ROMA - A PALERMO COME A ROMA SI AVVICINA IL " DIES IRAE " PER LETTA & C.
Mancano ormai meno di 2 mesi per le elezioni politiche, mentre a novembre si svolgeranno le consultazioni per il rinnovo dell'ARS di Palermo e per il presidente della Regione Sicilia. In entrambi i casi sondaggi e previsioni, quasi unanimemente, sono sfavorevoli a Letta e all' armata Brancaleone, che sta predisponendo.
Letta è partito con la proposta di un " campo largo ", che avrebbe dovuto comprendere M5S e PD, per abbandonare, almeno per ora, l'alleanza con i grillini e tuffarsi in una grande ammucchiata, che dovrebbe comprendere tutto e il contrario di tutto. Di questa nuova compagine elettorale ( utile solo per alleggerire i danni e conquistare qualche seggio ) dovrebbero fare parte Gelmini, Brunetta, Carfagna, Letta, Calenda, Renzi ( che sbeffeggia Letta su " Radio 24 "), Di Maio, Bonino e tanti altri residuati di decenni di politica. Per di più questi campioni ( la Bonino è invecchiata, e tanto, sugli scranni parlamentari, ma ancora non molla ) rappresentano i " pariolini " di Calenda ( un mistero le ragioni della presenza in tutte le TV di questo controllore di milioni e milioni di voti), i " voltagabbana " di Di Maio, gli " stai sereno " di Renzi e tutta la caleidoscopica kermesse di chi cerca disperatamente un seggio parlamentare, costi quel che costi.
Purtroppo, nei collegi uninominali il rischio è del " cappotto ", con tutti i seggi al centrodestra, come avvenne in Sicilia con il 61 a zero ai tempi d'oro per Miccichè.
Noi pensiamo che Letta faccia meglio a lasciare perdere e a tornarsene in Francia, ammesso che gli hanno conservato il posto, prima della fragorosa batosta, che si preannuncia il 25 settembre.
In Sicilia le cose non vanno meglio per Letta &C. Il PD ha candidato il giudice Caterina Chinnici ( oggi ricorre l'anniversario dell'uccisione del padre Rocco), persona rispettabilissima, ma che ha compiuto le sue brave giravolte politiche e che rischia di marcire nel pantano dei vari parlamenti. La Chinnici ha superato gli altri due contendenti ( Claudio Fava per " 100 passi " e Barbara Floridia per il M5S) con una percentuale di votanti bassissima ( anzi la più bassa nella storia delle primarie siciliane), cioè 30.000 votanti ( di cui 14.552 per Chinnici) contro i 180.000 di Rita Borsellino ad esempio. Per di più Claudio Fava ha quasi annunciato il suo smarcamento dalla Chinnici, visto che questa ha preannunciato il coinvolgimento di Raffaele Lombardo in una sua eventuale giunta. Gli elettori grillini, data la frattura a livello nazionale tra M5S e PD, sicuramente non voteranno Chinnici in autunno: come dovrebbe farcela Caterina Chinnici?
A questo va aggiunto il fatto che la Chinnici è passata, con molta " non chalance ", dalla carica di assessore regionale siciliana nel governo di Raffaele Lombardo a ben due eurolegislature con il PD: non sarebbe il caso di darci un taglio e di dare spazio ad altri o vogliamo ancora un seggio parlamentare pure nell'al di là?
Ormai basta pazientare un po' e tra poche settimane tutto sarà più chiaro: sperando sempre che i cittadini e il Paese ci guadagnino.
Girolamo Piparo
29 luglio 2022