SCICLI- LA CULTURA POLACCA INCONTRA LA LUCE DI SCICLI AL MULINO SAN NICOLO´



Not I
International Multimedia Exhibition
OPENING / Giovedì, 27 agosto 2015 / h. 21:00
SITE MILL - Mulino San Nicolò / Via Nazionale 55 / Scicli (Rg)
ARTISTI
Agata Drogowska / Polonia - USA
Emrah Gökdemir / Turchia
Paweł Korbus / Polonia
Ola Kozioł / Polonia
Ola Kujawska / Germania - Polonia
Kasia Kujawska-Murphy / Polonia - UK
Héctor Solari / Germania
Edyta Wolska / Polonia
Maria Wrońska / Polonia
A cura di Kasia Kujawska-Murphy ed Edyta Wolska
Coordinamento del progetto Ola Kujawska, Christian Costa e Sasha Vinci
LA CULTURA POLACCA INCONTRA LA LUCE DI SCICLI.
Una mostra internazionale, un incontro pubblico, una residenza d´artista.
SITE SPECIFIC di Scicli (Rg) con il progetto Not I si proietta verso la Polonia, una delle scene artistiche più vivaci d´Europa, avviando una nuova collaborazione con artisti e curatori internazionali.
Il progetto Not I, ideato dalle curatrici Edyta Wolska (artista, curatrice e direttrice della BALTIC CONTEMPORARY ART GALLERY di Słupsk) e Kasia Kujawska-Murphy (artista, curatrice di progetti internazionali e docente presso l´Università di Belle Arti di Poznań), è stato inaugurato nella sua prima edizione presso la BWA Contemporary Art Gallery di Katowice nel 2014.
Not I sarà adesso presentato a Scicli per creare connessioni tra realtà che condividono gli stessi ideali e lo stesso agire critico. Un progetto multiculturale generato dalla necessità e dal desiderio di superare certi limiti, per proiettarsi al di la di certi confini, confermando il legame tra impegno artistico e sociale.
Questa esperienza intende creare nel tempo nuove possibilità di collaborazione tra Italia e Polonia, inserendosi nell´attività pluriennale di SITE SPECIFIC volta alla valorizzazione di Scicli attraverso progetti di ricerca d´arte contemporanea.
I concetti espressi in questo progetto traggono ispirazione dal monologo "Not I" scritto da Samuel Beckett nel 1972. Gli artisti Agata Drogowska (Polonia - USA), Emrah Gökdemir (Turchia), Paweł Korbus (Polonia), Ola Kozioł (Polonia), Ola Kujawska (Germania - Polonia), Kasia Kujawska-Murphy (Polonia - UK), Héctor Solari (Germania), Edyta Wolska (Polonia), Maria Wrońska (Polonia), si relazionano con tematiche complesse quali l´attesa, il ricordo, la lotta contro la futilità dell´esistenza, creando opere che rileggono il presente analizzando le problematiche connesse alla disuguaglianza di genere in tutto il mondo.
[...] Perché la sessualità - eterna energia atavica - diventa oggetto di manipolazione? Perché negli ultimi tempi è essa divenuta parte del paesaggio quotidiano, soprattutto nei media, dove viene utilizzata in spot pubblicitari che influenzano sia uomini che donne? Si potrebbe pensare che tale questione non ci riguardi in alcun modo. Ebbene, lo scopo di questo progetto è di dimostrare quanto ognuno di noi sia invischiato in questo aspetto fondamentale della vita moderna; di provare quanto le discussioni sui miti e sulle verità riguardanti le donne ci riguardino, andando ad influenzare il nostro modo di essere nel mondo.
[...] Il progetto affronta il mito della parità di diritti tra uomini e donne, l´inevitabile scelta tra casa e lavoro, e, infine, l´importanza di un discorso artistico sulla condizione femminile.
