VITTORIA - MINACCE AL SINDACO AIELLO
Minacce sui social al Sindaco Aiello
Probabilmente l’azione amministrativa intrapresa dal Sindaco e dalla Giunta, per contrastare l’ illegalità, è stata intercettata da ambienti particolarmente attivi che non esitano a gettare la maschera e a minacciare, molto verosimilmente nel vano tentativo di bloccare.
Nel caso specifico, il riferimento è ad un post firmato da un soggetto, il cui nome è già stato inviato alle forze dell'ordine, che tra l’altro ha scritto: -riportiamo integralmente- “ Sindaco sei un pezzo di merda e uno sbirro..."
Forse questo tizio pensa di intimidire o di porre in essere una minaccia che non ha bisogno di esperti, per essere catalogata: mafiosa.
"Se pensa di ottenere risultati su qualcosa o su qualcuno, sbaglia". Ha dichiarato il Sindaco.
In ogni caso il tentativo di intimidazione è stato segnalato, unitamente al post pubblicato, agli organi di polizia e alla Procura antimafia perché possa essere avviata una indagine atta ad accertare le vere intenzioni di questa persona.
Qualunque sia la ragione di una protesta o di una non condivisione di atti amministrativi o altro, non è giustificabile il tono arrogante e minaccioso con cui si pone l'autore di questo post.
Ufficio Stampa
Probabilmente l’azione amministrativa intrapresa dal Sindaco e dalla Giunta, per contrastare l’ illegalità, è stata intercettata da ambienti particolarmente attivi che non esitano a gettare la maschera e a minacciare, molto verosimilmente nel vano tentativo di bloccare.
Nel caso specifico, il riferimento è ad un post firmato da un soggetto, il cui nome è già stato inviato alle forze dell'ordine, che tra l’altro ha scritto: -riportiamo integralmente- “ Sindaco sei un pezzo di merda e uno sbirro..."
Forse questo tizio pensa di intimidire o di porre in essere una minaccia che non ha bisogno di esperti, per essere catalogata: mafiosa.
"Se pensa di ottenere risultati su qualcosa o su qualcuno, sbaglia". Ha dichiarato il Sindaco.
In ogni caso il tentativo di intimidazione è stato segnalato, unitamente al post pubblicato, agli organi di polizia e alla Procura antimafia perché possa essere avviata una indagine atta ad accertare le vere intenzioni di questa persona.
Qualunque sia la ragione di una protesta o di una non condivisione di atti amministrativi o altro, non è giustificabile il tono arrogante e minaccioso con cui si pone l'autore di questo post.
Ufficio Stampa