SCICLI - I GRANDI " TROMBATI " ALLE AMMINISTRATIVE: GIORGIO VINDIGNI. NON ERA MEGLIO PRESENTARSI SENZA CANCELLERI?
Più grande è il clamore durante la campagna elettorale e immenso è il tonfo, quando non si raggiungono i risultati: è il caso delle amministrative di domenica scorsa, che hanno registrato la totale " débacle " del candidato Giorgio Vindigni. Attorno a Vindigni si era formata una coalizione, che sulla carta sembrava una corazzata. Sei erano le liste, che hanno sorretto Vindigni, dal M5S al Pd, dall'UDC a " Cittadini per Scicli ", da " Scicli Ka" a " Vindigni sindaco ". Ininterrotte sono state le manifestazioni pubbliche a sostegno con vip politici, deputati, ex sindaci, tutti a manifestare il proprio " endorsement " al candidato, che avrebbe dovuto farcela al primo turno. A Scicli c'è stata la passerella di deputati ed esponenti del governo, dagli onorevoli regionali Dipasquale (PD) e Stefania Campo (M5S) a Giuseppe Provenzano ( vicesegretario nazionale del PD) e a Giancarlo Cancelleri, viceministro pentastellato in carica. E poi gli ex sindaci, da Bartolomeo Falla a Susino, non hanno fatto mancare il loro appoggio. Sicuro di sè, il candidato Vindigni aveva già dato il via alla spartizione: Concetta Morana ( in quota M5S), Lucia Nifosì (in quota PD) e Giuseppe Adamo ( in quota UDC, partito un tempo egemone in città) erano diventati assessori " in pectore ".
Solo che non si sono fatti i dovuti conti con il " destino cinico e baro ". Ci si è dimenticati che il PD ( un tempo, come PCI, grande risorsa a Scicli) alle passate elezioni ha dovuto registrare le " legnate " elettorali per una parlamentare uscente sciclitana, travolta dall'ondata grillina; ci si è dimenticati, anche, che Cancelleri, viceministro, è coinvolto in una parentopoli siciliana ( e non è il solo ), accusato a destra e a manca dell'ascesa sua da magazziniere a viceministro, della sorella Azzurra ( chi la conosce e chi è al corrente delle sue mirabili " performances " in Parlamento alzi la mano) trasformata in deputato alla Camera e del cognato ( sembra ora ex cognato), che da architetto è diventato consigliere del MEF, tra lo stupore della Corte dei Conti.
Certo Cancelleri ( lo stesso del miracolo della " Freccia bianca ", vecchio locomotore destinato al macero, ridipinto e spedito in Sicilia) non è l'unico politico siciliano incappato nella " parentopoli ", come accusa l'ex grillino Giarrusso. E' ovvio, comunque, che la sua presenza a fianco di Vindigni è stata una iattura, come sarà disastrosa per l'intero M5S alle prossime politiche, se non viene estromesso in malo modo e subito dal movimento: il posto di magazziniere a Caltanissetta lo attende.
In queste condizioni il candidato, che sembrava il grande vincitore, è precipitato nelle preferenze dei cittadini, che sciocchi non sono, tanto da non mandarlo neanche al ballottaggio.
Udite ! Udite ! Per una manciata di voti a momenti non è riuscito a essere eletto a primo turno un " out sider ", Mario Marino, che va favorito al ballottaggio.
Tra due domeniche vedremo come andrà a finire ... con buona pace di Vindigni e della sua meravigliosa " armata Brancaleone ", impietosamente sconfitta alle elezioni.
Girolamo Piparo