(Traduzione dal testo di Kasia Kujawska-Murphy dal catalogo Nie Ja / Not I)
INCONTRO CON LE CURATRICI DI NOT I
Durante la serata dell´inaugurazione, presso il giardino di SITE MILL - Mulino San Nicolò, si terrà alle ore 22:00 un talk con le curatrici Edyta Wolska e Kasia Kujawska-Murphy. Sarà questa l´occasione per raccontare al pubblico la genesi di Not I, le opere presenti in mostra, ed una selezione dei progetti a cui le curatrici hanno lavorato in Polonia, Giappone e Germania.
LA RESIDENZA DI SPAZI DOCILI
SITE SPECIFIC avvia una collaborazione con il collettivo di arte pubblica Spazi Docili.
Dal 15 al 27 agosto, Christian Costa di Spazi Docili, svolgerà il ruolo di coordinatore e mediatore culturale tra le parti italiana e polacca del progetto Not I, iniziando a conoscere i luoghi e le persone di Scicli.
Durante il periodo di residenza (28 agosto - 15 settembre 2015) Spazi Docili organizzerà una serie di talk ed incontri informali in cui saranno affrontate alcune urgenze del mondo della cultura e dell´arte contemporanea. L´intento è di generare un discorso critico complesso, condiviso e dialettico rivolto al pubblico del territorio della città siciliana. A tale riflessione collettiva e non-gerarchica, corrisponderà una esplorazione del contesto locale volta alla produzione d´interventi e azioni di arte pubblica.
SCHEDA PROGETTO
TITOLO
Not I
International Multimedia Exhibition
ARTISTI
Agata Drogowska / Polonia - USA
Emrah Gökdemir / Turchia
Paweł Korbus / Polonia
Ola Kozioł / Polonia
Ola Kujawska / Germania - Polonia
Kasia Kujawska-Murphy / Polonia - UK
Héctor Solari / Germania
Edyta Wolska / Polonia
Maria Wrońska / Polonia
CRITICI / CURATORI
Kasia Kujawska-Murphy
Edyta Wolska
COORDINAMENTO
Ola Kujawska
Christian Costa
Sasha Vinci
SEDI
SITE MILL - Mulino San Nicolò / Via Nazionale 55 / Scicli (Rg)
INAUGURAZIONE
Giovedì, 27 agosto 2015 / h. 21:00
TALK
Giovedì, 27 agosto 2015 / h. 22:00
ORARI VISITE
Ingresso libero / Da martedì a domenica, dalle 18:00 alle 23:00
UFFICIO STAMPA
MediaLive / Carmelo Saccone / T. +39 345 12 28 330 / info@medialivecomunicazione.com
SPAZI DOCILI
www.spazidocili.org
www.facebook.com/SpaziDocili
CONTATTI SITE SPECIFIC
www.sitespecific.it
infositespecific@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/sitespecificart
Sasha Vinci / Direzione Artistica / T. +39 380 51 34 687 / sasha_vinci@yahoo.it
Marilina Buscema / Cultural Manager / T. +39 327 83 84 089 / marilinabuscema@gmail.com
Francesca Vinci Mortillaro / Comunicazione e Amministrazione / T. +39 327 88 35 695 / francescavincimortillaro@gmail.com
Maria Grazia Galesi / Coordinamento / mariagrazia.galesi@gmail.com
Piero Roccasalvo / Graphic Designer
Piero Pisana / Allestimenti
MISSION SITE SPECIFIC
SITE SPECIFIC è una realtà indipendente che si esprime attraverso la ricerca e la sperimentazione delle arti contemporanee. Si sviluppa per volontà di un collettivo di artisti e professionisti che si confrontano e creano idee e progetti per raggiungere attraverso l´arte obiettivi comuni; un gruppo di persone che avvertono l´urgenza di un rinnovamento culturale. SITE SPECIFIC è una realtà dinamica che necessita di interagire con spazi differenti per dar vita ad una singolare "performance culturale" che trasforma Scicli in un Teatro Vivo, in un luogo in cui la creatività contemporanea può "abitare ed esistere". Il collettivo SITE SPECIFIC nato nella città di Scicli, riconosciuta Patrimonio Unesco, è interessato a creare nuove possibilità di dialogo e relazioni con altre realtà nazionali e internazionali; desidera avviare proficue collaborazioni con enti pubblici e privati, evitando però di accettare compromessi che possano alterare i valori della sua costituzione. I progetti e le diverse attività di ricerca di SITE SPECIFIC sono regolarizzate dall´Associazione Culturale Pass/o. L´ideatore e fondatore di SITE SPECIFIC è l´artista e direttore artistico Sasha Vinci.
