VIZZINI - POLEMICHE CONTRO L' ASSESSORE SAMONA' PER IL CENTENARIO VERGHIANO
A Vizzini in scena il Grande Fratello Verghiano: finalmente è arrivato il tanto atteso parto. Dopo un anno di attesa, si potrà ammirare il risultato della gestione di Alberto Samonà, subentrato alla guida dei Beni Culturali al posto di Sebastiano Tusa, deceduto, purtroppo, in un catastrofico incidente aereo. L’Assessore leghista, prima si informa delle attività che erano state fatte a Vizzini negli anni - città natia dello scrittore - poi mette fuori gioco ogni possibile intromissione esterna per dare vita a un suo specifico progetto. In accordo con il Mibact, dapprima lancia il finanziamento di 20 milioni de la Cunziria, borgo che viveva in totale abbandono amministrativo, recuperato grazie alle associazioni locali, che poi esclude dalla redazione del bando, promuovendo un progetto che assomiglia molto alle attività realizzate in precedenza dagli stessi, poi fa del Centenario Verghiano una sua specifica esclusività. Neanche l’emissione del Francobollo commemorativo dello Scrittore è opera sua, visto che la richiesta era stata promossa sempre dalle associazioni vizzinesi al Mise, nonostante ciò costituisce un evento celebrativo il 27 gennaio 2022, dove il titolo viene presentato pubblicamente evitando, anche in questo caso, di invitare e citare esplicitamente i reali committenti. Curiosa appare anche la passerella al Taobuk di Taormina, presenziata dal Presidente Mattarella, dove ancora una volta le realtà vizzinesi sono assenti. Piuttosto che rendere protagonisti i paesi direttamente interessati, in questo caso Vizzini, in cui sono ambientate la maggior parte delle sue opere, tra cui Cavalleria Rusticana, Mastro Don Gesualdo, Capinera, Jeli il Pastore, La Roba, Gramigna, e Licodia Eubea (paese confinante) propone una politica di esclusione, volta verso determinati gruppi, in particolare : Teatro Stabile, Fondazione Verga e Teatro Bellini. Somme che sono finite, tramite iniziative direttamente promosse, anche Termini Imerese (lontana dai luoghi verghiani) a favore di una manifestazione sul tema, curata da Angelo Butera. A secco sono rimaste, invece, paradossalmente, proprio le associazioni vizzinesi legate specificamente a Verga, costrette a produrre iniziative con i propri fondi e con pochi spiccioli che la nuova amministrazione ha potuto stanziare. Realtà organizzative che da lunga tradizione si spendono sull’argomento, con attività che vanno dal recupero e tutela delle location all’organizzazione di tradizionali festival che richiamano migliaia di partecipanti. Le istanze di sostegno vengono rigettate dal leghista che preserva in una precisa idea, evitando di instaurare ogni forma di dialogo con le organizzazioni locali. Di gran segreto costituisce un comitato, ricevendo dal Mibact fondi per € 50.000 somme che unisce a quelle predisposte dalla Regione sull’argomento, ovvero € 230.000 dal Dipartimento Identità Culturale Siciliana e €40.000 dal Turismo e spettacolo, per un totale di € 320.000,00. Importi che distribuisce - con l’auspicio che vi sia stato un un bando e una gara d’appalto - in questo modo : € 105.000,00 per rassegne teatrali e cinematografiche; € 28.000,00 a favore della Fininvest di Catania per organizzare convegni; € 11.000,00 per stampa e pubblicazioni; € 5.000,00 per la progettazione grafica dell’intera manifestazione, e infine, € 30.000,00 per allestimento mostre trasporto e beni culturali. Oltre a numerosi seminari universitari promossi dalla Fondazione in varie città e presenziate dagli stessi membri, usa Vizzini (forse per contestualizzare meglio il concetto di contributo) per collocare quattro iniziative: La Lupa con Donatella Finocchiaro del Teatro Stabile, Cavalleria Rusticana in prosa dei fratelli Napoli, letture della Fondazione Verga, e infine la lirica della Cavalleria Rusticana del Teatro Bellini, sovvenzionata con importo superiore a quello de La Scala di Milano e con un cast assolutamente ordinario, né Placido Domingo né Joseph kaufmann per intenderci, e senza I Pagliacci che generalmente viene inserita. Nel Manifesto pubblicitario compare l’immagine di Pietro Mascagni e nemmeno Giovanni Verga, nonostante si tratti di un omaggio alla sua memoria e nel suo paese natale. A dirigere il tutto ci pensa Alfonso Signorini, personaggio milanese, conduttore della trasmissione “Grande Fratello”, che risponde agli SOS dell’isola su una grave mancanza di artisti siciliani, ormai a rischio estinzione. Samonà fissa quindi una data per la performance, fissandola per il 23 luglio ma che poi sposta al 10 settembre, portando così il Sindaco Salvatore Ferraro e Assessore Valentina Riggio - eletti da poche settimane - a eludere l’atto amministrativo firmato e protocollato, riguardante l’approvazione di determinati eventi, costretti ad essere annullati, per l’arrivo prorompente del gruppo. In tutto questo non manca certo la stampa che piuttosto che raccontare oggettivamente il territorio, sembra avere occhi solo per le azioni che escono fuori dal gruppo politico. Oggi, il grande fratello andrà in scena, mentre gli abitanti resteranno a guardare ed applaudire il potere dei soldi e quello di una politica sbagliata, e tutto questo a 15 giorni dalle elezioni.
Museo Verghiano info@museoverghiano.it
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