RAGUSA - " TERRITORIO " SUL MUSEO ARCHEOLOGICO
Nessuno vuole veramente l’apertura del Museo Archeologico
Siamo arrivati alla fine di luglio e, nonostante le ripetute assicurazioni, dell’apertura del Museo
Archeologico di via Natalelli non c’è ombra.
Lancia un allarme Territorio Ragusa, per la permanente chiusura della struttura.
“Le ultime sollecitazioni, ad opera della consigliera di maggioranza Raniolo, che si era attivata per un
sopralluogo al Museo per verificare l’andamento dei lavori, nel corso del quale aveva ricevuto assicurazioni
da parte del responsabile arch. Buzzone che si era vicini all’apertura.
L’ultima barzelletta sarebbe quella che, dopo l’autorizzazione da parte di Buzzone, per lo spostamento di
alcune bacheche, si starebbe provvedendo alla pitturazione delle pareti.
Considerato che siamo al 25 luglio, è pensabile che passerà anche il mese di agosto senza che il Museo
possa aprire i battenti.”
Non fa sconti Michele Tasca, presidente dell’Esecutivo di Segreteria di Territorio Ragusa:
“Uno scandalo per una città che ha due Musei, quello di via Natalelli e quello di Kamarina, caduti,
evidentemente, nelle mani di responsabili inadeguati al ruolo per i lavori da effettuare.
È chiaro che le competenze e le responsabilità sono ascrivibili solo alla soprintendenza, e quindi
all’assessorato regionale ai beni culturali, ma è chiaro anche, a questo punto, che il sindaco e l’assessore ai
lavori pubblici del Comune di Ragusa sono poco interessati alla riapertura, come pure l’assessore alla
cultura, del tutto indifferente per la questione.
Scandaloso l’atteggiamento dell’amministrazione che fa anche pensare ad uno scarso interesse per avere il
Museo aperto nel centro storico superiore, viene da pensare che il ritardo sia anche ascrivibile
all’assessorato ai lavori pubblici, considerando che, in tema di ritardi nella consegna delle opere, siamo a
livello di leader mondiale.
Certo, c’è stata e c’è una sporca presa in giro nei confronti di chi si è speso per cercare di sollecitare
l’apertura, soprattutto da parte del primo cittadino che avrebbe dovuto far valere l’autorità necessaria per
una soluzione della problematica, a questo punto non rimane che appellarsi direttamente a Palermo.
La città ha diritto di capire come stanno le cose e il sindaco deve prendere una posizione chiara sulla
scandalosa vicenda che fa il paio con quella dei lavori eternamente bloccati al Convento dei Frati Minori
Riformati di Ragusa Ibla.
Ci preme ricordare che, grazie all’impegno dell’on.le Dipasquale, lavori per il Museo a Ibla e per il Parco
Archeologico godono di 10 milioni di finanziamento ottenuti dal governo Crocetta, viene da pensare che si
voglia vanificare l’impegno di quanti hanno, da sempre, a cuore, le sorti del territorio.
C’e solo da sperare che la gente capisca come veniamo trattati dal Presidente della Regione, Musumeci, e
dall’assessore ai beni culturali, della Lega, e si regoli di conseguenza alle prossime elezioni.”
Siamo arrivati alla fine di luglio e, nonostante le ripetute assicurazioni, dell’apertura del Museo
Archeologico di via Natalelli non c’è ombra.
Lancia un allarme Territorio Ragusa, per la permanente chiusura della struttura.
“Le ultime sollecitazioni, ad opera della consigliera di maggioranza Raniolo, che si era attivata per un
sopralluogo al Museo per verificare l’andamento dei lavori, nel corso del quale aveva ricevuto assicurazioni
da parte del responsabile arch. Buzzone che si era vicini all’apertura.
L’ultima barzelletta sarebbe quella che, dopo l’autorizzazione da parte di Buzzone, per lo spostamento di
alcune bacheche, si starebbe provvedendo alla pitturazione delle pareti.
Considerato che siamo al 25 luglio, è pensabile che passerà anche il mese di agosto senza che il Museo
possa aprire i battenti.”
Non fa sconti Michele Tasca, presidente dell’Esecutivo di Segreteria di Territorio Ragusa:
“Uno scandalo per una città che ha due Musei, quello di via Natalelli e quello di Kamarina, caduti,
evidentemente, nelle mani di responsabili inadeguati al ruolo per i lavori da effettuare.
È chiaro che le competenze e le responsabilità sono ascrivibili solo alla soprintendenza, e quindi
all’assessorato regionale ai beni culturali, ma è chiaro anche, a questo punto, che il sindaco e l’assessore ai
lavori pubblici del Comune di Ragusa sono poco interessati alla riapertura, come pure l’assessore alla
cultura, del tutto indifferente per la questione.
Scandaloso l’atteggiamento dell’amministrazione che fa anche pensare ad uno scarso interesse per avere il
Museo aperto nel centro storico superiore, viene da pensare che il ritardo sia anche ascrivibile
all’assessorato ai lavori pubblici, considerando che, in tema di ritardi nella consegna delle opere, siamo a
livello di leader mondiale.
Certo, c’è stata e c’è una sporca presa in giro nei confronti di chi si è speso per cercare di sollecitare
l’apertura, soprattutto da parte del primo cittadino che avrebbe dovuto far valere l’autorità necessaria per
una soluzione della problematica, a questo punto non rimane che appellarsi direttamente a Palermo.
La città ha diritto di capire come stanno le cose e il sindaco deve prendere una posizione chiara sulla
scandalosa vicenda che fa il paio con quella dei lavori eternamente bloccati al Convento dei Frati Minori
Riformati di Ragusa Ibla.
Ci preme ricordare che, grazie all’impegno dell’on.le Dipasquale, lavori per il Museo a Ibla e per il Parco
Archeologico godono di 10 milioni di finanziamento ottenuti dal governo Crocetta, viene da pensare che si
voglia vanificare l’impegno di quanti hanno, da sempre, a cuore, le sorti del territorio.
C’e solo da sperare che la gente capisca come veniamo trattati dal Presidente della Regione, Musumeci, e
dall’assessore ai beni culturali, della Lega, e si regoli di conseguenza alle prossime elezioni.”