Not I
Katarzyna Kujawska-Murphy
L´opera di Samuel Beckett si concentra sul significato del vivere e sul dramma privato degli esseri umani nei contesti dati di civiltà, tempo e luogo. Nel suo monologo Non io [Not I] egli finisce con il porre domande esistenziali anche sulla condizione femminile. Nel testo la vita ripetitiva porta una donna alla convinzione di essere stata punita da Dio. Senza alcun tentativo di scoprirne il motivo, essa si rende conto di non provare né sofferenza né godimento e crede di dover dire qualcosa di importante a proposito.
La vita e la rilevanza di un essere umano dipendono dalla cultura e dalla religione, e l´importanza delle donne varia notevolmente a seconda dei luoghi. Nel mondo occidentale il ruolo della donna è ben riconosciuto, e la lotta per la parità dei diritti si riferisce ormai principalmente a questioni come quella degli uomini che decidono in luogo delle donne sull´accesso a posizioni di lavoro paritarie o sull´avere un figlio, o alla credibilità di una donna riguardo carriera/famiglia.
Perché la sessualità - eterna energia atavica - diventa oggetto di manipolazione? Perchè negli ultimi tempi è essa divenuta parte del paesaggio quotidiano, soprattutto nei media, dove viene utilizzata in spot pubblicitari che influenzano sia uomini che donne? Si potrebbe pensare che tale questione non ci riguardi in alcun modo. Ebbene, lo scopo di questo progetto è di dimostrare quanto ognuno di noi sia invischiato in questo aspetto fondamentale della vita moderna; di provare quanto le discussioni sui miti e sulle verità riguardanti le donne ci riguardino, andando ad influenzare il nostro modo di essere nel mondo. Sogniamo di sbarazzarci di questo sentore di tabù e migliorare così la situazione di tutti noi. Quanta libertà è oggi lasciata alle donne nelle teocrazie? Ci sono strumenti e mezzi che le donne possono utilizzare nella loro lotta per la libertà.
La sessualità femminile è alla base di numerose questioni - dal mito di Adamo ed Eva, alla caccia alle streghe, dalla prostituzione alle molestie sessuali e agli stupri. È il fattore immutabile dietro la maggior parte delle controversie; la ragione per la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso. È causa di vertigine e combustibile per il desiderio; può scatenare tanto passioni travolgenti quanto molestie. La sessualità può essere manipolata, e la domanda di sesso porta alla prostituzione. Si tratta di un bisogno umano atavico, che, qualora bloccato, può portare alla nevrastenia. La sessualità sarà sempre destinata a suscitare intense emozioni.
E tuttavia è sempre la sessualità, quell´elemento così desiderato e odiato del fascino femminile, lo strumento utilizzato da Madonna - icona del mondo occidentale, regina della musica pop - nella sua protesta contro l´aggressione a Malala Yousafzai, quattordicenne pakistana, attivista in favore dell´istruzione femminile.
L´accesso delle donne all´istruzione, alla libertà, ai diritti politici, sociali, religiosi e culturali non è ´qualcosa che non ci riguarda´. L´arte di Shirin Neshat lo testimonia in tutto il mondo.
Non possiamo più dire di non saperne nulla del mondo che si trova al di là del ´nostro´.
