SPOLETO - GRANDI SUCCESSI PER IL TENORE RAGUSANO JONATHAN CILIA FARO
JONATHAN CILIA FARO IL TENORE SICILIANO CHE PASSA DAI CONCERTI NEGLI STADI AMERICANI ALLE CENE DI GALA IN VATICANO
Sold out al concerto con il jazzista Jesús Molina a Spoleto e onorificenza speciale dell'Accademia Internazionale Mauriziana consegnatagli da Don Fabrizio Mechi, duca di Pontassieve
Il rientro in Italia, quello del tenore Jonathan Cilia Faro è stato esplosivo e coronato da importanti riconoscimenti.
Prima con l'uscita del nuovo singolo “L'Incredula rosa” composto da Sergio Cammariere e Roberto Kunsler che sta ottenendo un ottimo riscontro di pubblico.
In seguito con il sold out, al teatro Caio Mellisso di Spoleto, in occasione della terza edizione del Festival “Spoleto Jazz”, ideato dal direttore artistico Silvia Alunni. Qui Jonathan Cilia Faro si è esibito con il jazzista colombiano Jesús Molina (e il suo quartetto), giovane rivelazione, che vanta importanti collaborazioni a livello mondiale con artisti del calibro di Jordan Rudess, Noel Schajris, Marco Minnemann.
Infine il 20 novembre, un'altra grande sorpresa: la consegna al tenore di un'onorificenza speciale da parte dell'Accademia Internazionale Mauriziana conferitagli da Don Fabrizio Mechi, duca di Pontassieve per il suo impegno; oltre 250 concerti di beneficienza in tutto il mondo in 20 anni di carriera. Una testimonianza di stima che va a coronare l'idea che il tenore ha della musica che deve essere anche “espressione di condivisione, amore, attenzione verso il prossimo”.
Alla cerimonia, si è svolta lo scorso 20 novembre durante la cena di gala presso il TH Roma - Carpegna Palace Hotel di Roma, erano presenti anche il gran priore cardinale Francesco Monterisi, il priore per l'Italia arcivescovo Claudio Maria Celli e il jazzista Jesús Molina.
“Ritornare in Patria - sottolinea Jonathan Cilia Faro – per questa onorificenza è un'emozione unica. Ringrazio dal profondo del mio cuore, il dottor Salvatore Pulvirenti per aver creduto nel mio lavoro e per avermi accompagnato in questo viaggio di ritorno nella mia home land” e aggiunge sorridendo: “Nemo profeta in Patria. Malgrado questa sia spesso una cruda realtà, non ho mai nutrito alcun risentimento e, anzi, ho sempre lottato per la cultura italiana nel mondo, continuando a parlare della nostra bellissima Nazione in qualunque continente io sia stato”.
Sold out al concerto con il jazzista Jesús Molina a Spoleto e onorificenza speciale dell'Accademia Internazionale Mauriziana consegnatagli da Don Fabrizio Mechi, duca di Pontassieve
Il rientro in Italia, quello del tenore Jonathan Cilia Faro è stato esplosivo e coronato da importanti riconoscimenti.
Prima con l'uscita del nuovo singolo “L'Incredula rosa” composto da Sergio Cammariere e Roberto Kunsler che sta ottenendo un ottimo riscontro di pubblico.
In seguito con il sold out, al teatro Caio Mellisso di Spoleto, in occasione della terza edizione del Festival “Spoleto Jazz”, ideato dal direttore artistico Silvia Alunni. Qui Jonathan Cilia Faro si è esibito con il jazzista colombiano Jesús Molina (e il suo quartetto), giovane rivelazione, che vanta importanti collaborazioni a livello mondiale con artisti del calibro di Jordan Rudess, Noel Schajris, Marco Minnemann.
Infine il 20 novembre, un'altra grande sorpresa: la consegna al tenore di un'onorificenza speciale da parte dell'Accademia Internazionale Mauriziana conferitagli da Don Fabrizio Mechi, duca di Pontassieve per il suo impegno; oltre 250 concerti di beneficienza in tutto il mondo in 20 anni di carriera. Una testimonianza di stima che va a coronare l'idea che il tenore ha della musica che deve essere anche “espressione di condivisione, amore, attenzione verso il prossimo”.
Alla cerimonia, si è svolta lo scorso 20 novembre durante la cena di gala presso il TH Roma - Carpegna Palace Hotel di Roma, erano presenti anche il gran priore cardinale Francesco Monterisi, il priore per l'Italia arcivescovo Claudio Maria Celli e il jazzista Jesús Molina.
“Ritornare in Patria - sottolinea Jonathan Cilia Faro – per questa onorificenza è un'emozione unica. Ringrazio dal profondo del mio cuore, il dottor Salvatore Pulvirenti per aver creduto nel mio lavoro e per avermi accompagnato in questo viaggio di ritorno nella mia home land” e aggiunge sorridendo: “Nemo profeta in Patria. Malgrado questa sia spesso una cruda realtà, non ho mai nutrito alcun risentimento e, anzi, ho sempre lottato per la cultura italiana nel mondo, continuando a parlare della nostra bellissima Nazione in qualunque continente io sia stato”.