ROMA - IL MINISTRO ( PER CONTO DI DRAGHI) DI MAIO ORGANIZZA I SUOI GRUPPI PARLAMENTARI: " IGNOBILE TRADIMENTO " PER DI BATTISTA.
Sergio Battelli, Vincenzo Caso, Paola Deiana, Daniele Del Grosso, Filippo Gallinella, Luigi Iovino, Caterina Licatini, Alberto Manca, Davide Serritella e Gianluca Vacca sarebbero tra i 22 deputati del M5S decisi a lasciare il gruppo alla Camera per seguire l'avventura del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, di fatto ormai fuori dal movimento. Per il Senato si fanno i nomi di Antonella Campagna, Primo Di Nicola, Emiliano Fenu, Simona Nocerino, Vincenzo Presutto e Fabrizio Trentacoste tra i 14 disposti a tradire il M5S. Tra questi si nota la quasi assenza di parlamentari siciliani, fatta eccezione per Caterina Licatini e Antonella Campagna.
Nella maggior parte dei casi si tratta di " ascari ", che non hanno brillato per l'attività parlamentare e che difficilmente saranno rieletti. Si tratta, cioè, di tanti " signor nessuno ", che sono stati miracolati dagli Italiani nel 2018 spinti dalla voglia di rinnovamento e di pulizia: in compenso gli Italiani si sono trovati di fronte a un "ignobile tradimento ", come definisce l'operazione Alessandro Di Battista.
Non parliamo dell'ineffabile ministro degli Esteri, quasi innominabile: ha avallato tutti i governi della legisltura per desiderio di poltrone, è partito da posizioni anti Nato e anti Euro e ha ricoperto ( con l'avallo e con la protezione di Draghi, presidente non eletto da nessuno) la carica prestigiosa di ministro degli Esteri, immeritatamente e indegnamente. Tale carica è stata assunta nel passato da personaggi di grande levatura e di grande cultura, fino a finire nelle mani di Di Maio.
Ci permettiano di ricordare al purtroppo ministro degli Esteri che Elio Vito, deputato forzista, ha lasciato in questi giorni il partito nel quale era stato eletto al Parlamento e, contestualmente e signorilmente, si è dimesso dalla carica di parlamentare: aspettiamo un simile gesto ds Di Maio e dalla sua banda.Naturalmente attendiamo le elezioni politiche, con trepidazione, nella speranza che l'accozzaglia di cespugli, da Renzi a Calenda e a Bonino e a Di Maio, scompaiano dalla geografia parlamentare italiana.
Girolamo Piparo