Al giorno d´oggi, in Occidente, abbiamo la fortuna di godere di uno stato di relativa uguaglianza. Allo stesso tempo, la posizione delle donne autorevoli e rispettate non è così ovvia nel mondo occidentale. Quante eccezionali donne artiste, equivalenti di Marina Abramović o Shirin Neshat, ci sono? Katarzyna Kobro avrebbe risparmiato le sue opere, qualora fosse stata un uomo?
Questo progetto pone l´accento sui problemi e le conseguenze della disuguaglianza di genere in tutto il mondo. La relativa mancanza di tabù nel mondo occidentale è in contrasto con la mancanza di molti diritti, compreso quello all´istruzione, in altri luoghi. Il progetto affronta il mito della parità di diritti tra uomini e donne, l´inevitabile scelta tra casa e lavoro, e, infine, l´importanza di un discorso artistico sulla condizione femminile.
Traduzione: Christian Costa
Tratto da: AAVV, Nie Ja | Not I, BWA Contemporary Art Gallery, Katowice, 2014, pp. 5-8.
Not I
Katarzyna Kujawska-Murphy
Samuel Beckett makes an inquiry into the meaning of life and into a man´s private drama in the context of Civilisation, Time and Place. His play Not I asks existential questions about women too. A woman´s mechanical life leads her to think that she has been punished by God. Without any attempt to discover the reason, she knows that she experiences neither suffering nor enjoyment and believes there is something important that she needs to say.
A human´s life and significance depends on culture and religion, and the importance of women varies considerably depending on the locality. In the western world, the woman´s role has been well recognised. The fight for equal rights mainly relates to the problem of men deciding for women in issues such as access to equal job positions or having a child, as well as to a woman´s credibility in the career-family area.
Why has sexuality - atavistic eternal energy - become the subject of manipulation and, in recent times, why has it also come to be part of everyday scenery, especially in the media, where it is used in commercials that sway both men and women? You might think that this issue has absolutely nothing to do with you. Well, the aim of the project is to demonstrate how each of us has been entangled in this fundamental aspect of modern life, to prove that discussions about women´s myths and truths concern you, affecting your functioning in the world. There is a dream about getting rid of this whiff of taboo and thus bettering the situation of us all. How much freedom is enjoyed by women in theocracies? There are tools and means that women can use in their fight for freedom.
Female sexuality has created numerous problems - starting from the myth about Adam and Eve, to witch hunts, prostitution, sexual harassment and rape. It is the eternal factor behind most controversies; the reason for Adam and Eve´s expulsion from Paradise. It is the cause of vertigo and fuel for desire; it could be a trigger for beautiful passion or harassment. Sexuality can be manipulated, and the demand for sex leads to prostitution. It is an atavistic human need, and blocking it might result in neurasthenia. Sexuality is bound to stir intense emotions forever.
However, it is sexuality, that very much desired and hated element of female allure, that has been used by the western world´s icon - the queen of pop music - Madonna, in her protest against the aggression against Malala Yousafzai, a fourteen year old Pakistani girl who has campaigned for education for women.
Women´s access to education, freedom, political, social, religious and cultural rights is not ´none of our business´. Shirin Neshat´s art is recognised all over the world.
We can no longer say that we know nothing about the world that lies outside ´ours´.
Nowadays, in the West, we are lucky to enjoy the state of relative equality.
At the same time, the position of decision-making and respected women is not so obvious in the western world. How many outstanding women artists, counterparts of Marina Abramowić or Shirin Neshat, are there? Would Katarzyna Kobro have spared her works, had she been a man?
The project lays emphasis on demonstrating the problems and the consequences of gender inequality in the whole world. The relative lack of taboo in the western world stands in contrast with the lack of many rights, including the right to education, elsewhere. The project addresses the myth of equal rights for men and women, the unavoidable choice between home and work, and finally, the importance of an artistic discourse about women.
From: AAVV, Nie Ja | Not I, BWA Contemporary Art Gallery, Katowice, 2014, pp. 5-8.