ROMA - LA CORTE DI CASSAZIONE CONDANNA IL COMUNE DI COMISO PER VIOLAZIONE DELLA PRIVACY DI CHI CAMBIA SESSO
La I sezione civile della Corte di Cassazione, con sentenza n. 9785, ha condannato il Comune di Comiso a risarcire, con la somma di euro 75.000, una signora che aveva cambiato sesso e la cui privacy non era stata debitamente assicurata dagli uffici comunali. Al tempo stesso il Comune di Comiso è stato condannato al pagamento di euro 7.200 per spese processuali.
I fatti risalgono a qualche anno fa, allorquando un uomo, residente a Comiso, decise di cambiare sesso: all´anagrafe casmenea venne registrato il cambio di sesso. Tempo dopo la signora si trasferì in un altro comune siciliano e gli uffici comunali trasferirono tutto il fascicolo relativo alla signora per la nuova iscrizione nelle liste elettorali del comune di destinazione: omisero di non trasmettere la parte relativa alla identità sessuale precedente, per cui, a detta della Cassazione, venne violata la privacy della cittadina.
Già nel febbraio 2011 il Tribunale di Ragusa aveva condannato il Comune casmeneo per lo stesso motivo: ma il Comune aveva proposto ricorso, che si è concluso con la condanna definitiva da parte della Corte di Cassazione.
I fatti risalgono a qualche anno fa, allorquando un uomo, residente a Comiso, decise di cambiare sesso: all´anagrafe casmenea venne registrato il cambio di sesso. Tempo dopo la signora si trasferì in un altro comune siciliano e gli uffici comunali trasferirono tutto il fascicolo relativo alla signora per la nuova iscrizione nelle liste elettorali del comune di destinazione: omisero di non trasmettere la parte relativa alla identità sessuale precedente, per cui, a detta della Cassazione, venne violata la privacy della cittadina.
Già nel febbraio 2011 il Tribunale di Ragusa aveva condannato il Comune casmeneo per lo stesso motivo: ma il Comune aveva proposto ricorso, che si è concluso con la condanna definitiva da parte della Corte di Cassazione.