VITTORIA - IL CORAGGIO DI ANDREA DEZIO NELLA SUA BATTAGLIA QUOTIDIANA
Sono tanti gli esempi di coraggio e di impegno nel mondo: a Vittoria c´è il caso di un giovane architetto di 30 anni, Andrea Dezio, affetto da sordità sin dalla nascita. Andrea ha lottato tutta la vita, impegnandosi momento per momento, con grande coraggio e superando i mille momenti di stanchezza e di delusione, per conquistare la normalità, per sentire, per parlare, per apprezzare la musica, per godere dei suoni, della voce delle persone care, della mamma, del papà, degli amici.
Sin da bambino per Andrea il " giocattolo preferito era il silenzio ", che resta tale, sempre, anche adesso, quando la tecnologia aiuta a rompere il muro e a diventare normali.
Andrea ha studiato, è arrivato a conseguire la laurea in Architettura, presso l´Università di Palermo, sezione staccata di Agrigento. Ora svolge l´attività di libero professionista all´interno di uno studio tecnico: ha vinto la sua battaglia e lo additiamo a esempio per tutti, normodotati e non, l´esempio di chi con impegno e orgoglio ha lottato, soffrendo, e ha fatto tanto, anzi tutto, per vincere la sua battaglia, nella vita e nel lavoro.
Proprio con le struggenti parole di Andrea ripercorriamo la sua esperienza:
"Sono nato sordo,
sì sordo.
Non sentivo, non parlavo, non capivo.
Essere sordi non significa essere handicappati.
Non significa essere disabili.
La sordità è invisibile,
la sordità è libertà,
la sordità è vita,
la sordità è silenzio.
Da bambino il mio giocattolo preferito era il silenzio.
Sì, il silenzio.
Tutto per me era in "OFF".
La sordità è la mia migliore amica.
La sordità è parte della mia vita.
Mi ha fortificato, mi ha fatto crescere,
ma nello stesso tempo mi ha indebolito,
impaurito, mi ha confuso.
I miei piccoli amichetti erano gli apparecchi,
gli apparecchi acustici,
sentivo ma non capivo;
non funzionavano al 100% gli apparecchi,
no, non funzionavano, mamma!
Voglio sentire.
Sordità devo superarti, oltrepassarti.
Un ostacolo superabile,
dietro il quale c´è
La vita! La Luce! La Musica!
Il rumore ! La parola! La melodia!
Mamma cos´è la musica?
Mamma cos´è il rumore?
Mamma cos´è la parola?
Mamma cos´è la melodia?
Ostacoli, sacrifici, combattimenti, battaglie.
No, non mi arrendo, mamma non mi arrendo.
Non mi arrendo.
Impianto cocleare. Impianto.
Sì, impianto, mamma.
Sarà un piccolo tunnel attraverso il quale passano
i rumori, le melodie, la musica.
Potrò rinascere.
Rinascerò.
Per anni e anni ho scoperto
quanto è bello vivere,
quanto bisogna sudare,
quanto bisogna lottare,
quanto bisogna combattere per una cosa
se vuoi ottenere il massimo nella vita.
Mamma adesso posso capire cosa
mi sono perso in questi 30 anni di silenzio;
ho capito cosa significa sentire,
cosa significa assaporare la musica.
La tua voce, mamma, per me è musica;
la tua voce, mamma, per la prima volta mi ha fatto...
vibrare l´anima.
Ma il mio giocattolo preferito resta sempre il silenzio!
Amo la mia sordità, amo il mio essere sordo
E il sentire a modo mio.
Non arrendetevi mai per ottenere qualcosa nella vita! Lottate sempre!
Perché lottare significa vincere
e io ho vinto la mia battaglia ! "
Andrea Dezio
Sin da bambino per Andrea il " giocattolo preferito era il silenzio ", che resta tale, sempre, anche adesso, quando la tecnologia aiuta a rompere il muro e a diventare normali.
Andrea ha studiato, è arrivato a conseguire la laurea in Architettura, presso l´Università di Palermo, sezione staccata di Agrigento. Ora svolge l´attività di libero professionista all´interno di uno studio tecnico: ha vinto la sua battaglia e lo additiamo a esempio per tutti, normodotati e non, l´esempio di chi con impegno e orgoglio ha lottato, soffrendo, e ha fatto tanto, anzi tutto, per vincere la sua battaglia, nella vita e nel lavoro.
Proprio con le struggenti parole di Andrea ripercorriamo la sua esperienza:
"Sono nato sordo,
sì sordo.
Non sentivo, non parlavo, non capivo.
Essere sordi non significa essere handicappati.
Non significa essere disabili.
La sordità è invisibile,
la sordità è libertà,
la sordità è vita,
la sordità è silenzio.
Da bambino il mio giocattolo preferito era il silenzio.
Sì, il silenzio.
Tutto per me era in "OFF".
La sordità è la mia migliore amica.
La sordità è parte della mia vita.
Mi ha fortificato, mi ha fatto crescere,
ma nello stesso tempo mi ha indebolito,
impaurito, mi ha confuso.
I miei piccoli amichetti erano gli apparecchi,
gli apparecchi acustici,
sentivo ma non capivo;
non funzionavano al 100% gli apparecchi,
no, non funzionavano, mamma!
Voglio sentire.
Sordità devo superarti, oltrepassarti.
Un ostacolo superabile,
dietro il quale c´è
La vita! La Luce! La Musica!
Il rumore ! La parola! La melodia!
Mamma cos´è la musica?
Mamma cos´è il rumore?
Mamma cos´è la parola?
Mamma cos´è la melodia?
Ostacoli, sacrifici, combattimenti, battaglie.
No, non mi arrendo, mamma non mi arrendo.
Non mi arrendo.
Impianto cocleare. Impianto.
Sì, impianto, mamma.
Sarà un piccolo tunnel attraverso il quale passano
i rumori, le melodie, la musica.
Potrò rinascere.
Rinascerò.
Per anni e anni ho scoperto
quanto è bello vivere,
quanto bisogna sudare,
quanto bisogna lottare,
quanto bisogna combattere per una cosa
se vuoi ottenere il massimo nella vita.
Mamma adesso posso capire cosa
mi sono perso in questi 30 anni di silenzio;
ho capito cosa significa sentire,
cosa significa assaporare la musica.
La tua voce, mamma, per me è musica;
la tua voce, mamma, per la prima volta mi ha fatto...
vibrare l´anima.
Ma il mio giocattolo preferito resta sempre il silenzio!
Amo la mia sordità, amo il mio essere sordo
E il sentire a modo mio.
Non arrendetevi mai per ottenere qualcosa nella vita! Lottate sempre!
Perché lottare significa vincere
e io ho vinto la mia battaglia ! "
Andrea Dezio