mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo di Ragusa, e da S.E. il prefetto Mario Morcone.
Seguiranno, dopo la tavola rotonda, danze indiane e musiche islamiche.
" Il progetto "Teofonia: note di fedi per un´unica armonia" è - come sottolinea don Giuseppe Di Mauro della Cattedra di " Dialogo tra le culture " di Comiso - l´occasione di lanciare un messaggio forte rivolto a tutta la società civile oltre che alle rispettive comunità di appartenenza. COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana) e UII (Unione Induista Italiana) sono espressioni nazionali dell´associazionismo religioso che hanno maturato negli anni una capacità di declinazione della propria religione nel contesto della società italiana nel rispetto delle leggi e della cultura nazionale.
Il progetto prende spunto dall´incontro avvenuto in India tra la cultura induista e quella musulmana che si sviluppò per due secoli dal 1500 al 1700. Un connubio eufonico tra due civiltà all´apice della maturità artistica da cui nacque l´inestimabile tesoro della cultura hindustani. Così, la sconfinata mitologia induista si tinse, nella pittura, di un nitido realismo dai tratti sottili, mentre gli elevati insegnamenti dei Veda, sacre Scritture indù, si modularono secondo la sistematizzazione melodica persiana. Il miracolo dell´unione tra due culture si saldò nella monumentale architettura moghul, si incise nei motivi ornamentali testimoniando, nei secoli a venire, la possibilità non solo di una convivenza pacifica tra le culture e le religioni, ma di un incontro vero, proficuo, foriero di nuove forme di sublimità artistica e spirituale senza sincretismi.
Il progetto, già ospite in vari teatri d´Italia così come in sedi religiose come monasteri, templi e luoghi di culto di diversa natura, si articolerà in due sessioni:
1) La prima prevede una conferenza di volta in volta con rappresentanti indù, musulmani e/o appartenenti ad altre religioni, che intervengono su temi inerenti agli obiettivi del progetto.
2) Nella seconda parte le letture di passi tratti dalle sacre Scritture delle tradizioni religiose coinvolte introducono un momento artistico, in cui si avvicendano varie espressioni di preghiera in forma cantata, musicale o coreutica, come la musica islamica e la danza classica indiana (stile Kuchipudi)."
Dopo un incontro, in tono minore, organizzato presso l´Eremo dell´ Immacolata a Comiso dalla Cattedra di " Dialogo tra le culture ", questo appuntamento, voluto dal nostro Ministero dell´Interno, rappresenta un momento di grande riflessione e di positive possibilità di incontro tra mondi diversi in una realtà difficile, come quella attuale.
Girolamo Piparo
S.E. Prefetto Mario Morcone ( capo dipartimento per le Libertà civili e l´immigrazione del Ministero dell´Interno ) e S.E. Prefetto Gianna Maria Iurato ( direzione centrale per gli affari dei culti del Ministero dell´Interno ) hanno voluto un confronto tra Svamini Hamsananda Ghiri ( vice-presidente dell´Unione Induista Italiana ),monaco Raffaele Longo ( Unione Buddhista Italiana ), padre Nicolae Chilcos ( Patriarcato ortodosso di Romania ),don Cristiano Bettega ( direttore ufficio nazionale per l´Ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI ), imam Yahya Pallavicini ( vice presidente COREIS italiana ), dott. Abdellah Redouane ( segretario generale Centro Culturale Islamico d´Italia ): il tema affrontato sarà relativo alla misericordia, al dialogo, all´integrazione e alla pace. Modererà il prof. Paolo Naso della " Sapienza " di Roma.
I saluti di rito saranno portati da Federico Piccitto, Sindaco di Ragusa, da S.E. mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo di Ragusa, e da S.E. il prefetto Mario Morcone.
Seguiranno, dopo la tavola rotonda, danze indiane e musiche islamiche.
" Il progetto "Teofonia: note di fedi per un´unica armonia" è - come sottolinea don Giuseppe Di Mauro della Cattedra di " Dialogo tra le culture " di Comiso - l´occasione di lanciare un messaggio forte rivolto a tutta la società civile oltre che alle rispettive comunità di appartenenza. COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana) e UII (Unione Induista Italiana) sono espressioni nazionali dell´associazionismo religioso che hanno maturato negli anni una capacità di declinazione della propria religione nel contesto della società italiana nel rispetto delle leggi e della cultura nazionale.
Il progetto prende spunto dall´incontro avvenuto in India tra la cultura induista e quella musulmana che si sviluppò per due secoli dal 1500 al 1700. Un connubio eufonico tra due civiltà all´apice della maturità artistica da cui nacque l´inestimabile tesoro della cultura hindustani. Così, la sconfinata mitologia induista si tinse, nella pittura, di un nitido realismo dai tratti sottili, mentre gli elevati insegnamenti dei Veda, sacre Scritture indù, si modularono secondo la sistematizzazione melodica persiana. Il miracolo dell´unione tra due culture si saldò nella monumentale architettura moghul, si incise nei motivi ornamentali testimoniando, nei secoli a venire, la possibilità non solo di una convivenza pacifica tra le culture e le religioni, ma di un incontro vero, proficuo, foriero di nuove forme di sublimità artistica e spirituale senza sincretismi.
Il progetto, già ospite in vari teatri d´Italia così come in sedi religiose come monasteri, templi e luoghi di culto di diversa natura, si articolerà in due sessioni:
1) La prima prevede una conferenza di volta in volta con rappresentanti indù, musulmani e/o appartenenti ad altre religioni, che intervengono su temi inerenti agli obiettivi del progetto.
2) Nella seconda parte le letture di passi tratti dalle sacre Scritture delle tradizioni religiose coinvolte introducono un momento artistico, in cui si avvicendano varie espressioni di preghiera in forma cantata, musicale o coreutica, come la musica islamica e la danza classica indiana (stile Kuchipudi)."
Dopo un incontro, in tono minore, organizzato presso l´Eremo dell´ Immacolata a Comiso dalla Cattedra di " Dialogo tra le culture ", questo appuntamento, voluto dal nostro Ministero dell´Interno, rappresenta un momento di grande riflessione e di positive possibilità di incontro tra mondi diversi in una realtà difficile, come quella attuale.
Girolamo Piparo