SCHIAFFO SOLENNE PER SALVINI, RENZI, BERLUSCONI,BONGIORNO: GLI ITALIANI HANNO RIGETTATO I REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA! ORA LA CAYENNA PER I POLITICI CORROTTI.
Gli Italiani non sono poi così sprovveduti, come qualcuno vorrebbe farci credere. E non sono, come sostiene Massimo Franco del giornalone " Il Corriere della Sera ", sempre più disaffezionati alla politica referendaria per i quesiti difficili e mal posti.
La cartina di tornasole è rappresentata dal fatto che gli Italiani hanno disertato in massa le urne referendarie: non accettano che i politici corrotti e pregiudicati possano ritornare in Parlamento e nell'amministrazione politica del paese; non accettano il controllo della politica sulla magistratura; non vogliono che siano ridotti gli arresti domiciliari, con buona pace dell'avv. Bongiorno.
Ora, se i 5 quesiti referendari hanno registrato una partecipazione miserabile, qualcosa vorrà dire? Perché, visto il segnale che proviene dalla decisione degli elettori di disertare le urne, non chiedersi se non sia meglio, da parte di Salvini, Renzi, Berlusconi e Bongiorno, avanzare delle proposte di legge in senso più restrittivo, come vorrebbero gli Italiani. Ad esempio decidiamo per legge di prevedere la Cayenna per i politici corrotti e pregiudicati, come faceva la Francia, che rifiutava i propri " rifiuti " in patria: così ci libereremmo di Formigoni e compagnia, senza manco dovere pagare il " vitalizio ", da poco restituito dagli ineffabili forzisti e leghisti. Potremmo fare una convenzione con Erdogan e chiedere di ospitare, a pagamento, i nostri politici corrotti e i nostri delinquenti nelle carceri turche, anzichè in quelle italiane, che sono diventate una barzelletta. Certo Berlusconi non gradirebbe, visto che in Turchia sono così incivili da non prevedere le " stanze dell'amore " per detenuti , che vogliono divertirsi con mogli, fidanzate e olgettine varie.
Sarebbe anche interessante eliminare gli arresti domiciliari: chi deve scontare una pena, lo deve fare in carcere, non tra le comodità di casa propria.
E' un campanello d'allarme, quello dell'astensionismo referendario di ieri 12 giugno: non è segno di disaffezione politica, ma voglia di cambiamento reale.
E' un campanello d'allarme anche per i vari Di Maio e Cancelleri: i milioni di Italiani, che hanno votato M5S nel 2018, non demordono e si sono schierati con Gratteri, Di Matteo, Ingroia in questi referendum. Non accetteranno, alle prossime elezioni politiche, un Di Maio, incompetente ministro degli Esteri, o un viceministro Cancelleri (fedele alla famiglia, più che agli elettori, tanto da sistemare la sorella Azzurra in Parlamento e il cognato architetto al MEF) " ascari " a tutti i costi di un governo impopolare : tradire le speranze di milioni di elettori porterà al disastro pentastellato e alla ricerca di uno sbocco politico diverso per milioni di elettori di buona speranza.
Girolamo Piparo