SCICLI - ENTRO IL 31 OTTOBRE DOMANDE PER I LUC: ESCLUSI I PERCETTORI DEL RdC.
Luc, c’è un bando, le domande entro il 31 ottobre
Lavori di Utilità Collettiva, una nuova opportunità offerta dal Comune di Scicli
Scadono il 31 ottobre i termini per la presentazione delle domande dei LUC (Lavori di Utilità collettiva) gestiti dal Distretto Socio Sanitario n° 45.
A darne notizia il sindaco di Scicli Mario Marino e l’assessore Elio Tasca.
Le domande vanno presentate su apposito modulo scaricabile dal sito istituzionale del Comune o ritirabile negli uffici dei Servizi Sociali.
Possono presentare istanza per partecipare ai lavori di pubblica utilità della durata di mesi sei, con interruzione obbligatoria di un mese, dopo i primi tre, le famiglie in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o inferiori a € 12.000,00. I requisiti di ammissione sono la residenza nel Comune di almeno tre anni; stranieri residenti che abbiano carta di soggiorno o permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno; utenti che non siano accolti presso centri o strutture di accoglienza la cui retta è a carico totale o parziale del Comune.
Non potranno partecipare i nuclei familiari all’interno dei quali ci sia un componente percettore di reddito di cittadinanza.
Lavori di Utilità Collettiva, una nuova opportunità offerta dal Comune di Scicli
Scadono il 31 ottobre i termini per la presentazione delle domande dei LUC (Lavori di Utilità collettiva) gestiti dal Distretto Socio Sanitario n° 45.
A darne notizia il sindaco di Scicli Mario Marino e l’assessore Elio Tasca.
Le domande vanno presentate su apposito modulo scaricabile dal sito istituzionale del Comune o ritirabile negli uffici dei Servizi Sociali.
Possono presentare istanza per partecipare ai lavori di pubblica utilità della durata di mesi sei, con interruzione obbligatoria di un mese, dopo i primi tre, le famiglie in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o inferiori a € 12.000,00. I requisiti di ammissione sono la residenza nel Comune di almeno tre anni; stranieri residenti che abbiano carta di soggiorno o permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno; utenti che non siano accolti presso centri o strutture di accoglienza la cui retta è a carico totale o parziale del Comune.
Non potranno partecipare i nuclei familiari all’interno dei quali ci sia un componente percettore di reddito di cittadinanza.